sabato 26 settembre 2020

Il colibrì

Il romanzo è catalogabile come una semplice storia di una qualsiasi famiglia borghese con tutti i loro difetti, ricco di personalità uniche o contraddittorie con una serie di complicazioni non trascurabili. Lo stile investe diversi generi ricchi di misteri, di problematicità di tipo psicologico, si passa da una storia d’amore a tragedie familiari intense e piene di dolore, prendono forma discussioni, esternazioni di tipo epistolare e telefoniche con pensieri intimi e profondi. Ogni capitolo prevede dei salti temporali con vicende che prendono forma in ampi intervalli, di conseguenza non seguendo gli anni in modo regolare ogni tanto si sospende il responso allungando la suspense.

La storia è incentrata prevalentemente sulla figura del medico Marco Carrera, soprannominato dalla madre in tenera età Colibrì per il suo aspetto fragile e perché “mette tutta la sua energia nel restare fermo”. Concretamente Marco non è immobile e mediocre ma dinamico, perché nel momento in cui deve affrontare situazioni estreme, a tratti assurdi, fatti di tragedie familiari, silenzi, di finzioni, tradimenti, abbandoni, separazioni fino ai lutti più crudi e mal da digerire, lui si adatta e reagisce senza farsi piegare.

La figura del Colibrì è al centro della storia e attorno a lui ruotano molti altri personaggi, soprattutto femminili, e ognuno ha una personalità ben tracciata con problemi estremi, e Marco in base al personaggio che incontra si adatta affrontando al meglio ogni tipo di difficoltà anche quelli più crudi.

La vita del protagonista principale è coperta prevalentemente da tragedie familiari, malattie, lutti terribili, incomunicabilità, e se Marco è definito un colibrì, lui li affronta restando “fermo” a modo suo. I suoi non sono i soliti problemucci immaginari, ma deve affrontare le avversità della vita normalmente spalmate in diverse famiglie: il suicidio della sorella e un rapporto freddo e inesistente col fratello; affronta la malattia dei genitori curandoli e proteggendoli fino alla loro morte; affronta un matrimonio poggiato sulla simulazione perché da una parte la moglie mente e dall’altra Marco crede alla menzogna; prima e dopo il matrimonio il Colibrì comunica con una fitta e intima corrispondenza con un’altra donna, la sua amata di sempre; la figlia è affetta da un particolare disturbo mentale, ma non è l’unico problema perché morirà tragicamente lasciandole la piccola nipotina; l’amico d’infanzia è un altro personaggio di tipo particolare il quale colora le giornate; l’apparizione di uno psicologo aggiunge altri dilemmi; in più, oltre a questo, Marco è un uomo circondato da donne che sono in cura da uno psicologo, quando lui non ama il settore.  

In ogni istante Marco, il Colibrì, regge e sopporta, assolve i suoi obblighi al meglio con calma e senza innervosirsi, pazientando e lavorando, perché lui in fin dei conti è un uomo serio, perbene e onesto. Dinanzi a tanta crudeltà, c’è anche tanta voglia di vivere con emozioni, libertà e sorrisi. La meraviglia della sua vita, quella che l’aiuterà a sopportare la vita piena di insidie, sarà prima la figlia e dopo “l’uomo del futuro”, vale a dire la nipote.  

 


Dopo aver letto interminabili recensioni positive conclusasi con un premio prestigioso, per valutare “Il colibrì” è necessario pesare ogni vocabolo prima di imprimerlo nel Taccuino, soprattutto quando l’autore è un abile scrittore. Noto il successo del romanzo, le mie aspettative erano altissime, e senza allargarmi troppo nel discorso, l'ho trovato normale e non eccezionale. Il "mediocre" e limitato Marco, il Colibrì, col passare delle pagine matura, e non lo etichetto con le qualità negative espresse dalla madre. Marco lo descrivo come una persona buona dannatamente imprigionato dalla malasorte altrui, il quale con serenità e con calma affronta tutti i problemi, compreso l’ultimo tassello della sua vita in compagnia delle persone care. 


Scheda del libro:

Titolo: Il colibrì;

Autore: Sandro Veronesi;

Editore: La nave di Teseo;

Genere: romanzo;

Prezzo di copertina: € 20,00;

Anno: 2019;

Pagine: 368.


6 commenti:

  1. Ciao! Avevo sentito parlare di questo libro, ma non ho mai letto nessuna recensione a riguardo! Sembra una lettura interessante e intenso! :)

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    1. Sinceramente non mi ha entusiasmata, è carino con argomentazioni forti, il finale commuove (da non svelare in questa sede), però però c’è più di un punto che non mi convince. Non c’è nulla di nuovo.
      Buon sabato.

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  2. Veronesi è una buona penna. Ha vinto ben due volte il Premio Strega e anche altri concorsi.
    Lo conosco, ma non ho letto Il colibrì.

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    1. Paragonandolo col precedente “caos calmo”, questo lo reputo non all’altezza di un premio prestigioso come il Premio Strega. Lo consiglio, la lettura è piacevole, ma non si ripetono le emozioni di “caos calmo”.
      Buon sabato.

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  3. Come Gus O. conosco bene Veronesi ma non questo Il Colibrì. Dovrò recuperare.

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    1. Ciao @Nick. Recuperalo, si legge in poco tempo. Non mi ha entusiasmata come 'Caos calmo' ma lo consiglio lo stesso, ognuno di noi deve avere una propria opinione indipendente da qualsiasi recensione.

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