domenica 26 luglio 2020

La rilegatrice di storie perdute

Un libro da restaurare contiene un segreto nascosto e ben custodito in una minuscola tasca ricavata tra la copertina e la controguardia. 
Il segreto fu riportato in una lettera scritta a mano nell’800 in lingua tedesca da una misteriosa donna, Clarice Marianne Von Harmer, una signora con alle spalle un passato triste e doloroso, perché perse i genitori quando era piccola e adottata dagli zii, e per controllare il suo patrimonio fu promessa sposa a un uomo che venne assassinato e poi data in sposa a un uomo violento. Chi scrisse la lettera non fu una donna qualunque, ma una signora benestante e colta con la passione della lettura, e in un momento difficile conobbe per caso un rilegatore che le insegnò di nascosto dalla società l’arte della legatura. Clarice divenne un’apprendista e un’abile rilegatrice in un periodo nel quale le donne non potevano esercitare la professione, e quando dopo l’ennesima violenza fisica e psicologica fuggì di casa usò le sue competenze per mantenersi economicamente aprendo un laboratorio di legatura; ebbe un enorme successo.

Clarice decise di affidare un suo segreto in un libro dal titolo ”Discorso sulla natura” di un noto autore dell’800, Christian Fohr, e per due secoli rimase imprigionato nella tasca abilmente ricavata come i rilegatori sanno fare. Passano gli anni e nessuno si accorse del libro con la tasca e la lettera non venne mai scoperta, fino a quando ai giorni nostri Sofia Bauer, un’appassionata di rilegatura e dello scrittore Fohr, riceve in regalo da un libraio il misterioso libro con la promessa di restaurarlo.

Sofia inizia le fasi della restaurazione, e quando arriva il momento di separare la copertina dalla controguardia scopre la tasca, con delicatezza estrae la lettera, la legge attentamente e si rende conto di avere tra le mani un tesoro inestimabile.

Sofia vuole approfondire l’identità della donna sconosciuta, e per ottenere maggiori informazioni, su suggerimento del librario, si mette in contatto con Tomaso Leoni, un noto esperto in grafologia, proprietario di un’agenzia che si occupa di perizie grafologiche e nel privato un cacciatore di libri antichi. I due stipulano un contratto e iniziano le ricerche che li porteranno in diverse città, Monaco, Roma e Vienna. Presto si rendono conto che il libro fa parte di una trilogia e quello che hanno in mano è il primo volume, e per individuare gli altri due hanno un solo indizio: il marchio della rilegatrice che porta il nome di chi scrisse la lettera, e delle note al margine del libro scritte da due persone diverse, presumibilmente l’autrice della lettera e il romanziere.

Sofia e Tomaso iniziano le ricerche per rintracciare gli altri due volumi, li scovano e ciascuno con una lettera scritta dalla stessa persona come nel primo volume e nascoste nello stesso punto, vale a dire in una tasca non visibile se non agli esperti in legatura.
L’intuito e il contenuto delle lettere suggeriscono l’obiettivo di Clarice, in altre parole, scrivendo e nascondendo le lettere in tre libri dello stesso autore, tentò di svelare a piccole dosi un segreto da affidare soltanto a chi ama i libri, forse perchè lei fu una rilegatrice in un periodo buio per le donne, le quali non potevano esercitare questa professione.


La rilegatrice di storie perdute” di Cristina Caboni è un romanzo sull'amore per i libri e sulla libertà donato dal sapere impresso nei saggi e nei romanzi; è un romanzo sui libri antichi e sui segreti di un’arte antica, la legatura. La lettura è accompagnata dalla curiosità e dalla voglia di identificare l’identità di Clarice e Christian, inoltre inseguiamo ogni indizio pur di trovare l’intera trilogia sparse nel mondo dei libri, e correndo dietro le ricerche e i ragionamenti di Sofia e Tomaso troviamo la soluzione dell’enigma all'ultima pagina. Con la lettura denudiamo il privato e il pubblico di due donne apparentemente diverse perché appartenenti a due periodi storici lontani. Infatti, Sofia scopre delle similitudini tra il suo mondo e quello della donna che visse in un’altra epoca; entrambe sono indipendenti e hanno lo stesso amore per i libri e delle affinità nel privato. Le protagoniste sono simili con piccole diversità, una vive ai giorni nostri e vuole scappare dal passato e da un matrimonio fallito per  iniziare una nuova vita, e l’altra fugge dal suo Paese per vivere in un nuovo mondo lontano dal violento marito; entrambi, anche se per situazioni differenti, scappano e riescono ad ottenere un prezioso aiuto per invertile la propria sorte, Sofia lo riceve da Tomaso e Clarice dallo scrittore Christian; e ciò che li unisce sono le lettere e i libri. 




Alcune frasi tratte dal libro:

Le fiamme della candela illuminano il tavolo sul quale ha posato il foglio. La superficie del legno è liscia, lucida. La carta scivola lieve tra le sue dita sottili. In basso un piccolo sbalzo della stessa forma del ciondolo che porta al collo. L’ha impresso lei stessa. È quello il suo simbolo, ciò che ha scelto” …pag. 9

E quella bambina, lo vedeva dai modi e dal portamento, era senza dubbio un’aristocratica. Gli stracci che indossava non riuscivano a mascherare la delicatezza dell’ossatura, i lineamenti finemente cesellati, i capelli sottili come oro brunito” … pag. 52

Lei imparò a tendere la pelle, a stendere l’albume e a decorare in oro, a dipingere le stoffe e decidere i formati che le sarebbe servita per i quaderni in ottavo e in sedicesimo. E, come marchio indelebile, imparò l’importanza del silenzio e della prudenza” …pag. 72

Mentre iniziava a tracciare i caratteri calligrafici che tanto amava, l’unica cosa che udiva era il suono del metallo che frusciava sulla carta. Una melodia fatta di gesti che lo rappresentava. La sua concentrazione aumentava a ogni carattere, finché non ci fu più nient’altro” …pag. 158



Scheda del libro
Titolo: La rilegatrice di storie perdute
Autrice: Cristina Caboni
Genere: romanzo
Editore: Garzanti
Prezzo di copertina: 17,60
Anno: 2017
Pagine: 296



Ricordo i precedenti romanzi della stessa autrice recensiti nel Taccuino:

Il sentiero dei profumi, clicca QUI;
La custode del miele e delle api, clicca QUI;
Il giardino dei fiori segreti, clicca QUI.


4 commenti:

  1. E' bello leggere chi ha il dono del saper scrivere.
    Ciao Innassia.

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    1. Cristina Caboni ha dimostrato di avere il dono della scrittura. Io al contrario non l''ho mai ricevuto mi riservo di annottare le mie impressioni in un Taccuino virtuale. Ciao Gus.

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  2. Risposte
    1. Ogni romanzo che scrive è interessante e la scrittura è scorrevole. Buon pomeriggio

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