La parte centrale della storia riguarda un incontro casuale tra due persone sconosciute, un uomo e una donna che si attraggono nonostante siano totalmente diverse in ogni aspetto. Quindi, si potrebbe definire come un film sulla diversità, da una parte un uomo superficiale, e dall’altra parte una donna libera economicamente e socialmente. I protagonisti principali sono due anonime persone, i quali per carattere e stili di vita sono diversissimi, e gestiscono la propria esistenza in modo distante.
Lei è Emma, un’osteopata, una professionista apprezzata e preparata, la quale per intraprendere questa carriera ha dovuto faticare più del doppio rispetto ai suoi colleghi, perché è ceca da quando era adolescente, e con determinazione è stata capace di rompere gli schemi disegnati dalla società in materia di “non vedenti”.
Lui è Teo, un pubblicitario con una dote che mette in pratica quotidianamente, lasciando una scia di mal di pancia alle persone che le stanno vicino.
In sostanza, lui è fidanzato con Nadia, ma essendo un donnaiolo è sempre alla caccia di nuove avventure, anzi si potrebbe definire più che donnaiolo, perché è il classico stronzo calzato e vestito. Il tipo è talmente stronzo, che quando conosce Emma, usa questa dote anche nei suoi confronti; la inserisce nella lista delle donne da collezionare per il solo fatto che è totalmente diversa rispetto alle altre donne che ha ammaliato. Ma lei, Emma, è solo una donna ceca, e se prima ci casca dopo apre gli occhi.
In questa storia, le loro diversità
si intrecciano, si tessono talmente bene da diventare il punto di connessione
tra i due, talmente forte da travolgere per sempre la loro esistenza. I due protagonisti affrontano i colori della vita in modo diverso. I colori della luce e del buio prendono forma distinguendo le rispettive diversità. Lui sta affrontando un periodo buio e dopo, con lei, vede i colori della vita; lei vede i colori, e con lui li ravviva ancora di più.
Il colore
nascosto delle cose è un film che si ama o si odia,
oppure si considera superficiale o pieno di sentimenti veri. Si può considerare
un film sugli affetti, sulla passione e l’amore per la vita, sulla voglia di
vivere in libertà nonostante le difficoltà quotidiane; ancora, la tenacia è un
altro elemento, come il fatto di farsi rispettare, e parallelamente si
incontrano sentimenti opposti, per cui si parla del dolore interiore, della rabbia,
e anche dei tradimenti, come prendere in giro i veri sentimenti.
La parte migliore del film riguarda la storia di Emma, perché si
evidenzia come una donna cieca gestisce la propria libertà di tipo economico e
sociale; si presenta una donna attiva, emancipata, indaffarata, capace di ricavare con naturalezza una parte del suo tempo per impartire lezioni di francese, e prova ad incoraggiare una ragazza destinata alla cecità ad affrontare la vita come
persona e non come una donna inferiore perché disabile.
La parte di Emma è stata interpretata da Valeria Golino, e la sua professionalità ha dato un positivo slancio all’intera storia, rendendola non banale ma
autentica. L'attrice ha incassato l’attenzione di chi segue il film, ed è stata capace di mettere al margine gli altri attori e, secondo me, per tale motivo è stata candidata come migliore
attrice protagonista al David di Donatello. Stessa ammirazione per l'attore Adriano
Giannini, il quale è riuscito a interpretare la parte del perfetto stronzo e
del pentito. Ma se devo scegliere tra i due, credo che la recitazione della
Golino abbia dato un valore aggiunto all’intera pellicola.
Schema del film:
Titolo: Il colore nascosto delle cose
Regia: Silvio Soldini
Genere: drammatico
Durata: 112 min.
Anno: 2017
Interpreti: Valeria Golino (Emma), Adriano Giannini (Teo), Laura
Adriani (Nadia), Anna Ferzetti (Greta), Andrea Pennacchi (Paolo), Valentina
Carnelutti (Stefania), Roberto De Francesco (Tassista), Giuseppe Cederna
(Tassista), Mattia Sbragia (Vittorio).
Grazie della bella recensione!!
RispondiEliminaGrazie a te. Buona giornata.
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