Da più di un anno mi avvalgo di un servizio utilissimo per gli amanti della lettura, molto pratico, semplice e carico di sorprese; è lo scambio di libri usati. Questo servizio è alla portata di tutti, apro la portina della scatola di legno appesa a un muro, non si sa che cosa contenga, c’è solo una certezza: è piena di libri di ogni genere da scambiare in anonimato. Si controlla se c’è un libro che ci possa piacere, se non si conosce l’autore si prende in base all’intuito, se non piacciono si aspetta la giornata fortunata. Nel giorno fortunato, si prende il libro che ci ispira, e contemporaneamente mettiamo nella scatola un nostro libro che non ci sta più nella nostra libreria, oppure che non abbiamo gradito dandole una seconda possibilità. Lasciare un nostro libro nella cassetta e prendere quello che ha messo un altro lettore, il tutto in totale anonimato, lo ritengo un gesto d’amore per la lettura, perché diamo la possibilità ad altri lettori di scoprirlo, o di acciuffare quello che non riuscivamo a trovare perché fuori catalogo.
Con questo servizio ho conosciuto un autore francese, al primo
sguardo non lo volevo prendere, e dopo avere letto la recensione, l’ho
acciuffato perché carico di avventura.
Quando avevo letto il titolo, il
libro non mi diceva molto, “Il primo
giorno” era un romanzo sconosciuto, ugualmente il nome dello scrittore non
l’avevo mai preso in considerazione. Dopo una breve ricerca, ho scoperto che lo
scrittore Marc Levy è uno degli autori francesi contemporanei più tradotti al
mondo, con all’attivo diversi romanzi.
In Francia, “Il primo giorno” è stato un caso editoriale e ha venduto molte
coppie, precisamente in pochi mesi questo romanzo ha venduto seicentomila
copie; un successone. Non solo. Per proseguire l’avventura e scoprire nuovi
aneddoti arricchiti di nuovi personaggi e nuovi enigmi, l’autore ha pubblicato
anche un secondo romanzo, dal titolo “La
prima stella della notte”; che
dire … ho preso anche quello.
Le avventure dei due romanzi sono
stile Indiana Jones, a tratti inverosimili, colorati da fortune estreme, con
passaggi alla Lara Croft. La fantasia avventurosa si segue senza perdere il
filo, ogni passo è ben incastrato, con scene alternate in vari Paesi,
ambientati in località brillanti e allo stesso tempo oscuri, e se alcuni luoghi
sono notissimi, parallelamente si scoprono terre ignote nelle quali la nostra
mente cerca di seguire i passi di ogni personaggio.
I personaggi principali sono due
e appartengono a mondi distanti per carattere e per esperienza, ed entrambi
cercano di dare la stessa risposta usando la scienza; entrambi vogliono dare un
valore scientifico alla domanda “Da dove
veniamo?”.
Keira, la protagonista femminile,
è un’archeologa, lavora a un progetto nel deserto dell’Etiopia per ottenere
delle risposte sui primi passi compiti dagli uomini. Durante gli scavi conosce
un bimbo, Harry, il quale le dona uno strano ciondolo, composto da una pietra
che ha trovato in un vulcano. A causa di una tempesta, Keira è costretta a sospendere
gli scavi, e a lasciare il bimbo con la promessa di ritornare.
Adrian, il protagonista maschile,
è un astrofisico, lavora in Cile a un importante progetto di astronomia mai
realizzato, e a causa di una serie di difficoltà riscontrate sul campo, è
costretto a mollare tutto per ritornare a Londra, promettendo a sé stesso di
ritornare.
Sospendere il lavoro, per
entrambi sarà il modo per incrociare i loro destini, ed entrambi rincorrono la
risposta alla domanda “Dove comincia
l’alba”.
Adrian, per ottenere dei
finanziamenti, su insistenza di Walter Glencorce, presenta alla Fondazione
Walsh una sua ricerca scientifica nella quale espone il risultato dei suoi
studi, la competizione è dura e non riuscirà a vincere il primo premio, ma questo
passo sarà la pedina che le permetterà d’incontrare Keira, perché anche l’archeologa
ambisce ad ottenere la cospicua somma di denaro.
I due scienziati uniscono le loro
conoscenze scientifiche, lei nel campo dell’archeologia e lui nel campo
dell’astronomia, per risolvere il mistero che circonda il ciondolo di Keira che
porta sul collo, perché la pietra che ha trovato Harry è capace di riprodurre
sotto sollecitazione una mappa della volta celeste di quattrocento milioni di
anni fa.
Il mistero del ciondolo è
strettamente collegato alla famosa domanda che assilla l'uomo sulla nascita dell'uomo, capire i segreti del ciondolo
significa riuscire a dare una svolta alla ricerca per scoprire la data del
primo vagito dell’uomo sul pianeta Terra.
Man mano che avanzano le
indagini, scoprono che il ciondolo non è l’unica pietra, ma è una parte di un
grosso masso frazionato in varie parti, pertanto coloro che le avranno tutte
potranno conoscere esattamente la struttura completa della volta celeste di
milioni di anni fa.
Il ciondolo è solo una parte
della mappa, e per comporre l’intera volta celeste intraprendono un lungo
viaggio ripercorrendo km su km in svariati luoghi del mondo, come le isole
Andamane, la valle dell’Olmo, la catena dei monti Qinling in Cina, Mongolia,
Olanda, Siberia, Mosca, Atene, Roma, Londra, Francoforte, Parigi, Zurigo,
Madrid, Addis Abeba e in tante altre città e Regioni. Il viaggio intrapreso per
rincorrere le pietre mancanti del puzzle sarà un’avventura pericolosa, perché non
sono gli unici che vogliono impossessarsi dei misteriosi oggetti.
Avere tutte le pietre significa
conoscere i misteri della vita, e se Keira e Adrian intendono dare un senso
scientifico alle tante domande che assilla il genere umano, altri soggetti
invece hanno un altro obiettivo, vale a dire non divulgare il risultato che si
otterrebbe con la mappa intera per non annullare le certezze di tipo religioso.
Alcuni malintenzionati inseguono
le piste di Keira e di Adrian per far tacere le loro bocche in caso di esito
positivo, e l’unico modo per impedire il successo dei due scienziati consiste
nell’impedire il ritrovamento delle pietre e impossessarsene.
Alcuni uomini potenti fanno parte
di un’associazione segreta e hanno l'intenzione di impossessarsi delle pietre con
mezzi non leciti, e soprattutto bramano per impedire agli scienziati di
scoprire i segreti della mappa, perché per molti conoscere i tanti misteri
dell’Universo con l’apporto di prove scientifiche potrebbe creare incertezze a
livello planetario dal punto di vista etico e religioso.
Il viaggio
intrapreso per procurare le pietre misteriose è un’avventura pericolosa, i due
scienziati capiscono che non sono soli, fiutano la presenza dei
malintenzionati, li vedono, parlano con alcuni di loro, li rintracciano e
scappano da un Paese all’altro.
Keira e Adrian riescono a trovare
altre pietre uguali al ciondolo, tutto il materiale nelle loro mani è
scottante, la mappa rivela l’impensabile, tutte le certezze scientifiche sono
da riscrivere, e a causa di questa scoperta intuiscono che sono in pericolo.
Gli uomini dell’associazione
segreta li stanno rintracciando per derubarli e assassinarli e i due
scienziati, diventati collaboratori dello stesso progetto, hanno solo una
certezza, devono scappare.
La fuga è un’avventura amara,
Keira e Adrian sono pedinati e bracati dai malviventi, fino a un triste
epilogo: dopo un incidente si separano, e le Voci che corrono da una bocca
all’altra non sono tranquilli, perché lei è etichettata come morta e lui in
coma.
Dopo che Adrian riprende le
forze, come in un romanzo all’Indiana Jones, fiuta che Keira non è morta, infatti,
dopo una breve indagine scopre che è viva e vegeta. La rintraccia con mezzi
avventurosi e i due, dopo una breve separazione, riprendono in mano il loro
progetto, e si spostano da un Paese all’altro per cercare i pezzi mancanti del
puzzle e per trovare le risposte impresse nella mappa della volta celeste.
Le avventure incredibili in stile
Indiana Jones sono spalmate nei due volumi “Il
primo giorno” e “La prima stella
della notte”, ma se nel primo volume si respira una genuina storia con
vicende incredibili, il secondo libro si arricchisce di fatti fuori controllo
legati al fantascientifico non in linea con i veri sentimenti di uno scienziato
che vive nella realtà.
I colpi di scena sono molto
pompati, nel romanzo “Il primo giorno”
si accettano perché la base prevede avventure estreme, mentre nel volume “La prima stella della notte” alcuni
eventi avventurosi sono eccessivi paragonabili al grottesco. Nel secondo volume
si descrivono situazioni troppo colorate, in ambienti genuini sono irrealizzabili,
si raccontano fughe e scorribande fuori controllo, troppe per chiudere in
bellezza senza avere le ossa rotte dai troppi incidenti mortali.
“Il primo giorno” e “La prima stella della notte” di Marc
Levy mescolano l’avventura con i sentimenti, con le passioni e l’amore del
proprio lavoro, sono carichi amicizia e inimicizia, si descrive il male
appartenente a un gruppo ristretto di potenti i quali intendono appropriarsi di
notizie scientifiche per occultarle seguendo propri fini. I due volumi sono un
lungo viaggio carico di avventura e anche di romanticismo.
Da consigliare, però, a patto di
tenere ben in mente che c’è la presenza di una serie di fatti irreali.
Scheda del 1° libro:
Titolo: Il primo giorno
Titolo originale: La premier jour
Autore: Marc Levy
Traduzione: Valeria Pazzi
Genere: avventura
Casa editrice: Rizzoli
Anno: 2010
Pagine: 429
Scheda del 2° libro:
Titolo: La prima stella della
notte
Titolo originale: La premier nuit
Autore: Marc Levy
Traduzione: Valeria Pazzi
Genere: avventura
Casa editrice: Rizzoli
Anno: 2010
Pagine: 407
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