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mercoledì 18 giugno 2025

Il primo giorno. La prima stella della notte

Da più di un anno mi avvalgo di un servizio utilissimo per gli amanti della lettura, molto pratico, semplice e carico di sorprese; è lo scambio di libri usati. Questo servizio è alla portata di tutti, apro la portina della scatola di legno appesa a un muro, non si sa che cosa contenga, c’è solo una certezza: è piena di libri di ogni genere da scambiare in anonimato. Si controlla se c’è un libro che ci possa piacere, se non si conosce l’autore si prende in base all’intuito, se non piacciono si aspetta la giornata fortunata. Nel giorno fortunato, si prende il libro che ci ispira, e contemporaneamente mettiamo nella scatola un nostro libro che non ci sta più nella nostra libreria, oppure che non abbiamo gradito dandole una seconda possibilità. Lasciare un nostro libro nella cassetta e prendere quello che ha messo un altro lettore, il tutto in totale anonimato, lo ritengo un gesto d’amore per la lettura, perché diamo la possibilità ad altri lettori di scoprirlo, o di acciuffare quello che non riuscivamo a trovare perché fuori catalogo.

Con questo servizio ho conosciuto un autore francese, al primo sguardo non lo volevo prendere, e dopo avere letto la recensione, l’ho acciuffato perché carico di avventura.

Quando avevo letto il titolo, il libro non mi diceva molto, “Il primo giorno” era un romanzo sconosciuto, ugualmente il nome dello scrittore non l’avevo mai preso in considerazione. Dopo una breve ricerca, ho scoperto che lo scrittore Marc Levy è uno degli autori francesi contemporanei più tradotti al mondo, con all’attivo diversi romanzi.

In Francia, “Il primo giorno” è stato un caso editoriale e ha venduto molte coppie, precisamente in pochi mesi questo romanzo ha venduto seicentomila copie; un successone. Non solo. Per proseguire l’avventura e scoprire nuovi aneddoti arricchiti di nuovi personaggi e nuovi enigmi, l’autore ha pubblicato anche un secondo romanzo, dal titolo “La prima stella della notte”; che dire … ho preso anche quello.

Le avventure dei due romanzi sono stile Indiana Jones, a tratti inverosimili, colorati da fortune estreme, con passaggi alla Lara Croft. La fantasia avventurosa si segue senza perdere il filo, ogni passo è ben incastrato, con scene alternate in vari Paesi, ambientati in località brillanti e allo stesso tempo oscuri, e se alcuni luoghi sono notissimi, parallelamente si scoprono terre ignote nelle quali la nostra mente cerca di seguire i passi di ogni personaggio.

I personaggi principali sono due e appartengono a mondi distanti per carattere e per esperienza, ed entrambi cercano di dare la stessa risposta usando la scienza; entrambi vogliono dare un valore scientifico alla domanda “Da dove veniamo?”.

Keira, la protagonista femminile, è un’archeologa, lavora a un progetto nel deserto dell’Etiopia per ottenere delle risposte sui primi passi compiti dagli uomini. Durante gli scavi conosce un bimbo, Harry, il quale le dona uno strano ciondolo, composto da una pietra che ha trovato in un vulcano. A causa di una tempesta, Keira è costretta a sospendere gli scavi, e a lasciare il bimbo con la promessa di ritornare.

Adrian, il protagonista maschile, è un astrofisico, lavora in Cile a un importante progetto di astronomia mai realizzato, e a causa di una serie di difficoltà riscontrate sul campo, è costretto a mollare tutto per ritornare a Londra, promettendo a sé stesso di ritornare.

Sospendere il lavoro, per entrambi sarà il modo per incrociare i loro destini, ed entrambi rincorrono la risposta alla domanda “Dove comincia l’alba”.

Adrian, per ottenere dei finanziamenti, su insistenza di Walter Glencorce, presenta alla Fondazione Walsh una sua ricerca scientifica nella quale espone il risultato dei suoi studi, la competizione è dura e non riuscirà a vincere il primo premio, ma questo passo sarà la pedina che le permetterà d’incontrare Keira, perché anche l’archeologa ambisce ad ottenere la cospicua somma di denaro.

I due scienziati uniscono le loro conoscenze scientifiche, lei nel campo dell’archeologia e lui nel campo dell’astronomia, per risolvere il mistero che circonda il ciondolo di Keira che porta sul collo, perché la pietra che ha trovato Harry è capace di riprodurre sotto sollecitazione una mappa della volta celeste di quattrocento milioni di anni fa.

Il mistero del ciondolo è strettamente collegato alla famosa domanda che assilla l'uomo sulla nascita dell'uomo, capire i segreti del ciondolo significa riuscire a dare una svolta alla ricerca per scoprire la data del primo vagito dell’uomo sul pianeta Terra.

Man mano che avanzano le indagini, scoprono che il ciondolo non è l’unica pietra, ma è una parte di un grosso masso frazionato in varie parti, pertanto coloro che le avranno tutte potranno conoscere esattamente la struttura completa della volta celeste di milioni di anni fa.

Il ciondolo è solo una parte della mappa, e per comporre l’intera volta celeste intraprendono un lungo viaggio ripercorrendo km su km in svariati luoghi del mondo, come le isole Andamane, la valle dell’Olmo, la catena dei monti Qinling in Cina, Mongolia, Olanda, Siberia, Mosca, Atene, Roma, Londra, Francoforte, Parigi, Zurigo, Madrid, Addis Abeba e in tante altre città e Regioni. Il viaggio intrapreso per rincorrere le pietre mancanti del puzzle sarà un’avventura pericolosa, perché non sono gli unici che vogliono impossessarsi dei misteriosi oggetti.

Avere tutte le pietre significa conoscere i misteri della vita, e se Keira e Adrian intendono dare un senso scientifico alle tante domande che assilla il genere umano, altri soggetti invece hanno un altro obiettivo, vale a dire non divulgare il risultato che si otterrebbe con la mappa intera per non annullare le certezze di tipo religioso.

Alcuni malintenzionati inseguono le piste di Keira e di Adrian per far tacere le loro bocche in caso di esito positivo, e l’unico modo per impedire il successo dei due scienziati consiste nell’impedire il ritrovamento delle pietre e impossessarsene.

Alcuni uomini potenti fanno parte di un’associazione segreta e hanno l'intenzione di impossessarsi delle pietre con mezzi non leciti, e soprattutto bramano per impedire agli scienziati di scoprire i segreti della mappa, perché per molti conoscere i tanti misteri dell’Universo con l’apporto di prove scientifiche potrebbe creare incertezze a livello planetario dal punto di vista etico e religioso.

Il viaggio intrapreso per procurare le pietre misteriose è un’avventura pericolosa, i due scienziati capiscono che non sono soli, fiutano la presenza dei malintenzionati, li vedono, parlano con alcuni di loro, li rintracciano e scappano da un Paese all’altro.

Keira e Adrian riescono a trovare altre pietre uguali al ciondolo, tutto il materiale nelle loro mani è scottante, la mappa rivela l’impensabile, tutte le certezze scientifiche sono da riscrivere, e a causa di questa scoperta intuiscono che sono in pericolo.

Gli uomini dell’associazione segreta li stanno rintracciando per derubarli e assassinarli e i due scienziati, diventati collaboratori dello stesso progetto, hanno solo una certezza, devono scappare.

La fuga è un’avventura amara, Keira e Adrian sono pedinati e bracati dai malviventi, fino a un triste epilogo: dopo un incidente si separano, e le Voci che corrono da una bocca all’altra non sono tranquilli, perché lei è etichettata come morta e lui in coma.

Dopo che Adrian riprende le forze, come in un romanzo all’Indiana Jones, fiuta che Keira non è morta, infatti, dopo una breve indagine scopre che è viva e vegeta. La rintraccia con mezzi avventurosi e i due, dopo una breve separazione, riprendono in mano il loro progetto, e si spostano da un Paese all’altro per cercare i pezzi mancanti del puzzle e per trovare le risposte impresse nella mappa della volta celeste.

Le avventure incredibili in stile Indiana Jones sono spalmate nei due volumi “Il primo giorno” e “La prima stella della notte”, ma se nel primo volume si respira una genuina storia con vicende incredibili, il secondo libro si arricchisce di fatti fuori controllo legati al fantascientifico non in linea con i veri sentimenti di uno scienziato che vive nella realtà.

I colpi di scena sono molto pompati, nel romanzo “Il primo giorno” si accettano perché la base prevede avventure estreme, mentre nel volume “La prima stella della notte” alcuni eventi avventurosi sono eccessivi paragonabili al grottesco. Nel secondo volume si descrivono situazioni troppo colorate, in ambienti genuini sono irrealizzabili, si raccontano fughe e scorribande fuori controllo, troppe per chiudere in bellezza senza avere le ossa rotte dai troppi incidenti mortali.

“Il primo giorno” e “La prima stella della notte” di Marc Levy mescolano l’avventura con i sentimenti, con le passioni e l’amore del proprio lavoro, sono carichi amicizia e inimicizia, si descrive il male appartenente a un gruppo ristretto di potenti i quali intendono appropriarsi di notizie scientifiche per occultarle seguendo propri fini. I due volumi sono un lungo viaggio carico di avventura e anche di romanticismo.

Da consigliare, però, a patto di tenere ben in mente che c’è la presenza di una serie di fatti irreali.

 

Scheda del 1° libro:

Titolo: Il primo giorno

Titolo originale: La premier jour

Autore: Marc Levy

Traduzione: Valeria Pazzi

Genere: avventura

Casa editrice: Rizzoli

Anno: 2010

Pagine: 429

 

 

Scheda del 2° libro:

Titolo: La prima stella della notte

Titolo originale: La premier nuit

Autore: Marc Levy

Traduzione: Valeria Pazzi

Genere: avventura

Casa editrice: Rizzoli

Anno: 2010

Pagine: 407



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