Dopo aver letto due romanzi di Sebastian Faulks, “La guerra di Charlotte” e
“La ragazza del Lion d’Or”, interamente ambientati in
Francia e appartenenti a una famosa trilogia, in questi
giorni ho finito l’ultimo volume, “Il
canto del cielo”. Con questo romanzo lo scrittore è stato molto abile nel farci riflettere
fino a equilibrare nelle giuste proporzioni i nostri stati d'animo. L'argomento tracciato, o meglio una serie di argomentazioni fusi in un
solo volume, accompagnano le nostre giornate anche quando lo poniamo nello scafale, perchè “Il canto del cielo”
è un libro sulla guerra e sull’amore, sui ricordi, e sulla voglia di scoprire
il proprio passato.
Benvenuti nel mio salotto virtuale, un luogo dove posso condividere le mie passioni con chi passa da qui. Si parla di piccole chicche quotidiane, di curiosità lontane e vicine, di storie locali e non solo. Mettetevi comodi e partiamo per un lungo viaggio.
lunedì 29 giugno 2020
sabato 20 giugno 2020
Nel ritmo del piacere
“È una notte di lunedì
al Brighton Dome, due settimane prima dell’uscita di Girls on Film, il nostro terzo singolo. Una settimana
dopo il mio ventunesimo compleanno.
Le luci si abbassano e
attacca Tel
Aviv. Per l’apertura abbiamo scelto
un’accattivante traccia strumentale in stile mediorientale dal nostro novo
album. Per avvisare il pubblico che lo show sta per cominciare.
Ma sta capitando
qualcosa di strano. Nessuno di noi riesce a sentire la musica. Che succede tra
il pubblico? È il suono della folla che si fa sempre più rumorosa. Un continuo
crescendo. Un coro.
Sono urla”
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Auguri John
Even on the darkest night when empty promise means empty hand
And soldiers coming home like shadows turning red
When the lights of hope are fading quickly then look to me
I’ll be your homing angel I’ll be in your head
Because you’re lonely in your nightmare let me in
and there’s heat beneath your winter let me in
mercoledì 3 giugno 2020
Un Retablo
Il Retablo del Maestro di Castelsardo, intitolato alla B. Vergine Maria e S. Petro Apostolo, realizzato tra la fine del 1400 e l’inizio del 1500, è uno delle opere d’arte più importanti della storia dell’arte della Sardegna, e inspiegabilmente non l’avevo mai visto. L’anno scorso ho ammirato il dipinto per la prima volta dopo aver appreso la notizia del recente restauro, e non potevo perdere quest'occasione, soprattutto perché dopo la "lucidata", è ritornato nella sua dimora abituale più splendente e bella; e si può tranquillamente "visitare" ancora una volta perché la chiesa S. Pietro di Tuili è aperta tutti i giorni.
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