Tom Scherbourne, un ex
soldato super decorato della Prima guerra mondiale, trova lavoro come
guardiano di un faro in una piccola isoletta dell’Australia sud-occidentale,
Janus Rock. Nell’isola la vita trascorre lentamente in totale isolamento, le
giornate si riempiono con il lavoro, con la manutenzione del faro e la tenuta
del registro da compilare in modo meticoloso annotando ogni giorno ogni fatto
anche se irrilevante. La piattezza delle giornate cambia forma quando Tom
convola a nozze con una giovane donna australiana, Isabel Graysmark.
La giovane moglie si
abitua immediatamente ai silenzi e alla monotonia dell’isola, e per dare un
colore in più alle giornate studia l’isola palmo a palmo, assegna dei nomi ad
ogni via e ad ogni scoglio, e perfezionando con annotazioni e schizzi una carta
topografica incompleta del piccolo territorio, chiamerà piccoli luoghi nascosti
o poco conosciuti con nomi bizzarri: Angolo tempestoso, Roccia traditrice,
Spiaggia del naufragio, Balia tranquilla, Punto panoramico di Tom, Scoglio di
Izzy, e così via.
La contentezza e la
soddisfazione di vivere in solitudine nella piccola isoletta sbiadisce quando
Isabel non riesce a portare a termine la gravidanza. E un giorno,
inaspettatamente, subito dopo aver perso il bimbo per l’ennesima volta, si
sentono dei rumori indistinti proveniente dalla scogliera. I coniugi trovano in
una piccola imbarcazione un uomo morto e una bambina che piange di pochi giorni
o al massimo di tre mesi. Istantaneamente Isabel pensa di tenerla per sé spacciandola per sua figlia, nessuno si può accorgere dell’accaduto perché a
causa delle distanze tra l’isola e il continente australiano nessuno è stato
avvertito delle condizioni di salute della donna; nessun testimone, nessun
medico o familiare era presente quando ha avuto l'aborto spontaneo. Nascondere
ai suoi stretti familiari, a tutti i suoi parenti e agli amici la realtà,
ingannare tutti, presentare la piccola come sua figlia, sostituendo un aborto spontaneo
con un parto prematuro, è la cosa giusta, almeno agli occhi di Isabel. Nella
sua sconsiderata e illegale decisione riesce a convincere il marito, il quale a fatica e con mille perplessità l’appoggia lasciando
il registro di lavoro in sospeso senza annotare ciò che hanno trovato: un uomo
morto e una bambina di pochissimi mesi viva. Nascondendo il ritrovamento della
barca e tacendo sull’accaduto, Tom e Isabel presentano la bambina come la
loro piccola Lucy. Passano gli anni, la piccola cresce serenamente, ma le bugie
hanno le gambe corte.
Un giorno, la madre
biologica di Lucy, trova nella cassetta per le lettere una busta con un
messaggio: “Non si preoccupi per la
bambina. È al sicuro, amata e accudita, e lo sarà sempre. Suo marito riposa in
pace nelle mani di Dio. Spero che questo le dia conforto. Preghi per me”.
Il tempo delle menzogne sta per scadere, e con il messaggio e le insistenze
della “ vera madre” scattano le indagini della polizia, e piano piano tutti
capiranno e scopriranno il loro inganno davanti alla legge, ai propri
familiari, agli amici e colleghi e in special modo, ai reali parenti della
piccola. L’unica persona che non riesce a capire ciò che sta accadendo è la piccola Lucy, la quale di colpo, da un giorno all'altro, la chiameranno con un altro nome,
cambierà famiglia, casa e identità.
All’inizio ho impiegato
un po’ per immergermi totalmente nella lettura, ci sono state varie
interruzioni solo dopo poche righe e con ripensamenti e riprese ulteriori ho
pensato di non poterlo terminare, fino a quando le scelte di vita e i destini dei due personaggi
mutano clamorosamente con l’inganno, accelerando così la mia lettura e facendo
sì che io potessi recuperare e finirlo in un baleno.
La luce sugli oceani di M. L. Stedman è un romanzo dalle mille
domande e dalle risposte imbarazzanti in quanto non è semplice schierarsi. Ogni domanda e ogni risposta sono a loro
volta colmi di ulteriori riflessioni. Ogni quesito racchiude argomenti delicati
dalla quale non è semplice dare un’opinione definitiva in quanto può variare caso
per caso e a secondo delle persone a cui le rivolgiamo. Il bene e il male, la
legittimità e la giustizia personale si scontrano e si incrociano con la tutela
dei minori, i quali spesso stanno tra il bene e il male e tra ciò che è giusto o
sbagliato in base ai ragionamenti degli adulti.
Il romanzo poggia
sull’amore e sulla colpa di genitori “adottivi” che si scontrano con gli
interessi ugualmente legittimi dei genitori biologici. Il quesito base del
romanzo non ci abbandona anche quando abbiamo finito la lettura e posato il
libro sullo scafale: chi sono i legittimi genitori? Chi si prende cura dei piccoli i genitori
biologici e chi l’ha partorita o chi l’ha salvata e accudita? E la piccola? Chi
la proteggerà? Come tutelare gli interessi e il benessere dei minori contesi in
campo civile, amministrativo o penale? Quali sono gli strumenti legislativi per
non ledere il minore o limitare la potestà genitoriale? Le tante domande e le
relative risposte possono essere lette nei manuali e/o nei codici giuridici, oppure
sta alla sensibilità e alla responsabilità di ciascun attore condurre
un’esistenza che non nuoccia il minore.
Alcune frasi:
“La notte scorsa mi è venuto in mente che non possono sapere
che non è figlia nostra. Pensano ancora tutti che io stia aspettando un
bambino. L’unica sorpresa sarà che sia nata prematura”
Tom la fissava a bocca aperta “Ma Izzy, sei fuori di te? Ti
rendi conto di cosa stai suggerendo? (…) Per amor del cielo, Isabel! Quando
racconterò dell’uomo sulla barca, alla fine verrà fuori chi era. E scopriranno
che c’era anche la bambina. Magari non subito, ma alla lunga” … pag. 110-111
Tom aprì il libro e vide la lunga dedica sulla prima pagina.
Continuò a sorridere, ma qualcosa in quelle parole “Per sempre e sempre e sempre e sempre” fu
come una pugnalata. “Per sempre” era un concetto impossibile, soprattutto per
quella bambina, in quel luogo … pag. 179
“Basta perdonare una volta sola. Per provare rancore,
invece, serve tutto il giorno, tutti i giorni. È necessario ricordare tutte le cose
cattive (…) Odiare diventerebbe un vero lavoro: molto teutonico (…) No, abbiamo
sempre una scelta. Ognuno di noi ce l’ha” … pag. 340
Titolo: La luce sugli
oceani
Autrice: M.L. Stedman
Titolo originale: The
light between oceans
Traduttrice: Alba
Mantovani
Editore: Garzanti
Genere: romanzo
Prezzo di copertina: euro
9.90
Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2013
Pagine: 367
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