- È la seconda volta che ti comporti in modo sconveniente. Ti
avevo pregato di non dare adito ai pettegolezzi. Nulla oso più di questo alla
mia nomina. Ti prego promettimi che non si ripeterà
- Non posso. Ascolto te e non faccio altro che pensare a lui. Io lo amo. Sono la sua amante e aspetto un figlio da lui. Io non ti sopporto. Ho paura di te. Ti odio. Ora andrò da lui. Puoi fare di me quello che vuoi
- Dove pensi di andare?
- Non possiamo andare avanti cosi, Aleksej. A questo punto
immagino che tu vorrai divorziare
- Nessuno ha il diritto di spezzare l'incudini che ci uniscono,
Anna. Una famiglia non può essere distrutta da un capriccio
- Un capriccio!
- Sì. No. Anzi, no, no, per un delitto commesso da uno dei due sposi
- Tu. Tu non hai fatto altro che soffocare la mia vita per otto
anni. Non hai mai pensato che sono una donna viva. Una donna che ha bisogno di
amare. Io mi sono sforzata di amarti e ho messo tutto l’amore su mio figlio
quando non potevo più amare te. Ma, non posso ingannarmi. Io sono viva, non sono
colpevole. Ho bisogno di amare. Vivere
- Hai due possibilità: fuggire da sola con quell’uomo, o restare
in questo palazzo con tuo marito e tuo figlio
- Non puoi togliermi Sereza. Non puoi. Tu non lo ami, lo fai
solo per tormentarmi
- Io tormentarti! E tu, allora? Non mi tormenti tu? Ti ho
sposata per aiutare la tua famiglia, ho dato una posizione a tuo fratello. Ti
ho sempre portato il massimo rispetto, e adesso, io, io dovrei forse accettare
di essere infelice mentre tu e lui vi potrete divertire? Se decidi di restare
in questa casa, allora, allora, esigo di non vedere mai più quell’uomo, e
qualunque sarà il vostro rapporto, che nessuno possa mai accusarti di niente. A
te la scelta
La miniserie televisiva di due puntate per la Rai è il frutto di una collaborazione europea tra Italia, Francia, Germania e Spagna, e il soggetto è tratto dal capolavoro di Lev Tolstoj. Nel 2013, per l’ennesima volta, è stata prodotta una pellicola dal titolo Anna Karenina. Riproporre una delle storie più affascinanti della letteratura russa è sempre un azzardo, soprattutto quando la parte della protagonista è stata affidata a Greta Garbo, Vivien Leigh, Sophie Marceau, Jacqueline Bisset, Lea Massari e altre attrici che con il loro lavoro hanno bucato lo schermo. Nella miniserie del 2013 la protagonista è stata interpretata da Vittoria Puccini, e il suo lavoro, anche se non paragonabile alla Garbo e alla Leigh, non dispiace.
La struttura è fedele all’opera di
Tolstoj, come le ambientazioni e i soggetti, salvo alcuni particolari ben
visibili. L’imperfezione che depotenzia l’intero lavoro è da attribuire al
doppiaggio costruito con Voci che non corrispondono al carattere e al fisico
dei personaggi del romanzo e degli stessi interpreti. Le Voci ricostruite non
possono appartenere a quei corpi, per cui si avverte la presenza di uno
slegamento tra il soggetto da interpretare e la tonalità della Voce da
attribuire a ogni singolo interprete, per cui si avverte un’assenza di armonia
tra vista e l’udito. In altri casi, il movimento delle labbra non corrisponde alla velocità delle Voci emesse. Dal mio punto di vista, il lavoro del doppiaggio pecca di
superficialità nella ricostruzione delle Voci da assegnare a ogni soggetto.
Una delle sorprese, da
considerare rischiosissimo, lo assumo alla colonna sonora, perché è stata
scelta la canzone della cantante Randy Carawford dal titolo One day I flly away con la Voce di
Bianca Atzei. La canzone parrebbe non in linea con le ambientazioni
ottocentesche di una della storia più amate della letteratura internazionale, tuttavia
applaudo il coraggio per averla scelta e aver rotto gli schemi.
Anna Karenina interpretata da
Vittoria Puccini è tutta una sorpresa. Eravamo pronti per stroncare ogni
frammento, dalla recitazione alla sceneggiatura, invece, se una parte non ha
approvato l’intero lavoro, altri hanno applaudito il coraggio e l’intero lavoro,
salvo alcuni aspetti, come il doppiaggio. Il rischio di girare uno sceneggiato
stile fiction con scenette super superficiali era ben presente, e con la scelta
di una buona sceneggiatura, una buona fotografia e la scelta di ottimi attori,
si è evitato la collezione dell’ennesima trasposizione televisiva da stroncare
sul nascere solo guardando la pubblicità.
Quando uscì la miniserie, avevo
letto che per realizzarla e per girare le scene sono state assunte molte
comparse, sparse in diversi location tra palazzi e ville storiche, e per
riprodurre le ambientazioni ottocentesche si sono avvalsi di varie
ristrutturazioni, ad esempio si potrebbero indicare i treni utilizzati in
alcune scene principali o la gestione degli interni dei palazzi con mobili e
oggetti di un certo livello per non “sbagliare” epoca storica. Se non ricordo
male, utilizzarono tonnellate di neve artificiale per le scene invernali, non
per un capriccio, ma perché indispensabili per riprodurre la realtà tipica
della Russia.
Un aspetto che non può sfuggire riguarda la scelta del costumista, sicuramente non deve essere stato semplice vestire tutti i personaggi principali e secondari comprese le comparse, e per analizzare ogni singolo costume ci vorrebbero quintali di inchiostro.
Sì, come
accennato, salvo i casi lampanti come il doppiaggio o alcune frasi o
particolari che non possono sfuggire a chi ama il romanzo, la miniserie del
2013 non delude. Non mi allargo troppo con il riassunto, perché la storia di
Anna-Vronskij-Aleksej e Kitti-Levi si conosce nei minimi particolari anche se
non si è mai aperto il capolavoro di Tolstoj.
Scheda della miniserie:
Titolo: Anna Karenina
Regista: Christian Duguay
Genere: drammatico
Anno: 2013
Durata: 200 min.
Interpreti: Vittoria Puccini
(Anna Karenina), Benjamin Sadler (Alesksej Karenin), Santiago Cabrera
(Vronskij), Max von Thun (Kostantin Levin), Lou de Laâge (Katerina Kitty Ščerbackaja),
Carlotta Natoli (Dolly Ščerbackaja), Pietro Sermoni (Stepan Arkadevič), Sydne
Rome (Principessa Ščerbackaja), Lea Bosco (Betsy)
Annotazione: nel Taccuino ci sono altre Voci con Vittoria Puccini:
L’Oriana e Il destino di un principe;
Inoltre, c'è anche un'altra Voce con Max von Thun, e in questo film ha lavorato con Vittoria Puccini, Il destino di un principe.
N.B. nel Taccuino c'è un altro film dal titolo Anna Karenina del 1948 con Vivien Leigh, clicca QUI
N.B. le Voci iniziali in corsivo sono tratte dal film e le ho sbobinate per il Taccuino, invece le immagini sono prelevate dalla rete tramite il motore di ricerca Google.
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