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lunedì 11 aprile 2022

Una giusta causa

. Si è laureata come prima della classe Law Review di Harvard e della Columbia. Non sapevo che fosse possibile.

. La ringrazio sig. Green. Ho lavorato duramente.

. Beh, lei vorrà uno studio affermato, casi lucrosi, strategie giuridiche complesse.

. No, credo che “Bibler and Green” si addica alla perfezione, vi siete occupato del fallimento della Mercer l’anno scorso.

. Coraggio, da quanti è andata? Ha avuto tutti rifiuti, quanti? Dieci?

. Dodici.

. Una donna, una madre, ed ebrea per giunta. Mi sorprende che molti l’abbiano fatta entrare.

. Uno mi ha mandato a fare il colloquio come dattilografa, un altro mi ha detto che sarei troppo occupata a preparare dolci per essere efficiente, uno chiude i propri clienti nello spogliatoio del suo club perciò sarei fuori dal giro, poi mi è stato detto che le donne sono troppo emotive per fare l’avvocato, e lo stesso pomeriggio che una donna che si laurea come prima della classe dev’essere una vera rompipalle e una pessima collega, mi è stato chiesto quando farò il prossimo bambino e se celebro lo shabbat, un altro mi ha detto che avevo un curriculum strabiliante ma che hanno assunta una donna l’anno scorso e non potevano averne due.

. Sarà furiosa.

. Mia madre mi ha insegnato a non cedere alle emozioni.

. Stronzate. È piena di rabbia. Bene, la usi, devo dirle signora Ginsburg, sono colpito.

. Signor Green, io voglio fare l’avvocato, voglio rappresentare i clienti davanti alla Corte alla ricerca della giustizia. Si renderà conto di quanto mi sono impegnata negli studi. Ho lavorato sodo e sono riuscita ad eccellere, e lo giuro, farò lo stesso per le.

. Il fatto è che … siamo uno studio molto unito, quasi una famiglia e le mogli sono gelose.

 

. Ti hanno presa? Ti hanno presa! È fantastico. Ti daranno un ufficio con la finestra o devi fare qualche altra acrobazia?

. Non è da “Bibler and Green”, non ero adatta per quello che cercavano.

. D’accordo, sapevo che altri ci avrebbero ripensato. Chi ti ha preso?

. Clydle Ferguson ha lasciato la sua cattedra alla Rutgers.

. Kiki!

. Nessun altro di colore poteva rimpiazzarlo, così hanno pensato che una donna sarebbe stata la cosa più simile. Ottimo!

. Non puoi arrenderti. È pieno di studi lì fuori. Questa è la più grande città del Paese più litigiosa nella storia del pianeta. Tu puoi ancora …

. Marty, ho un lavoro. Dai, apriamo lo champagne.

. Ok. Ok. Allora, festeggiamo.

 

. L’art. 214 del cod. tributario presume chi fa assistenza sia una donna. Questa è chiara discriminazione sessuale contro un uomo. Se una Corte Federale dichiarasse questa legge incostituzionale, allora, potrebbe diventare il precedente cui altri farebbero riferimento per la loro causa, sia uomini che donne, e potrebbe ribaltare il maledetto sistema della discriminazione.

 

. Spiacente professoressa Ginsburg, forse un giorno, ma il Paese non è ancora pronto. Cambi prima la mentalità, poi cambierà le leggi.

 

. Ci sono 178 leggi che discriminano in base al sesso, contatele, il Governo ha fatto il favore di elencarle per Voi. Già che ci siete, Vi esorto a leggerle, sono ostacoli alle aspirazioni dei nostri figli.

. Ci sta chiedendo di ribaltare un secolo di precedenti?

.  Vi sto chiedendo di stabilire un nuovo precedente come i tribunali hanno fatto in passato quando una legge era superata.

. Ma in quei casi i tribunali avevano un appiglio costituzionale. La parola “donna” non appare nemmeno una volta nella Costituzione degli USA.

. Nemmeno la parola “libertà”, Vostro Onore.

. Continui professoressa Ginsburg.

. Lo scopo principale dell’art. 214 non è di proteggere le donne, né di discriminare gli uomini, ma di fornire l’opportunità a chi lo accudisce di lavorare fuori casa. Pertanto, come fece la Corte Suprema in Levi contro Luisiana questa legge si può perfezionare per meglio aderire all’intento del legislatore.

 


Poche Voci tratte da un film per porre l’accento su quanto sia stato difficile, e quanto è ancora difficile ai giorni nostri, intraprendere una carriera prestigiosa perché “donna”. Il film “Una giusta causa" racconta un pezzo di storia sulle lotte per ottenere la parità di genere. In questo caso, la pellicola riporta una battaglia legale che fece Ruth Ginsburg, una delle pochissime donne che riuscì a entrare nella prestigiosa Harvard Law School e poi presso la Columbia University ottenendo il massimo dei voti; ma nonostante abbia conseguito degli ottimi studi in importanti scuole e università, non riuscì a entrare dalla porta principale in uno studio legale perché “donna”. Ruth Ginsburg non si fece da parte, inizialmente accettò un lavoro come insegnante, e contemporaneamente ha continuato a lottare per la parità dei sessi.

Su sollecitazione del marito, rappresenta come legale un uomo accusato di evasione fiscale, e qui, codice tributario in mano, trascina la causa fino alla Corte d’appello perché a suo giudizio la norma americana è discriminatoria in senso inverso. La Ginsburg riuscì a dimostrare che una legge può essere discriminatoria per una donna come per un uomo, e con la sua battaglia aprì le porte per abrogare una serie di norme americane ritenute incostituzionali perché discriminatorie. Accettando la causa per assistere un cliente “uomo” riuscì, da un'altra prospettiva, ad apportare una serie di modifiche alla legislazione americana abrogando leggi e decreti perché contro la Costituzione americana, accelerando così il cambiamento mentale della società. 

Quando si accenna alle lotte americane per la parità di genere, spunta il nome Ruth Ginsburg, e non si parla di una semplice professionista, ma di una professoressa, legale, magistrato e giudice della Corte suprema americana, la quale riuscì a dare una scossa al sistema giuridico del suo Paese e che fece da apripista per altre battaglie. E il film è riuscito a far emergere una figura scomoda, battagliera e una delle donne più influenti del nostro tempo.  E l’attrice Felicity Jones ha avuto il privilegio di personificare Ruth Ginsburg.

 








































Scheda del film:

Titolo: Una giusta causa

Titolo originario: On the basis of sex

Regia: Mimi Leder

Genere: biografico

Anno: 2018

Durata: 120 min.

Interpreti: Felicity Jones (Ruth Bader Ginsburg), Armie Hammer (Marty Ginsburg), Kathy Bates (Dorothy Kenyon), Sam Waterston (Erwin Griswold), Cailee Spaeny (Jane Ginsburg), Justin Throux (Mel Wulf), Jack Reynor (Jim Bozarth).

 

Annotazione: le foto le ho scattate col cellulare.


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