Se non sopportiamo le
feste natalizie, le vacanze a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno, ma amiamo le commedie, tipo i film anni sessanta con attori del calibro di Peter Sellers, possiamo accendere
il computer oppure un comunissimo lettore e inserire il DVD del film Hollywood
Party. La comicità di Peter Sellers è intramontabile ed è un vero piacere
rivederlo. E’ un film spassoso da guardare in compagnia oppure anche in
solitudine, perché, una cosa è sicura, il divertimento ci accompagnerà per tutta
la serata. Il personaggio più importante e centrale della commedia è Hrundi V.
Bakshi, un attore indiano chiamato per una comparsa in un film in costume a
Hollywood. La particolarità dell’attore è la sua goffaggine e particolarmente
la sbadataggine che porterà alla catastrofe l’intero set cinematografico, riesce in un colpo
solo a far esplodere una parte della scena perché doveva allacciarsi le
scarpe, pensò di mettere i piedi nel posto sbagliato. Senza indugio, il regista,
esausto degli incidenti causati da Bakshi, telefona al produttore per
licenziarlo, ma questo per errore inserisce il nome dell’attore nella lista
sbagliata: quella degli invitati al party hollywoodiano organizzato proprio dal
produttore del film.
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lunedì 29 dicembre 2014
lunedì 22 dicembre 2014
Non il solito caffè. Che caffè!!!
Il caffè della Peppina
non si beve alla mattina
né col latte né col the
ma perché, perché, perché?
La Peppina fa il caffè
fa il caffè con la cioccolata
poi ci mette la marmellata
mezzo chilo di cipolle
quattro o cinque caramelle
sette ali di farfalle
e poi dice: "che caffè!"
non si beve alla mattina
né col latte né col the
ma perché, perché, perché?
La Peppina fa il caffè
fa il caffè con la cioccolata
poi ci mette la marmellata
mezzo chilo di cipolle
quattro o cinque caramelle
sette ali di farfalle
e poi dice: "che caffè!"
mercoledì 10 dicembre 2014
Giancarlo corre con noi. Seconda edizione
Carissimi amici del
Taccuino, prendete carta e penna e
segnate questa data: Cagliari domenica 21 dicembre 2014.
Dopo il successo della
prima edizione, anche quest’anno ci raduniamo al Colle S. Michele di Cagliari
per ricordare, in modo originale, il nostro caro amico Giancarlo: si
disputerà una gara podistica, una corsa su strada per
le categorie Junior, Promesse e Senior M/F.
Era nell’aria da un po’ di tempo e, da pochi giorni, sono
stati affissi i manifesti con il programma completo della maratona
cagliaritana; è organizzata dal gruppo Quelli del colle, con l’Associazione
Sportiva Dilettantistica Futura Cagliari Soloatletica, con l’approvazione del
Comitato Regionale Sardegna della F.I.D.A.L. e con il patrocinio
dell’Amministrazione Comunale di Cagliari.
lunedì 8 dicembre 2014
Ciao Mango
È solo un addio,
credimi io non ci penso mai.
Vedo che hai pianto
tu lo sapevi ma da quando?
Bella d'estate vai via da me
Notte d'incanto
è bello vedere le luci laggiù
io sono stanco
non voglio parlare parla tu
bella d'estate vai via da me
Forse perché ti credevo felice così
proprio così fra le mie braccia
forse perché ci bastava arrivare fin qui
come onde di notte sulla spiaggia
La la la la la
La la la la la
credimi io non ci penso mai.
Vedo che hai pianto
tu lo sapevi ma da quando?
Bella d'estate vai via da me
Notte d'incanto
è bello vedere le luci laggiù
io sono stanco
non voglio parlare parla tu
bella d'estate vai via da me
Forse perché ti credevo felice così
proprio così fra le mie braccia
forse perché ci bastava arrivare fin qui
come onde di notte sulla spiaggia
La la la la la
La la la la la
giovedì 4 dicembre 2014
Sa Colostra
Il latte di pecora,
durante l’anno, dal punto di vista alimentare ed organolettico, è soggetto a delle piccole trasformazioni. Il latte di pecora di questo periodo è molto diverso da come si
presenta negli altri mesi dell’anno: è un latte dal colore giallastro, è meno
grasso e denso, contiene più sostanze utili al sistema immunitario. Si chiama
latte colostro o primo latte, e viene prodotto dall’animale dopo il parto fino allo svezzamento dell'agnello; questo è il latte che trasmette, dalla madre al figlio,
le difese immunitarie per proteggere gli agnelli nei primi mesi di vita.
Nell’alimentazione umana viene impiegato per ottenere diversi prodotti, come il
formaggio e la ricotta, che, tuttavia, per la caratteristica del latte colostro,
privo di caseina, assumono qualità fisiche, olfattive e alimentari, totalmente diversi
rispetto agli alimenti che contengono il comune latte vaccino. Nel mondo
agropastorale barbaricino, il latte colostro, non si vendeva mai perché veniva
donato ai vicini di casa o agli amici come simbolo di buon auspicio e come
portafortuna, e il gesto di coloro che lo vendevano veniva considerato scorretto
e poco raccomandabile da osservare con sospetto.
sabato 29 novembre 2014
Le perle di Vitalogy
Come promemoria, imprimo nel taccuino la
scheda dell’album:
mercoledì 19 novembre 2014
La finestra della Sardegna
Spostiamo le lancette del tempo in senso antiorario fino alla prima settimana del
mese di agosto del 1490 per rivivere ciò
che accadde nella capitale della Barbagia; ricordiamo una terribile storia di
sangue collegata ad un evento storico e ad una leggenda tramandata di
generazione in generazione fino ai giorni nostri. In quegli anni le famiglie
più potenti della capitale barbaricina erano gli Arbau, legati agli Aragonesi,
e i Ladu che patteggiavano per la casata degli Arborea. Le contese tra le due
famiglie sfociarono in una vera disamistade e la guerra esplose, senza via di
ritorno, quando scomparve un bambino della famiglia Ladu affidato per la sua
educazione ai frati francescani presenti nel territorio tra il 1464 e il 3
agosto del 1490. I Ladu cercarono il bimbo dai frati ma non lo trovarono perché,
come tutti i giorni, dopo la lezione, uscì dal convento per tornare a casa, ma senza
nessuna motivazione non fece più ritorno. Gli abitanti del luogo, appena
appresero la notizia, fecero delle ricerche approfondite in tutto il
territorio, ma di lui nessuna traccia, fino a
quando videro un corpo in un pozzo: il bambino fu barbaramente
assassinato e gettato nel pozzo del convento. Dell’efferato delitto, senza
prove, senza testimoni e senza una sentenza di condanna emanato da un tribunale, furono
accusati i frati francescani e contro di loro si scatenò una vera persecuzione,
si organizzò una caccia spietata, ma, i
frati, per evitare il linciaggio e quindi la morte, si nascosero per un paio di
giorni nella boscaglia sopra gli alberi fino a quando riuscirono a scappare a
piedi per raggiungere Oristano.
sabato 1 novembre 2014
Le voci di Liz
Apparentemente sembra di sentire diverse voci provenienti da più
vocalists ma è solo una sensazione, realmente chi canta è solo una persona. La
voce che sentiamo segue gli strumenti musicali, cambia melodia e fluttua in
base al suono che questi emettono. La voce alcune volte è sospirata, quasi
impercettibile, si riconoscono degli echi, altre volte si moltiplicano delle
grida angosciose o claustrofobiche, si sente da vicino, da lontano e piano piano o
all’improvviso si avvicina verso di noi soffocando il finale della frase. Con una buona acustica riusciamo a captare diversi suoni provenienti da
tutte le direzioni. Mentre segue il ritmo musicale, sempre accompagnando gli
strumenti musicali, la voce cambia il tono che passa dall’acuto al basso più
profondo, per questo motivo abbiamo la sensazione che ci siano più persone con
un’intonazione diversa. I testi a volte si riescono a seguire fino ad essere
totalmente indecifrabili, sembra che l’interprete intoni delle parole inventate
oppure che ci sia una nuova lingua coniata sul momento per seguire meglio ritmi
psichedeliche, gotiche e medioevali. Le parole sono pronunciate interamente e
all’improvviso si soffocano con alcune lettere e/o con un leggero gorgheggio, spesso capita di sentire erroneamente una parola poi leggendo il testo ci accorgiamo che è un'altra. C’è una
miscela di generi dal contenuto barocco, medioevale,
ipnotico, sensuale, esoterico e spirituale. La voce, miscelata con il basso e la chitarra, è capace di far vedere quello che sentiamo:
paesaggi oscuri intrisi di tempeste, di vento, i movimenti dell'acqua con zampilli e maree, immaginiamo paesaggi solari dal
panorama mozzafiato.
giovedì 30 ottobre 2014
Prima candelina
Il blog è nato un anno fa, mercoledì 30 ottobre 2013 e quindi oggi, Il Taccuino delle Voci,
spegne la sua prima candelina...Buon Compleanno...
Il primissimo post, pubblicato il giorno dopo, l’ho
voluto dedicare alle persone che “passeranno da qui, che lasceranno un commento
o un semplice saluto” e nella realtà siete stati in molti a passare da qui:
grazie.
domenica 19 ottobre 2014
Un prete e i terroristi di Salvatore Bussu
Un mese fa ero in
biblioteca e stavo cercando un libro introvabile nelle librerie. Durante la
ricerca, la mia bibliotecaria ha trovato e mi ha suggerito di leggere anche un
libro degli anni ottanta. Apparentemente sembra superato ma è attualissimo e si
possono trovare degli spunti per confrontare la situazione carceraria degli
anni ‘70/'80 con i nostri giorni. L’argomento trattato lo conoscevo, ma leggere
ciò che accadde trent’anni fa, direttamente dalla persona che fece scalpore all’interno
della curia nuorese, della politica e dell’opinione pubblica, mi ha dato la
possibilità di colmare alcune lacune che si crearono attorno alla storia che
divenne un caso nazionale .
giovedì 9 ottobre 2014
Miniserie. Nord e Sud
La BBC, dall'omonimo romanzo Nord e Sud di Elizabeth Gaskell, puntando su alcuni attori sconosciuti, ha adattato e ha prodotto una
miniserie di quattro puntate. La serie tv è stata realizzata nel 2004 ma, per
vederla in Italia, abbiamo aspettato quasi dieci anni: è stata trasmessa dal canale
50 del digitale terrestre LaEffe e ciclicamente replicano le puntate.
E’ molto curata in tutti
gli aspetti, dalla sceneggiatura, ai costumi alla scenografia. Sono riusciti
a portare il romanzo direttamente nella pellicola con una straordinaria perfezione. In
alcune parti si notano delle differenze tra il romanzo e la miniserie, ma senza allontanarsi dalla trama scritta dalla Gaskell, ad
esempio la scena finale della miniserie, molto romantico, è totalmente diverso, oppure il modo in cui viene annunciata l’esistenza del fratello di
Margaret a Thornton.
mercoledì 1 ottobre 2014
Nord e Sud di Elizabeth Gaskell
Il 2 settembre del 1854, la rivista "Household Words" di Charles Dickens incominciò
a pubblicare un romanzo a puntate di Elizabeth Gaskell; successivamente, nel
1855, fu interamente pubblicato in più volumi con l’aggiunta di alcuni
capitoli. Inizialmente l’autrice intitolò il romanzo come il nome della
protagonista, Margaret Hale, ma su insistenza dell’editore si scelse il titolo “North
and South”. Nei Paesi anglosassoni è molto conosciuto ma non si può dire la
stessa cosa in Italia: è stato tradotto e pubblicato solo recentemente, nel 2011,
da una piccola casa editrice perugina Jo March.
Per gli argomenti trattati, si può considerare come un romanzo
storico e sociale, è ambientato introno a metà dell’800 in piena rivoluzione
industriale, sono messi in evidenza le differenze sociali, economiche e
culturali tra il nord e il sud dell’Inghilterra. L’economia del sud è rurale,
agricola, la vita scorre lentamente, il paesaggio è coperto di verde e non si
conosce l’inquinamento. L’economia del nord è prevalentemente di tipo
industriale, innovativo, si sviluppa l’attività manifatturiera e tecnologica ma
non mancano i disordini sociali, c’è un difficile rapporto tra la classe
operaia e i padroni delle industrie, ci sono le lotte sociali, si organizzano i
primi scioperi e la richiesta di migliori condizioni di lavoro. Il nord del Paese sta attraversando un periodo delicato, il mercato
generale dei filati sta per essere conquistato dagli americani e, i produttori
inglesi, per reggere la concorrenza, iniziano a produrre a costi più bassi
peggiorando in questo modo le condizioni dei lavoratori. Il sindacato organizza gli
scioperi per ottenere un aumento dei salari ma, gli scioperanti, vengono
sostituiti con manodopera irlandese non specializzata e sottopagata, aumentando
in questo modo l’ira e i disordini nelle industrie, inoltre, dopo lo sciopero,
molti lavoratori vengono licenziati oppure non vengono rinnovati i contratti,
peggiorando così la situazione generale di molte famiglie.
domenica 28 settembre 2014
La conserva di pomodoro
Il
mese di settembre sta per finire, è stato un periodo impegnativo, ci si organizza
per l’inverno, per di più è il mese della conserva. Ogni famiglia ha la sua
ricetta tramandata dalle nonne, ricette insostituibili dall’industria alimentare. Organizzare il
lavoro è faticoso, coinvolge tutta la famiglia, i preparativi iniziano diversi
giorni prima con la scelta dei pomodori e quindi del fornitore, abitualmente
del luogo; si compra la materia prima direttamente dal produttore eliminando
tutta la catena di distribuzione dei prodotti agricoli (contadino-grossista-supermercato), come dire a chilometri zero;
si devono cercare vecchie bottiglie di vetro, come quelle delle birre, che
verranno accuratamente lavate e
asciugate; inoltre si controlla se gli strumenti da lavoro sono da sostituire o se
necessitano di una piccola manutenzione. Preparare la conserva a casa consente
un buon risparmio, sia in termini economici che salutari: scegliendo la materia
prima esente da sostanze nocive, come i pesticidi, si ottiene un buon prodotto
genuino che dura tutto l’anno e, in alcuni casi con una buona sterilizzazione,
anche di più.
martedì 23 settembre 2014
Marmellata di fichi
Dopo la marmellata di albicocche e la marmellata di pesche, oggi prepariamo la marmellata di fichi.
E’ semplicissima.
Ingredienti: 1 kg di fichi neri, 750 g
di zucchero, succo di un limone.
Raccogliamo i fichi quando sono molto
maturi e, per ottenere una buona macerazione, lasciamoli riposare un intera
notte.
Il giorno successivo, spelliamo e
tagliamo i fichi in più parti in base alle dimensioni del fiore. In una
casseruola mettiamo i fichi e lo zucchero e, a fuoco basso,
mescolando continuamente per non attaccarsi, lasciamo bollire per circa 20 o 30 minuti.
venerdì 12 settembre 2014
Marmellata di pesche
In questi giorni la mia casa era invasa
dalle pesche, così ho deciso di fare un po’ di marmellata.
Ingredienti: per un kg di pesche ci
vogliono 750 g di zucchero.
Per eliminare la buccia senza levare la
polpa, ho bollito dell’acqua in un recipiente, ho immerso le pesche per circa
1-2 minuti e in poco tempo si sono sbucciate. A questo punto ho tagliato le
pesche in due per togliere il nocciolo e le ho tagliate a cubetti.
Ho preso un recipiente e ho posto gli
ingredienti a strati: uno strato di zucchero e uno strato di pesche; ho coperto il tutto con un telo per farlo riposare un'intera notte (il
procedimento è quello adottato per la marmellata di albicocche). Il giorno
successivo, ho versato le pesche con tutto il succo che si è formato durante il
riposo in una pentola per cuocerlo a fuoco basso. L’ho lasciato bollire per
mezz’ora, ho schiumato, ho unito il succo di limone, ho continuato la cottura per
altri 2-3 minuti e, dopo aver controllato la consistenza della marmellata, ho
spento la fiamma e lasciato intiepidire prima di invasare nei contenitori precedentemente
sterilizzati.lunedì 1 settembre 2014
Settembre è qui di nuovo
The sun shines high above
The sounds of laughter
The birds swoop down upon
The crosses of old grey churches
We say that we're in love
While secretly wishing for rain
Sipping coke and playing games
September's here again
September's here again
The sounds of laughter
The birds swoop down upon
The crosses of old grey churches
We say that we're in love
While secretly wishing for rain
Sipping coke and playing games
September's here again
September's here again
lunedì 18 agosto 2014
Gita del 15 agosto
E’ un’estate bizzarra e singolare, è
impossibile organizzare con tranquillità il poco tempo libero, si esce con la
canottiera e si torna a casa con l’ombrello e la giacca, ma nessuno ci toglie
la voglia di uscire all’aria aperta. Il giorno di Ferragosto, invece di andare
al mare, sono stata ad Aritzo (NU), un paese noto per le villeggiature montane
invernali ed estive, per le castagne, le nocciole e anche
per la Carapigna, un sorbetto al limone.
Gli artigiani aritzesi, come un incantesimo,
trasformano la limonata in una crema ghiacciata senza l'ausilio delle macchine ma solo con il lavoro fisico delle braccia.
mercoledì 13 agosto 2014
Ciao Robin
L’ho saputo ieri mattina,
è scomparso una stella del cinema, un brillante attore americano: Robin
Williams.
Lo ricorderò come il
professor John Keating, il prof che tutti avrebbero voluto avere perché, con L’attimo
fuggente, ha insegnato ai suoi studenti ad essere liberi:
"Sono salito sulla
cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da
angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti?
Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere
qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva. Anche se può sembrarvi
sciocco o assurdo, ci dovete provare. Ecco, quando leggete, non considerate
soltanto l'autore. Considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete
combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso
è il rischio di non trovarla affatto".
sabato 2 agosto 2014
Gruppo di lettura: 3096 giorni
Buon giorno a tutti, oggi parliamo
di una lettura collettiva svolta in modo spontaneo, senza programmarla o calcolarla, priva
di una meta da seguire. Prima di parlarne volevo fare una piccolissima
premessa. Quando nelle librerie sfogliavo il libro e leggevo nella copertina “ora
mi sento abbastanza forte per raccontare tutta la storia del mio sequestro” io
rispondevo “ma io non sono ancora pronta per leggerlo” fino a quando si è
formato un piccolo gruppo. La mia non è era una battuta, ma per concentrarsi
nella lettura senza angosce bisogna trovare il momento giusto. Casualmente
io ed altre persone abbiamo letto lo stesso libro che ci ha prestato una cara
persona e piano piano tutti abbiamo aspettato il nostro turno e lo abbiamo
letto tutto d’un fiato. Il libro che ci ha guidato fuori dal nostro mondo
quotidiano è “3096 giorni” di Natascha Kampusch. Non è un romanzo ma la storia
vera di una bambina di 10 anni, Natascha Kampusch, sequestrata per ben otto
anni da un uomo gravemente malato da disturbi psichici, Wolfgang
Priklopil.
mercoledì 30 luglio 2014
Scuola di ballo
Uno spettacolo organizzato dal corpo di ballo Andromeda in una
notte di fine luglio.
Le foto scattate nella piazzetta, con le luci artificiali, usando
un vecchio cellulare, non rendono l’idea dei movimenti dei ballerini, dei colori dei costumi e della serena serata che ci hanno
regalato. Come potete notare le foto sono pessime ... ma voglio trascrivere ugualmente nel Taccuino le belle emozioni.
domenica 27 luglio 2014
Lettere da Gaza
L’Associazione Amicizia Sardegna
Palestina di Cagliari ha organizzato degli incontri per discutere e sensibilizzare l’opinione
pubblica sull’aggressione israeliana contro il popolo palestinese; verranno proiettati diversi film documentari.
Questo è il programma completo:
giovedì 24 luglio 2014
Ricordando Mick
Oggi, 24 luglio, voglio ricordare uno
dei musicisti più originali ed influenti del panorama musicale contemporaneo anglosassone.
Per riconoscerlo, quando ascoltiamo i suoi pezzi, non è necessario indicare il
suo nome perché il suono che è riuscito a sprigionare pizzicando le corde del
basso è inconfondibile.
Voglio ricordare Mick Karn, un artista greco-cipriota, autodidatta, considerato come uno dei bassisti più bravi e unici della Gran Bretagna, anche se molti altri artisti lo considerano tra i migliori nel mondo, ha influenzato diversi musicisti, la tecnica utilizzata è particolare.
Voglio ricordare Mick Karn, un artista greco-cipriota, autodidatta, considerato come uno dei bassisti più bravi e unici della Gran Bretagna, anche se molti altri artisti lo considerano tra i migliori nel mondo, ha influenzato diversi musicisti, la tecnica utilizzata è particolare.
Mick Karn, nato a
Nicosia il 24 luglio 1958, emigrò con la sua famiglia in Inghilterra nei
primi anni sessanta quando aveva tre anni. Nel 2010, i medici
diagnosticarono un tumore in stato avanzato ed è morto giovanissimo il 4 gennaio 2011 nella
sua casa a Chelsea. Nel momento in cui il musicista comunicò la sua malattia, viste le sue
precarie condizioni economiche, i suoi colleghi organizzarono dei concerti
benefici per coprire le spese sanitarie.
mercoledì 9 luglio 2014
Il Festival Letterario della Sardegna
L’ultima edizione dell’Isola
delle Storie, il Festival Letterario di Gavoi, si è concluso domenica 6 luglio e confesso di avere nostalgia della cricca
barbaricina. Come tutti gli anni nella mia mente conservo il calore delle persone che incontro per le vie di Gavoi, strette di mano
con persone che non conoscevo o che non vedevo da anni, per non parlare delle
risate, delle sorprese e delle visite inattese: si leggeva negli occhi delle
persone il piacere di essere li. Non sono riuscita a seguirlo tutto, sono
arrivata sabato mattina, tuttavia questo non mi ha impedito di recuperare. Ogni
anno desidero vedere il più possibile, ma il programma è fittissimo ed è
impossibile seguire tutti gli appuntamenti. Conoscendo bene il territorio riesco ad
organizzarmi, corro tranquillamente da una parte all’altra senza difficoltà
verso Sant’Antiocru, Binzadònnia, Piazza Mesubìdda, S’Antana ‘E Susu e Didòva. Quest’anno
c’è stato lo spazio anche per la trasferta a Lodine al Belvedere in Piazza San
Giorgio: l’appuntamento era domenica alle 9.45 alla rotonda per prendere la
navetta “dell’armata dei sonnambuli” per ascoltare i Wu Ming.
martedì 1 luglio 2014
Marmellata di albicocche
Un paio di anni fa nel giardino di casa
spuntò un alberello, un albicocco, e mio padre lo curò dal
primissimo istante. In questi momenti si fantastica alla grande, si pensa
immediatamente ai frutti che porterà, si studia come curarlo, come potarlo e
poi come preparare la marmellata. Questi pensieri sono “frutto” della fantasia
tipici del primo istante di euforia, infatti, fino a ieri, anche se l’albero è
già cresciuto da un po', non siamo riusciti a preparare neanche una
ciotola di marmellata o confettura. L’albicocco è spuntato nel posto sbagliato e
il suo nemico più spietato, il vento, tutti gli anni danneggia il fiore o le
albicocche non ancora mature oppure si infesta di formiche o di vermi (altri
nemici).
Finalmente quest’anno siamo riusciti a
salvare alcune albicocche e ho spolverato il mio libro delle marmellate e delle conserve
che acquistai in una libreria cagliaritana.
martedì 24 giugno 2014
Rassegna teatrale cumpangias de istadi
La Rassegna teatrale del
Sarcidano, guidata dal gruppo “Centu concas centu berritas”, sta per incominciare.
Mancano pochi giorni e potremo gustare la rappresentazione di diverse commedie
recitate interamente in lingua sarda. I gruppi teatrali che partecipano all’iniziativa
provengono da diverse comunità sarde: Ardauli, Ottana, Quartu S. Elena, Rio
Murtas, Ussaramanna, Cagliari, Perdasdefogu, Barumini, e infine Nuragus.
Stiamo parlando della
IV Rassegna Teatrale Cumpangias de Istadi, che si terrà presso il Comune di Nuragus
(CA) in via Roma, piazzale scuola elementare, h 21.30, dal 28 giugno al 3 agosto 2014. Lo scopo non è soltanto sviluppare uno spettacolo di intrattenimento nel
periodo estivo, ma il traguardo da raggiungere è più ambizioso, vale a dire
si vuole diffondere e valorizzare la cultura e la commedia teatrale in lingua sarda,
considerata fino a poco tempo fa marginale, avvicinando in questo modo una fetta sempre più estesa di
pubblico.
venerdì 13 giugno 2014
Notizie in pillole: Il Festival di Gavoi, XI edizione
Immagine presa dal web
|
Anche quest’anno
il programma è molto ricco, sono previsti diversi incontri letterari,
mostre e tanto altro per adulti e bambini. Troverete tutto il materiale nel gadget “link utili” di questo blog, cliccate "l’isola delle
storie" oppure cliccate qui
Oltre al
Festival letterario di Gavoi quest’anno c’è anche Il Preludio aspettando il Festival che
sarà a Gavoi il 14 e 15 giugno.
Non ci
resta che attendere…..
mercoledì 4 giugno 2014
martedì 3 giugno 2014
lunedì 2 giugno 2014
NO ELETTRODOTTI: il volantino
UN
ELETTRODOTTO SULLE NOSTRE CASE E BOSCHI
LE
SOCIETA’ ENSAR (GRUPPO SARAS) E TERNA STANNO PER OTTENERE L’AUTORIZZAZIONE PER
LA COSTRUZIONE DI UN IMPIANTO EOLICO NEL TERRITORIO DI NURRI, DUE CENTRALI
ELETTRICHE NEI TERRITORI DI ISILI E LACONI E UNA DOPPIA LINEA ELETTRICA AD ALTA
TENSIONE DA 150.000 VOLT CHE COLLEGA TALI STAZIONI E CHE ATTRAVERSERA’ IL
TERRITORIO DI NURALLAO PASSANDO SULLE NOSTRE CASE E BOSCHI.
E’ prevista la costruzione di due linee elettriche parallele per una lunghezza di oltre 10 Km, con tralicci affiancati alti circa 40 metri, oltre il doppio del campanile della nostra chiesa, e cavi che possono giungere a circa 10 metri di altezza. Quest’opera occuperà i nostri boschi, i terreni percorsi dal fuoco, le nostre aree agricole e produttive. Il tracciato passerà a soli 40 metri di distanza dalle case più vicine allo stesso e sarà realizzato sulle nostre strade e terreni: strade da noi frequentate per accedere e usufruire del nostro territorio, terreni dove i nostri agricoltori lavorano e dove gestiamo e curiamo il nostro bosco. Senza alcun benessere e ricaduta economica, quest’opera porterà benefici solo a questi gruppi economici ed industriali e a noi causerà danni e disagi, servitù di passaggio, pericoli, limitazioni dell’uso. Deturperà in modo totale il nostro paesaggio e il nostro ambiente e svaluterà le nostre produzioni e le nostre terre.
E’ prevista la costruzione di due linee elettriche parallele per una lunghezza di oltre 10 Km, con tralicci affiancati alti circa 40 metri, oltre il doppio del campanile della nostra chiesa, e cavi che possono giungere a circa 10 metri di altezza. Quest’opera occuperà i nostri boschi, i terreni percorsi dal fuoco, le nostre aree agricole e produttive. Il tracciato passerà a soli 40 metri di distanza dalle case più vicine allo stesso e sarà realizzato sulle nostre strade e terreni: strade da noi frequentate per accedere e usufruire del nostro territorio, terreni dove i nostri agricoltori lavorano e dove gestiamo e curiamo il nostro bosco. Senza alcun benessere e ricaduta economica, quest’opera porterà benefici solo a questi gruppi economici ed industriali e a noi causerà danni e disagi, servitù di passaggio, pericoli, limitazioni dell’uso. Deturperà in modo totale il nostro paesaggio e il nostro ambiente e svaluterà le nostre produzioni e le nostre terre.
domenica 1 giugno 2014
Primo piatto: sos Culurzones de casu
E’ interessante conoscere,
preparare e lavorare su casu friscu acriau perché può essere utilizzato per svariati
piatti sardi, il più famoso è indubbiamente sas Savadas (conosciute anche col
nome di Seadas, Sebadas, Seattas o Sevadas) ma se controlliamo qualsiasi libro di cucina
sarda possiamo scoprire molte altre prelibatezze, uno diverso dall’altro a
secondo del territorio o del periodo dell’anno.
Per questo motivo nel post di aprile si
è discusso di casu friscu acriau e di casu ‘urriau, per dare la possibilità a
chi non conosce la cucina sarda di cementarsi in questo mondo culinario pieno
di imprevisti e di difficile reperibilità.
Dopo aver parlato ampiamente de sas
Savadas, in quest’altro post conosceremo e prepareremo un altro piatto tipico
della Barbagia di Ollolai, sos Culurzones (o Culurjones o Culurgiones) de casu, sono un primo piatto tipico
del periodo di carnevale e di Pasqua, ma si possono cucinare anche in altre
occasioni speciali ed importanti, è presente in tutti i menù dei matrimoni
barbaricini. Fisicamente assomigliano a sas Savadas solo
che sono più piccoli, non hanno il limone, non si friggono nell’olio bollente ma
si cuociono nell’acqua calda.
sabato 17 maggio 2014
Film del 1999: Mansfield Park
Il film "Mansfield Park" del 1999 è un adattamento tratto dall’omonimo romanzo di Jane Austen, e si riscontrano diverse modifiche e in alcuni casi c’è molta libertà, ma in compenso è un film piacevole da vedere. La metamorfosi più eclatante è da attribuire al carattere della protagonista, Fanny Prace, perché nel romanzo è descritta come una donna passiva che non esterna i suoi sentimenti, invece nella pellicola è estroversa, attiva e scrittrice. Un altro ritocco è la partenza di Fanny a Portsmouth: nel film è un castigo inflitto dallo zio Sir Thomas invece dalla penna di Jane Austen risulta come una liberazione perché può allontanarsi da Henry Crawford e abbracciare la sua famiglia. Se osserviamo il film notiamo anche la scomparsa di diversi personaggi come l'amato fratello della protagonista arruolato in marina, William Price, oppure il parroco Dott. Grant e sua moglie che occupano la Canonica dopo la morte di Mr. Norris.
venerdì 9 maggio 2014
Il bicentenario di Mansfield Park
Nel taccuino annoto queste poche righe
in lingua originale perché furono pubblicate 200 anni fa.
“About
thirty years ago, Miss Maria Ward, of Huntingdon, with only seven thousand
pounds, had the good luck to captivate Sir Thomas Bertram, of Mansfield Park,
in the county of Northampton, and to be thereby raised to the rank of a
baronet's lady, with all the comforts and consequences of an handsome house and
large income”
Sono tratte dal romanzo Mansfield Park
di Jane Austen, le scrisse tra il 1811 il 1813. L’autrice lavorò per la stesura
dell’opera interamente nel cottage di proprietà del fratello Edward a Chawton e
fu pubblicato su commissione in tre volumi, a spese dell’autrice, il 9 maggio
1814 dall’editore Egerton. La pubblicazione avvenne in forma anonima e furono
messi in vendita per circa 18 scellini e realizzarono profitti netti pari a circa
350 sterline; la prima edizione fu un enorme successo: in poco tempo
terminarono tutte le copie.
Mansfield Park, rispetto alle altre
opere austeniane, come “Ragione e sentimento” o “Orgoglio e pregiudizio”, viene
considerato un romanzo complesso, il più controverso e cupo, siamo di fronte ad
una saga famigliare ambientato in un circuito chiuso, non c’è più una storia
individuale che circonda un’eroina da ammirare di cui identificarsi.
giovedì 1 maggio 2014
lunedì 21 aprile 2014
Ricetta birichina: le Sevadas
In questo post si parlerà
di una delle ricette più conosciute, più difficili e imprevedibili della
Sardegna, anzi per la precisione è un piatto tipico della Barbagia, Gallura,
Ogliastra e Logudoro, attualmente
prodotto in tutta l’isola ed esportato in tutto il mondo. Chi non ha mai visto
come si preparano penserà che il problema più grosso sia reperire il formaggio di
pecora freschissimo non salato e acidulo (chiamato casu friscu de erveche
acriau), ma io dalle mie nonne, dalle mie zie e da mia madre ho imparato anche
un’altra lezione: il segreto. Se decidiamo di organizzare una serata con gli
amici e spifferiamo il menù, una cosa è
sicura: spesso il formaggio non “fila” o il risultato finale è incerto fino
all’ultimo momento. Se vogliamo servire questo piatto ai nostri ospiti è meglio
utilizzare un’altra tecnica: la sorpresa, se escono bene! La lezione da seguire
è sottolineata da Jack nel film “Operazione S. Gennaro”:
domenica 20 aprile 2014
lunedì 14 aprile 2014
Il cavallo del Sarcidano tra storia e tradizione
In località Funtana è Mela, nel cuore del Sarcidano,
nel Comune di Laconi (OR), c'è una mandria di cavalli e questi sono oggetto di
studi approfonditi perché risulta che avrebbero un patrimonio genetico di circa
20 mila anni, inoltre, sotto la dominazione degli Aragonesi, sembrerebbe che
sia stato importato nell’isola la razza iberica. Il cavallo del Sarcidano è
riconosciuto come la razza più antica della Sardegna e attualmente è stato iscritto
nel Registro Anagrafico delle etnie locali (gestito dall'Associazione Provinciale Allevatori di Nuoro) e perciò considerato ufficialmente
come razza autoctona dell’isola.
Un altro gruppo di cavalli del Sarcidano si trova
anche presso la "Foresta Burgos" ed è gestito dall’Istituto Incremento Ippico della
Sardegna; un altro gruppo di cavalli, invece è gestito
interamente da privati.
venerdì 11 aprile 2014
Il progetto di Skeeter, Aibileen e Minny. The help in celluloide
Scheda del film:
Durata 146 min
Genere: drammatico
Regista: Tate Taylor
Sceneggiatura: Tate Taylor
Musiche: Thomas Newman
Direttore di fotografia: Stephen Goldblatt Montaggio: Hughes WinborneProduzione cinematografica: USA/India/Emirati Arabi
Distribuzione italiana: Walt Disney Pictures Paese: USA
Titolo: The help
Anno: 2011Durata 146 min
Genere: drammatico
Regista: Tate Taylor
Sceneggiatura: Tate Taylor
Musiche: Thomas Newman
Direttore di fotografia: Stephen Goldblatt Montaggio: Hughes WinborneProduzione cinematografica: USA/India/Emirati Arabi
Distribuzione italiana: Walt Disney Pictures Paese: USA
martedì 1 aprile 2014
Il progetto di Skeeter, Aibileen e Minny. The help
Nella trama prevale il tema: il razzismo
negli anni Sessanta nel Mississippi. Dalla lettura si capisce immediatamente
che non è l’unico argomento di tutta la storia narrata dalla scrittrice Kathryn Stockett. Nel romanzo si discute anche
della condizione femminile, dei rapporti tra le donne bianche e di colore, si evidenziano,
in alcuni casi con ironia, le relazioni tra maschi e femmine in una società
dominata dal sesso maschile sia nella comunità bianca che nera.
Nel romanzo, le
storie sono raccontate in prima persona da tre donne, diversissime per
carattere, gli avvenimenti sono seguiti passo dopo passo, si alternano le voci
di ciascuna di loro che danno risalto alla loro saggezza e coraggio.
lunedì 10 marzo 2014
Storica canzone
The Sound of Silence
Hello
darkness, my old friend
I've come to talk with you again
Because a vision softly creeping
Left its seeds while I was sleeping
And the vision that was planted in my brain
Still remains
Within the sound of silence.
I've come to talk with you again
Because a vision softly creeping
Left its seeds while I was sleeping
And the vision that was planted in my brain
Still remains
Within the sound of silence.
sabato 8 marzo 2014
Otto marzo
Per
questa giornata, denominata in tutto il mondo “Festa della Donna”, ho selezionato
due intere pagine tratte dall’appendice del libro “L’ho uccisa perché l’amavo. (Falso!)”
di Loredana Lipperini e Michela Murgia. Tali pagine le ho scelte per riflettere
sulle tragedie quotidiane che colpiscono le donne nel nostro Paese e nel mondo. In poche pagine, circa 100, senza trascurare le
relazioni tra la notizia e i mezzi d’informazione, le autrici analizzano le
violenze subite dalle donne dentro le mura domestiche o in luoghi considerati
sicuri.
lunedì 3 marzo 2014
E’ la grande bellezza
Normalmente
io e la mia radiosveglia non abbiamo ottimi rapporti, ma oggi mi ha svegliata
con una grande bellezza. Infatti, la notizia del risveglio è stata la vittoria
con un Oscar, per il miglior film straniero, di “La grande bellezza” di Paolo
Sorrentino con Toni Servillo, Sabrina Ferilli, Carlo Verdone, Serena Grandi,
Isabella Ferrari e tanti altri attori italiani.
Questa
è una grande vittoria per il cinema italiano.
Domani,
4 marzo ore 21,10 su Canale 5, andrà in onda il film; intanto possiamo dare un’occhiata
al trailer
www.youtube.com/watch?v=cJ8O-Y2CXk8
domenica 23 febbraio 2014
Feste per David
Da parecchi anni seguo la sua musica, non mi stanca mai, ogni volta che
lo ascolto noto nuovi particolari e nuove melodie. Ogni attimo è ideale per
ascoltare la sua voce: se sono stanca, triste, euforica, sempre. Da quando ero
adolescente seguo costantemente la musica di David Sylvian, prima con i Japan
(Gentlemen take polaroids, Tin drum ecc.) e dopo da solista (Secrets Of The
Beehive, Brilliant Trees, The first day, Rain tree crow e tanti altri).
Ottime le sue collaborazioni: Robert Fripp e Ryuichi Sakamoto, per citarne
alcuni.
lunedì 17 febbraio 2014
Si vendono panini con Purpuza
Ultimamente mi chiedono cos’è e come si
prepara sa Purpuza, forse per molte persone è una parola sconosciuta eppure noto
sempre più una curiosità intorno a questo nome; è una pietanza da gustare in
compagnia, appaga i palati più fini, si può servire per dissuadere i più
piccoli a mangiare alimenti industriali e poco genuini, ha un profumo
inconfondibile che trascina tutti, adulti e bambini, è un prelibato spuntino,
se lo provi non lo dimentichi.
E’ un piatto tipico della Sardegna, diffuso principalmente
in Barbagia, si prepara con la carne di maiale macinata grossolanamente con il
tritacarne oppure tagliuzzata finemente col coltello, condita e marinata con
sale, pepe, vino e aceto, preparata per fare le salsicce, ma invece di
insaccarlo con l’intestino tenue si cuoce direttamente in padella e si gusta
quando è ancora caldo. In passato preparare sa Purpuza era una tappa obbligata,
non era una scelta ma una necessità, questo succedeva perché non era diffuso il
budello sintetico e se mancavano le naturali (per trovarle si coinvolgeva tutto
il vicinato), si finiva per cucinare questa squisita pietanza al posto delle
salsicce. Io personalmente uso la ricetta delle salsicce di mia madre.
domenica 2 febbraio 2014
Lettura monsonica: la grande pioggia
Negli anni sessanta
regalarono a mia madre un libro usato pubblicato in Italia il 20 marzo 1942,
editore A. Mondadori, 7°edizione (la 1°edizione è del febbraio 1940), costo
dell’opera L. 34. Non possiamo considerare questo romanzo un libro antico ma,
controllando negli scafali delle librerie, ho notato che è introvabile, almeno
così sembra, inoltre molte biblioteche ne sono sprovviste.
Il libro di cui sto
parlando è “La grande pioggia, romanzo dell’India moderna” (titolo dell’opera
originale The rains came) di Louis Bromfield. Se lo esaminiamo attentamente si
notano i segni del tempo, le pagine sono ingiallite, con molte macchie nella
carta, la copertina è rotta verso l’interno e ai lati è consumato.
mercoledì 15 gennaio 2014
Sa bidda de is frascus
Un paio di giorni fa, domenica 12 gennaio, ho
seguito, con molta attenzione, un’interessante iniziativa, “incontro con la
tradizione, sa bidda de is frascus”. E’ stato organizzato per conoscere
la produzione delle tegole, delle brocche e dei vasi; si è discusso di tèulas, frascus
e màrigas.
Partendo dalla metà dell’ottocento, approfondendo il periodo che va
dal 1853 al 1950 circa, è stato esaminato tutto il processo di produzione
artigianale, dalla materia prima fino al prodotto finito: estrazione e
lavorazione dell’argilla e della pietra calcarea; analisi dei materiali
utilizzati come, ad esempio, la terra bianca e rossa; delucidazioni
delle tre più importanti figure di operai specializzati, conosciuti col nome di
su maistu, su craccadori e su ettadori; la struttura e la preparazione dei
forni; gli attrezzi utilizzati dagli operai; la realizzazione, la
commercializzazione e l’uso di frascus, màrigas e tèulas; declino della
produzione e il ritorno alla terra o all’emigrazione.
mercoledì 8 gennaio 2014
Concerto: Is Tres Urreis
Il nuovo anno è
iniziato all’insegna della pioggia e del brutto tempo salvo qualche breve tregua
nella seconda settimana. La pioggia e il freddo non mi hanno impedito di
gustare con tutta tranquillità il concerto che aspetto e seguo da molti anni.
In un piccolo paese della Sardegna, a Nurallao, in provincia di Cagliari, c’è
una tradizione molto sentita da tutta la popolazione e dai Paesi limitrofi e si
ripete ogni anno durante il periodo natalizio: il concerto di Is Tres Urreis. Aspettando
l’Epifania, il Comune di Nurallao, con la collaborazione dell’Associazione
Turistica Pro Loco nurallaese e il coro San Pietro di Nurallao, presentano il
concerto per i Re Magi, chiamato Is Tres Urreis. Abitualmente si organizza per
la prima settimana di gennaio e quest’anno si è svolto domenica 5 gennaio, alle
ore 18.30, presso la chiesa San Pietro Apostolo. Hanno partecipato diversi cori
della zona: il coro polifonico femminile di Asuni, il coro polifonico maschile
di Senis, il duo Gianluca Podda e Mauro Atzeni, il coro di San Pietro e il coro
dell’Immacolata di Nurallao.