lunedì 4 novembre 2024

Marie Antoinette. Il film

. L’amicizia tra l’Austria e la Francia deve essere cementata da un matrimonio. La mia figlia minore, Antoine, sarà regina di Francia. La corte di Francia non è come Vienna. Ascolta attentamente i consigli arrivati dell’ambasciatore Mercy, avrai tutti gli occhi puntati su di te

. Siamo arrivati a Schüttern per la consegna ufficiale. Poi verrete presentati al re e al vostro fidanzato Louis Auguste. Altezza Reale vi presento la gran maestra della casa, la contessa Noailles

. Altezza Reale. Madame. Il padiglione per la cerimonia di consegna è costruito appositamente a cavallo del confine tra le due grandi nazioni. Entrata su suolo austriaco, uscirete sul suolo francese come Delfina di Francia. Prendete commiato dal vostro seguito e da tutto quanto austriaco. Avrete tutti i cani francesi che vorrete. È costume che una sposa non conservi nulla che appartenga a una corte straniera. Una regola sempre osservata in tali occasioni.

. Il duca di Choiseul, Ministro degli Esteri, artefice di questa unione

. Non dimenticherò che siete il fautore della mia felicità

. E di quella della Francia. Prego!

. Ecco l’austriaca

. Spero che vi piaccia lo strudel

. Vi presento Madame la Dauphine Marie Antonietta

 . Mio Re e mio caro nonno

. Benvenuta Madame. Permettete che vi presenti mio nipote Luigi Augusto

. Benvenuta Madame

. Sembra una bambina  

“Carissima Antonietta, è chiaro che al fondo del problema che hai nella nuova patria, c’è la tua incapacità di ispirare la passione sessuale in tuo marito. Non c’è ragione perché una fanciulla ricca di fascino come te debba trovarsi in questa situazione. Ricordati, tu rappresenti l’avvenire, e nulla è sicuro riguardo al tuo posto li finché l’atto fisico destinato a coronare l’alleanza franco-austriaca non verrà compiuta” 

. E quando sono andati dalla regina a dirle che i suoi sudditi non avevano pane, sapete lei che cosa ha detto? “Che mangino le brioche”

. Che sciocchezza! E una cosa che non direi mai

 

. Maestà, la Bastiglia è stata assediata da una folla inferocita

. Per l’odio di cui è oggetto la duchessa di Polignac, ritenuta la favorita della regina, consiglierei di farla partire per la Svizzera. E insieme, sollecito tutti i principi e le principesse del sangue a partire all’istante

. Sì, devono partire. Io resterò

. La famiglia reale, però, deve trovare un luogo più sicuro

. Metz è tra le roccaforti più incredibili d’Europa

. Qui non sarete al sicuro

. Mi assicurerò che le mie dame di corte partano subito, ma il mio posto è qui con mio marito

 

. Salvate la regina. Vengono a ucciderla

. Oh mio Dio

. Celine, non abbiate paura. Andiamo a prendere i bambini, venite

 

. Ammirate il vostro viale di tigli?

. Dico addio per sempre  

Le Voci di oggi appartengono a un noto film del 2006, Marie Antoinette.

Dopo aver letto e recensito la trilogia di Juliet Grey sulla biografia romanzata di Maria Antonietta, ho rivisto il film di Sofia Coppola, e questa volta mi sono soffermata sulla scenografia, sui costumi e sulla fotografia. In questa seconda visione ho notato che non ci sono molti dialoghi, si da ampio risalto agli sguardi e all’espressività degli atteggiamenti, e ogni gesto sostituisce quelle Voci che tacciono, per questo motivo ciò che non si pronuncia con le parole si esprime con le azioni, con i cenni e con gli sguardi. 

A causa di una serie di scelte della regista, inizialmente il film non è stato accolto con gli applausi, e in alcuni casi ci sono stati anche dei fischi, invece, al contrario, i biglietti staccati sono stati ingenti con sorprendenti incassi a più cifre. Indubbiamente, come capita a chi vuole rompere il classico schema, ci sono alcune scene non ben definite che hanno impedito un’accoglienza con tutti gli onori; almeno in prima battuta. E anche lo spettatore inesperto è riuscito cogliere i classici sbagli storici, ad esempio, in una scena, il Delfino di Francia si presenta indossando una coccarda tricolore quando ancora non esisteva.

La regista ha dipinto un personaggio storico in una nuova veste, marcando i tratti sfarzosi e frivoli della regina francese a ritmo di musica rock, e questo particolare non è stato accolto con gli applausi da alcuni critici. Invece, al contrario, io lo ritengo una scelta azzeccata, capace di bucare lo schema risaltando alcune scene.

Anche questa volta, con la seconda visione, mi ha convinta lo schema in stile pop-rock con brani musicali ben distanti dai classici film storici. La musica moderna, quando è ben scritta, si adatta ben volentieri con questo genere di film storici. E quindi, sono ben accettati i brani musicali rock, di elettronica e pop. 

Sì, la musica moderna si amalgama bene con la musica classica e con opere liriche, e non ci si accorge quando si alternano tra una scena e l’altra. La musica rock e pop ben si mescola con le scene color rosa, con gli sfarzosi abiti di un tempo passato, con gioielli e capigliature super sontuose, capace di mescolarsi con ambientazioni super dolci tra macarons, panna e torte su torte. 

La buona riuscita del film non riguarda solo il lavoro e le scelte della regia, o della sceneggiatura come la fotografia. Da più parti si applaude l’interpretazione di Kirsten Dunst, la quale personifica la regina Maria Antonietta in modo magistrale, con una recitazione completa fatta di Voci, di sguardi, di sorrisi e drammaticità nelle espressioni, unendo eleganza, classe e spontaneità. In sostanza, l’attrice è perfetta per questo ambizioso ruolo.

Ottimi anche gli altri interpreti, come Jason Schwartzman nel ruolo del Re Luigi XVI, o Asia Argento nei panni di Madame du Barry, oppure Tom Hardy che personifica un ruolo marginale bucando lo schermo.

Un altro elemento che ha impreziosito il film riguarda i costumi di Milena Canonero, talmente unici e perfetti da meritare prestigiosi premi, come il premio Oscar e il Nastro d’Argento. 

Scheda del film:

Titolo: Marie Antoinette

Regia: Sofia Coppola

Soggetto: Antonia Fraser

Genere: biografico, storico

Sceneggiatura: Sofia Coppola

Fotografia: Lance Acord

Costumi: Milena Canonero

Anno: 2006

Durata: 118 min

Interpreti: Kirsten Dunst (Maria Antonietta), Jason Schwartzman (Luigi XVI), Rip Torn (LuigiXV), Asia Argento (Madame du Barry), Marianne Faithfull (Maria Teresa d’Austria), Danny Huston (Giuseppe II d’Asburgo-Lorena), Tom Hardy (Raumont), Judy Davis (Contessa de Noailles), Mathieu Amalric (uomo sconosciuto in maschera), Stephen Jhon Coogan (ambasciatore Marcy), Jamie Dornan (Hans Axel Von Fersen), Molly Shannon (zia Victoire), Shirley Henderson (zia Sophie), Rose Byrne (duchessa di Polignac), Sebastian Armesto (conte di Provenza), Al Weaver (conte d’Artois)

Doppiaggio: Domitilla D’Amico (Maria Antonietta), Roberto Gammino (Luigi XVI), Serena Verdirosi (Noailles), Rita Savagnone (Maria Teresa d’Austria), Luca Ward (ambasciatore Mercy).

  

Ricordo altre Voci con:

Kirsten Dunst, I due volti di gennaio

Jason Schwartzman, Big eyes

Judy Davis, Passaggio in India

Rip Torn, Coma profondo

Daniel Huston, Big eyes

Sebastian Armesto, Bright star

Amie Dornan, A private war

Al Weaver, Colette

Tom Hardy, La talpa


N.B. le Voci iniziali sono trattenute dal film e le ho sbobinate per il Taccuino.

Se ti interessa la recensione del libro su Maria Antonietta di Juliet Grey, clicca QUI

 

4 commenti:

  1. Ciao Innassia, la figura di Maria Antonietta di Francia mi ha sempre incuriosita, con le sue luci e le sue ombre. Ho visto questo film moltissimi anni fa, credo poco dopo la sua uscita, ma ne conservo ancora un bel ricordo!

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    1. Visto anch'io molti anni fa, e rivisto in questi giorni. È un film ben strutturato, e come la prima volta ho apprezzato la scelta della regista di inserire non la classica musica.
      Ciao @Ariel

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  2. Ho visto il film e ho trovato un ritratto inedito della regina. Ricordo i costumi d'epoca ma soprattutto mi è piaciuto il modo in cui vengono messe in luce le disattenzioni e le difficoltà di una ragazza per essere al centro di trame e complotti. Un destino amaro per una regina affascinante. Un saluto :)

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    1. Ciao @AquilaReale. L'attrice Dunst con la sua interpretazione e riuscita a fare emergere le difficoltà di una ragazzina inesperta al centro dell'attenzione, e ha risaltato come cresce l'animo di chi vede volare via la vita fatta di super agi .... I costumi sono fantastici.

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