Il romanzo è catalogabile come una semplice storia di una qualsiasi famiglia borghese con tutti i loro difetti, ricco di personalità uniche o contraddittorie con una serie di complicazioni non trascurabili. Lo stile investe diversi generi ricchi di misteri, di problematicità di tipo psicologico, si passa da una storia d’amore a tragedie familiari intense e piene di dolore, prendono forma discussioni, esternazioni di tipo epistolare e telefoniche con pensieri intimi e profondi. Ogni capitolo prevede dei salti temporali con vicende che prendono forma in ampi intervalli, di conseguenza non seguendo gli anni in modo regolare ogni tanto si sospende il responso allungando la suspense.
sabato 26 settembre 2020
domenica 20 settembre 2020
RIP Rossana
“Non ho trovato il comunismo in casa, questo è certo. È neanche la politica. E poi dell’infanzia non ricordo quasi niente, e poco dei primi sette anni nei quali -secondo Marina Cvetaeva- tutto sarebbe già compiuto. Non ho nostalgie di un’età felice né risentimenti per lacrime versate nella notte. Dev’essere stata un’infanzia comune, affettuosa, un’anticamera, una crisalide dalla quale avevo fretta di uscire per svolazzare a mo’ di farfalla. Tutti mi sembravano farfalle salvo i bambini”
giovedì 17 settembre 2020
17 settembre 1990 ... e trenta
Beetles and eggs and
blues and pour a little everything else
You steam a lens
stable eyes and glass
Not get pissed off
through my bird lips as good news
Still we can find our
love down from behind
Down far behind this
fabulous my turn rules
Beetles and eggs and
blues and bells and eggs and then blued
Beetles and eggs and
blues and pour a little everything else
You steam a lens
stable eyes and glass
Not get pissed off through my bird lips as good news
sabato 5 settembre 2020
La casa degli specchi
Espiare, dimenticare, rinunciare a tutto pur di proteggere chi si ama, e fuggire lontano per difendere la propria famiglia dall'ennesimo ricatto. E' questo che fece Eva. Nessuno sa, nessuno conosce la verità, solo gli specchi luccicanti di una villa custodiscono i retroscena del segreto, vedono tutto, sentono e custodiscono il passato e la verità, e se non possono parlare non possono nascondere per sempre ciò che accadde perché prima o poi emergerà con la curiosità e la voglia di conoscere la vita passata di chi si ama, soprattutto quando dietro a uno specchio c’è una stanza colma di carte.
Le ciambelle
Nei ricettari della tradizione isolana, nella sezione “dolciumi”, ci sono le ciambelle, e si possono tranquillamente identificare come le regine di ogni assaggio, o come le padrone di uno spuntino, o le padrone di casa delle tavole di tutti i giorni e di tutte le feste più importanti, dalla classica e noiosa giornata ai matrimoni. Non c’è giornata in cui non ci siano, ogni piccola o importante occasione è idonea per l’assaggio, e ogni minuto della giornata è ideale per portarli fuori. Le ciambelle si possono assaporare a colazione, per uno spuntino, a merenda, mentre si aspetta qualcuno, o semplicemente per togliere uno sfizio e per il piacere di averli sotto i denti; in tutte le case c’è sempre un cestino pieno, o un barattolo di latta pronto per essere aperto.