domenica 11 ottobre 2020

Persuasione di Jane Austen

Persuasione” è l’ultimo romanzo di Jane Austen, e com’era prassi in quel periodo l’edizione originale comparve in due volumi con 12 capitoli ciascuno. L’autrice iniziò la stesura nel 1815 e lo terminò nel 1816, e a causa della prematura scomparsa dell’autrice fu pubblicato dopo la sua morte, e se i romanzi precedenti li firmò in forma anonima come “by Lady” oppure “by the author of Pride and Prejudice”, per la prima volta con questo romanzo e con "L'abbazia di Northanger" comparve il suo nome per esteso, un punto da non sottovalutare se pensiamo che in quel periodo molte donne non poterono pubblicare i loro lavori col proprio nome perché “donna”. 

La stesura del romanzo non fu affatto semplice, perché avvenne in un momento critico della sua vita, quando si manifestarono i sintomi della malata, e il caso volle che non poté scegliere il titolo definitivo: scomparve nel 1817, troppo presto per definire gli ultimi ritocchi. Il titolo provvisorio scelto dall’autrice presumeva “The Elliot”, mentre i familiari ne scelsero un altro, “Persuasione”. Mentre lo scriveva e lo ultimava, il suo stato fisico fu talmente precario da indurre alcuni critici ad avere dei dubbi sulla stesura definitiva, da chiedersi se Jane Austen volle aggiungere altri capitoli, inserire dell’altro materiale, o semplicemente se la prematura scomparsa abbia troncato la revisione del libro. Alcuni autori sostengono queste tesi perché, rispetto agli altri romanzi, è completamente diverso e più corto, ad esempio risulta un terzo in meno rispetto a “Orgoglio e pregiudizio” e quasi la metà di “Mansfield Park” ed “Emma”, e se lo paragoniamo alle altre opere, la protagonista principale ha degli aspetti decisamente più maturi. In base ad alcuni scritti dei familiari, la scrittrice non fu del tutto soddisfatta del finale, e decise di sopprimere e riscrivere un intero capitolo dividendolo in due capitoli; in questo modo riuscì e ci consegnò un’opera decisamente più completa.

Se lo paragono agli altri lavori, come per la prima lettura anche questa volta considero il romanzo completamente diverso dagli altri suoi scritti, ad esempio se la sua ironia è ben marcata nei precedenti lavori, in “Persuasione” l’ho trovato meno accentuato e pressoché impercettibile e incentrata prevalentemente sui sentimenti. La protagonista Anne non assomiglia a un’eroina, si presenta ai margini, in ombra, e più matura, non è determinata come Elizabeth, oppure perfezionista come Emma. La protagonista Anne ha una caratteristica che la distingue da tutti gli altri, inizialmente figura spenta con la voglia di vivere spezzata perché persuasa a non accettare la mano di un uomo non all’altezza delle aspirazioni paterne, e dopo sette otto anni appare mentalmente e fisicamente ancora più sbiadita e marcatamente lasciata ai margini dai familiari, per poi rialzarsi appianando il suo errore iniziale.

In compenso ho trovato ben nascoste delle similitudini con il romanzo “Ragione e sentimento”: in entrambi i romanzi i protagonisti lasciano la loro residenza per trasferirsi in un’altra località. In “Ragione e Sentimento” la scelta di andare via dalla propria casa è dettata da una norma dello Stato inglese ingiusta e discriminatoria, perché le donne non potevano ereditare la casa alla morte del padre, invece in “Persuasione” è da attribuire a una scelta strettamente di tipo economico. In “Persuasione” il padre di Anne sperpera il patrimonio, e per non perdere lo stile di vita agiata e per non accentuare ancora di più il loro nuovo stato economico in odore di fallimento, decide di affittare la loro casa troppo grande per viverci in economia, e per risollevare la delicata e precaria situazione finanziaria prende una casa più piccola e più economica in un’altra località.  

Un altro aspetto da non prendere sottogamba riguarda il rapporto di un padre con le figlie, o meglio l’opinione di un genitore nei confronti delle proprie figlie. Il signor Elliot considera le figlie non sullo stesso piano, considera la maggiore Elizabeth, la sua favorita, anche se sciocca e limitata, capace e adatta ad emergere in società, mentre le altre figlie non le prende in considerazione allo stesso modo tanto da apparire ai suoi occhi come incapaci e superficiali. Anne primeggia nelle considerazioni negative, il padre non l’apprezza come dovrebbe, tanto da apparire ai suoi occhi sbocciata, ininfluente nelle decisioni, una donna che si lascia convincere con semplicità, e sempre in un gradino inferiore rispetto alle altre figlie, anche se io la considero una donna più matura rispetto alle sorelle; almeno questa è la mia opinione.  

Come ogni romanzo di Jane Austen, in “Persuasione” spiccano le problematicità di una qualsiasi famiglia dell’Ottocento e di una società inglese classista, nel quale le donne non avevano le stesse opportunità degli uomini, un mondo nel quale si vive pesando ogni parola e ogni comportamento, con i pettegolezzi ben in vista in odore di scandalo.

Da consigliare non soltanto a chi ama l’autrice, ma anche a chi ama i classici della letteratura inglese, a chi apprezza i romanzi in costume fatti di equivoci risolvibili con bon ton di altri tempi, e naturalmente perché Jane Austen riuscì a descrivere in modo eccellente la società del suo tempo. Per l’ultima considerazione, si consiglia la lettura per capire il motivo, il perché ancora oggi sia una delle scrittrici più influenti e più scopiazzate con interminabili mashup, sequel e spinoff.



Scheda del libro:

Titolo: Persuasione

Autrice: Jane Austen

Titolo originale: Persuasion

Traduzione dall’inglese: Luciana Pozzi

Editore: Garzanti

Genere: romanzo

Pagine: XXIV, 264

Prezzo di copertina: € 8,00

 

Annotazione: nel Taccuino puoi trovare altri romanzi della stessa autrice, “Emma” (clicca QUI) e “Mansfield Park” (per il romanzo clicca QUI, e per il film tratto dalla stessa opera clicca QUI).


10 commenti:

  1. È un’autrice che amo tantissimo, leggerò anche questo, grazie Innassia, buon pomeriggio domenicale.
    sinforosa

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    1. Ogni tanto scopro blog seri dedicati alla scrittrice con pubblicazioni interessanti, e ciò sta a indicare un'attenzione sempre viva nonostante siano passati 200 anni. Buon proseguimento di serata @Sinforosa.

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    2. È un classico della letteratura da leggere per capire come si viveva in una società classista e discriminatoria. Buona settimana @Gus

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  2. Ciao! Non ho mai letto questo libro della Austen, ma ce l'ho in casa e prima o poi conto di recuperarlo! :)

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    1. Leggilo. Io l'ho riletto quest’estate e l’ho confrontato con le altre opere. Anche qui ci sono tutti gli elementi che contraddistinguono il suo stile, in più nella seconda lettura si evidenziano una maggior differenziazione rispetto alle altre opere sia nel carattere che nelle espressioni verbali e fisiche della protagonista. Buon inizio di settimana.

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    2. Interessante scheda su questo romanzo. Anche io appassionata seguace della Austen.

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    3. Ciao Simonetta. Persuasione non si ricorda come gli altri romanzi, e anche in questo caso la penna di JA si riconosce dalle prime pagine.

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    1. E sì. Fornire la libreria personale e rileggere con calma i grandi scrittori. Ciao @Nick

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