Il film "Mansfield Park" del 1999 è un adattamento tratto dall’omonimo romanzo di Jane Austen, e si riscontrano diverse modifiche e in alcuni casi c’è molta libertà, ma in compenso è un film piacevole da vedere. La metamorfosi più eclatante è da attribuire al carattere della protagonista, Fanny Prace, perché nel romanzo è descritta come una donna passiva che non esterna i suoi sentimenti, invece nella pellicola è estroversa, attiva e scrittrice. Un altro ritocco è la partenza di Fanny a Portsmouth: nel film è un castigo inflitto dallo zio Sir Thomas invece dalla penna di Jane Austen risulta come una liberazione perché può allontanarsi da Henry Crawford e abbracciare la sua famiglia. Se osserviamo il film notiamo anche la scomparsa di diversi personaggi come l'amato fratello della protagonista arruolato in marina, William Price, oppure il parroco Dott. Grant e sua moglie che occupano la Canonica dopo la morte di Mr. Norris.
Benvenuti nel mio salotto virtuale, un luogo dove posso condividere le mie passioni con chi passa da qui. Si parla di piccole chicche quotidiane, di curiosità lontane e vicine, di storie locali e non solo. Mettetevi comodi e partiamo per un lungo viaggio.
sabato 17 maggio 2014
venerdì 9 maggio 2014
Il bicentenario di Mansfield Park
Nel taccuino annoto queste poche righe
in lingua originale perché furono pubblicate 200 anni fa.
“About
thirty years ago, Miss Maria Ward, of Huntingdon, with only seven thousand
pounds, had the good luck to captivate Sir Thomas Bertram, of Mansfield Park,
in the county of Northampton, and to be thereby raised to the rank of a
baronet's lady, with all the comforts and consequences of an handsome house and
large income”
Sono tratte dal romanzo Mansfield Park
di Jane Austen, le scrisse tra il 1811 il 1813. L’autrice lavorò per la stesura
dell’opera interamente nel cottage di proprietà del fratello Edward a Chawton e
fu pubblicato su commissione in tre volumi, a spese dell’autrice, il 9 maggio
1814 dall’editore Egerton. La pubblicazione avvenne in forma anonima e furono
messi in vendita per circa 18 scellini e realizzarono profitti netti pari a circa
350 sterline; la prima edizione fu un enorme successo: in poco tempo
terminarono tutte le copie.
Mansfield Park, rispetto alle altre
opere austeniane, come “Ragione e sentimento” o “Orgoglio e pregiudizio”, viene
considerato un romanzo complesso, il più controverso e cupo, siamo di fronte ad
una saga famigliare ambientato in un circuito chiuso, non c’è più una storia
individuale che circonda un’eroina da ammirare di cui identificarsi.
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giovedì 1 maggio 2014
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