Il 2 settembre del 1854, la rivista "Household Words" di Charles Dickens incominciò
a pubblicare un romanzo a puntate di Elizabeth Gaskell; successivamente, nel
1855, fu interamente pubblicato in più volumi con l’aggiunta di alcuni
capitoli. Inizialmente l’autrice intitolò il romanzo come il nome della
protagonista, Margaret Hale, ma su insistenza dell’editore si scelse il titolo “North
and South”. Nei Paesi anglosassoni è molto conosciuto ma non si può dire la
stessa cosa in Italia: è stato tradotto e pubblicato solo recentemente, nel 2011,
da una piccola casa editrice perugina Jo March.
Per gli argomenti trattati, si può considerare come un romanzo
storico e sociale, è ambientato introno a metà dell’800 in piena rivoluzione
industriale, sono messi in evidenza le differenze sociali, economiche e
culturali tra il nord e il sud dell’Inghilterra. L’economia del sud è rurale,
agricola, la vita scorre lentamente, il paesaggio è coperto di verde e non si
conosce l’inquinamento. L’economia del nord è prevalentemente di tipo
industriale, innovativo, si sviluppa l’attività manifatturiera e tecnologica ma
non mancano i disordini sociali, c’è un difficile rapporto tra la classe
operaia e i padroni delle industrie, ci sono le lotte sociali, si organizzano i
primi scioperi e la richiesta di migliori condizioni di lavoro. Il nord del Paese sta attraversando un periodo delicato, il mercato
generale dei filati sta per essere conquistato dagli americani e, i produttori
inglesi, per reggere la concorrenza, iniziano a produrre a costi più bassi
peggiorando in questo modo le condizioni dei lavoratori. Il sindacato organizza gli
scioperi per ottenere un aumento dei salari ma, gli scioperanti, vengono
sostituiti con manodopera irlandese non specializzata e sottopagata, aumentando
in questo modo l’ira e i disordini nelle industrie, inoltre, dopo lo sciopero,
molti lavoratori vengono licenziati oppure non vengono rinnovati i contratti,
peggiorando così la situazione generale di molte famiglie.