“La conosco, io
conosco quella faccia, per dieci anni mi ha guardato dallo specchio, e sempre
diversi. Devo essere io, ma aspetto ancora che avvenga il miracolo, che una
volta, e solamente una volta, sia un’altra la faccia che mi guarda allo
specchio, una faccia che conoscevo un tempo, ma quella faccia deve essere
morta”
“Continua,
raccontaci anche tutto il resto. Non importa se è una storia vera o no”
“Vera o no,
ormai non lo so neanche io. È stato molto tempo fa, che l’ho quasi dimenticato.
Si può dire che la mia vita incominciò quando avevo diciotto anni. Allora ero
bellissima. Un giorno arrivai a Napoli, al palazzo di Sua Eccellenza
l’ambasciatore inglese. Dimenticai Londra e i ricordi tristi. Ero giovane guarii
rapidamente. Imparai le lingue straniere, il canto e la musica, e un giorno
ottenni più di quanto avessi osato sognare. Divenni sua moglie, Lady Emma
Hamilton”
“Ci sono tre
tipi di traditi al mondo: primo, ci sono quelli nati per essere traditi; secondo,
quelli che non lo sanno; e terzo, quelli che non se ne curano; e un pezzo nei
quali di questi tre tipi dovrei appartenere”
“Forse ne avete
dimenticato un quarto William, quel tipo arido e vuoto che non da mai nulla. Mi
avete sposato perché volevate un ornamento per la vostra casa, come un bel quadro, una statua o un vaso. Per quel che
vi riguarda io sono altrettanto decorativa e altrettanto morta”
“Ma mia cara,
come potete definire le mie statue morte. Quando sono solo e molto stanco,
pensate a com’è importante vicino a me, che saranno sempre stupende, che non
invecchieranno mai e non mi tradiranno con un marinaio”
“ Abbiamo
vissuto in un sogno, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà, e com’è
orribile. Spaventoso e orribile”
“Ma avremo
sempre il coraggio di affrontarle. Vero?”
“Non so se si è
coraggiosi quando si è in trappola, quando si sa di avere torto e non c’è via di uscita”
“Andrò da lei.
Devo parlarle sta sera, subito. E tu dovrai parlare con William. Vedrai che capiranno”
“Divorziare!”
“Non c’è altro modo”
“No amore mio.
Andrebbe bene per uno qualunque, non per te. Tu non sei un uomo come gli altri
e non puoi comportarti come il sig. Jonson o il sig. Thompson”
“Vorrei tanto
essere un sig. Thompson”
“Adesso per la
prima volta incomincio a capire che cosa intendeva William. Quello che stiamo
facendo è terribilmente sbagliato. Avrei dovuto capirlo molto prima, ma dal
momento che è sbagliato, non può portarci felicità. Le strade dove abbiamo
camminato oggi sono le stesse che percorrevo quando ero una sguattera in cerca
di lavoro. Ma oggi erano lo scenario del tuo trionfo, il trionfo di un nostro
grande eroe che tornava in Patria. Ti hanno fatto diventare un simbolo di tutto
quello che per loro è più prezioso, e qualunque cosa farai, sarai la loro guida
e il loro esempio. Non parlerai con tua moglie, e io non parlerò affatto con
William”
“Voi sapete cosa
fare. Date alla mia cara Lady Hamilton una ciocca di capelli e tutti i miei
effetti personali”
“All’una e
trenta mi trovavo con lui sul ponte superiore. La battaglia era al culmine
quando l’ammiraglio francese Redoubtable attraversò la cortina di fumo per
affrontarci direttamente. Lui era così fiducioso, c’eravamo appena voltati
verso verso… Al tramonto era tutto finito, ma ha vissuto tanto da sapere che avevamo
ottenuto la più grande vittoria dell’Inghilterra. Il suo ultimo pensiero è
stato per voi Miss Lady, che abbiate cura di voi”
“E allora?”
“Allora cosa?”
“Che è successo
dopo?”
“Non c’è nessun Allora e non c’è nessun Dopo”
Le frasi in corsivo sono le Voci di uno dei film più famosi
degli anni quaranta. Ha svariati nomi, in Italia è conosciuto come “Il grande
ammiraglio”, negli USA “That Hamilton Woman”, e in altri paesi semplicemente
“Lady Hamilton”. Gli attori principali sono Vivien Leigh e Laurance Olivier,
due veri e autentici artisti di teatro e del cinema, i quali riuscirono a
bucare lo schermo con la loro perfetta recitazione, e ancora oggi il film è
sinonimo di perfezione e nel corso del tempo non è stato dimenticato o accantonato. Il film difetta per il doppiaggio, a tratti slegato
dalle Voci degli artisti, tanto da non coincidere col movimento delle labbra, in più, adesso si notano le
sgranature della pellicola. Il film è
magnifico in tutti gli aspetti, dalla recitazione, alla sceneggiatura, alla
musica, per poi finire con i costumi. E sì, i costumi sono sublimi, iniziando
da quelli femminili, soprattutto quelli della protagonista. Gli abiti indossati
da Vivien Leigh sono di chiffon, raso o seta, alcuni plissettati, si possono
notare le maniche lunghe o corte con particolari polsini a forma di volant, e
poi non mancano i mantelli, sottogonna, corpetti, cappelli, fiocchi, sciarpe
che avvolgono il collo, copricapo che coprono con naturalezza le perfette
capigliature, delle fasce al posto dei cinti, in più l’attrice indossa gioielli
vistosi, come collane, orecchini e bracciali. Tutti bellissimi costumi che non
oscurano la grazia e la bravura di Vivien Leigh.
Recentemente ho rivisto il film sia in italiano che in lingua
originale, e confrontandoli ho notato una particolarità con le reali Voci dei protagonisti; paragonandoli ho scoperto alcuni particolari coperti dal doppiaggio, come alcune
frasi recitate in italiano da Vivien Leigh.
Anche questa volta ho scattato diverse foto, forse troppe, tanto da aver difficoltà quando le ho selezionate per Il Taccuino, di conseguenza ne ho scelto parecchie.
Scheda del film:
Titolo: Il grande ammiraglio
Titolo originale:
That Hamilton woman
Altro titolo: Lady Hamilton
Regia: Alexander Korda
Genere: storico, drammatico
Anno: 1941
Durata: 128 min.
Fotografia: Rudolph Hombeck
Costumi: René Hubert
Sceneggiatura: Walter Reisch e R.C. Sheriff
Interpreti: Vivien Leigh (Lady Emma Hamilton), Laurance Olivier
(Horatio Nelson), Gladys Cooper (Frances Nelson), Alan Mowbray (Sir William
Hamilton), Sara Hallgood (Mrs. Cadogan Lyon), Gilbert Emery (Lord Spencer), Heather Angel (una ragazza).
Doppiatori: Vittoria Febbi (Lady Hamilton) e Sergio Graziani
(Horatio Nelson).
N.B. nel Taccuino puoi trovare altro materiale di Vivien Leigh: film
(guarda QUI e QUI) e una biografia (guada QUI).
Annotazione: le Voci in corsivo sono alcune frasi tratte dal film e le ho sbobinate io per il post, e le foto le ho scattate mentre lo stavo guardando per imprimerle nel Taccuino.
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