Oggi ho preparato una crostata più delicata perché ho sostituito
il burro con l’olio di semi di girasole. Non l’avevo mai sperimentato e valutare
la quantità d’olio mi ha creato qualche problemino, così l’ho pesato a più
riprese aggiungendolo poco per volta fino a quando mi sono resa conto della
quantità giusta. Sostituire il burro con l’olio ha un duplice affetto: è un
dolce leggero e adatto alle persone intolleranti al lattosio. Mentre stavo
preparando gli ingredienti, è sorta una piccola e innocente complicazione:
stava piovendo talmente tanto da non poter uscire per prendere un limone dalla
pianta, così, per tamponare il disaggio, ho aggiunto all’impasto una bustina di
vanillina. Fortunatamente, anche se per pochi minuti, il temporale ha attenuato
la sua forza e ho potuto raccogliere il limone che ho aggiunto all’impasto
all’ultimo momento, e questo piccolo e innocente inconveniente ha variato
ulteriormente la ricetta originale perché oltre alla sostituzione del burro con
l’olio, ho aggiunto un ingrediente in più: la bustina di vanillina.
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domenica 26 maggio 2019
martedì 21 maggio 2019
Passaggio in India. Il Film
Una signora anziana della buona società inglese, Mrs. Moore, parte per un lungo viaggio in compagnia della futura nuora, Adela Quested. Lo scopo del viaggio è il
ricongiungimento di Mrs. Moore col figlio Ronny, il quale lavora come magistrato civile a Chandrapore in India.
Arrivate a destinazione, le due donne scoprono un Paese totalmente diverso dall’Inghilterra sotto tutti
i punti di vista, iniziando dal divario culturale, dalle tradizioni fino ai paesaggi,
ed entrambe sono entusiaste della nuova terra e desiderano conoscere
il lato genuino dell’India. E nel momento in cui esternano il loro desiderio con le buone azioni e instaurando leali rapporti di amicizia con gli
abitanti locali, si scontrano con la dura realtà del luogo: notano comportamenti e una mentalità imprigionati da
forti principi incollati a usi e costumi manovrati dai colonizzatori inglesi; sono circondati da uomini
e donne chiusi in se stessi che non hanno l'intenzione di mescolarsi e che non
si avvicinano alla cultura degli indiani perché considerati inferiori e indigeni; e allo
stesso tempo gli indiani non possono e non intendono scambiare rapporti di
nessun genere con gli invasori che considerano nemici.
A unu Sabatteri
Antoni
Rumba ti mando un'intima
no abbarro cun tegus dibbi dabba
a sa sabatta l'est intrande s'abba
in totta sa giredda e s'intima
l'as gai fricassada pius de prima
sa clientella gosi non s'ingabba
ti cito ca bi cherzo resescidu
cantu po cuss'acconzu app'ispendidu
no abbarro cun tegus dibbi dabba
a sa sabatta l'est intrande s'abba
in totta sa giredda e s'intima
l'as gai fricassada pius de prima
sa clientella gosi non s'ingabba
ti cito ca bi cherzo resescidu
cantu po cuss'acconzu app'ispendidu
venerdì 10 maggio 2019
La cittadella di A. J. Cronin
Andrew Manson, un uomo scozzese senza risorse economiche, per
pagare gli studi universitari, ottiene un finanziamento istituito
e gestito dall’Università da rimborsare a rate mensili a conclusione del ciclo di studi. Dopo la laurea, lascia il suo paese natio e, tra un annuncio e l’altro,
trova il primo impiego come assistente nell'ambulatorio del dott. Page in un piccolo centro
minerario in Galles. Già dal primo giorno di lavoro avverte numerose
falle nella medicina sempre più obsoleta e incapace di fornire ai
minatori, già sofferenti dal duro lavoro, un'adeguata assistenza medica, e riscontra un abisso tra la realtà e
le nozioni assorbite con lo studio. Inoltre, nota e segnala colleghi incompetenti
attaccati più ai facili guadagni che al benessere dei pazienti, e nell'esercizio delle loro funzioni abusano della propria posizione prescrivendo
medicine inutili con un eccesso di certificati medici falsi. Nella mischia dei colleghi inclusi nella lista nera
esclude il dott. Danny, un medico preparato e competente, ma con problemi di
alcolismo che lo porta a disertare il lavoro e spesso sostituito da Manson a
titolo di amicizia.
mercoledì 8 maggio 2019
7 Uomini d’Oro
“Quanto vi manca? Mi
sentite? Quanto vi manca?”
“Svuotata, ora finiamo il
puntellamento di oro, basta un solo minuto professore”
“Fermi, non fate il minimo
rumore”
“Dobbiamo
piazzarlo professore, altrimenti rischiamo il crollo”
“Fermi, sta arrivando la
polizia”
“Apra la prego”
“Qui non ha toccato niente nessuno. Le dico che è
impossibile ispettore. Oltre a questa camera blindata, la banca ha cellule
fotoelettriche dappertutto e un sistema di allagamento sotterraneo che noi
potremo usare in qualunque momento. Vede quei bottoni? In caso di emergenza
basta spingerlo e in 35 secondi l’acqua irrompe attraverso una condotta nelle
gallerie di allagamento che corrono sotto di noi”
sabato 4 maggio 2019
Pane Indorau
In base alla regola “non
si butta nulla”, trascrivo un piatto per dare nuova vita al pane raffermo
riciclandolo e da gustare a tutte le ore: Pane Indorau. Nel
ricettario si include tra i secondi piatti o tra gli antipasti, oppure possiamo
inserirlo nella parte dedicata alla merenda. In un tempo non molto lontano,
quando non esistevano le merendine industriali, oltre a gustarlo a pranzo e a cena con tutta la famiglia, le madri e le nonne lo preparavano a metà mattina o al pomeriggio per la merenda dei bimbi.
Pane Indorau, per gli ingredienti utilizzati, è un piatto molto nutriente super economico, con uno svantaggio da non sottovalutare per le persone che seguono una dieta: è parecchio calorico perché il pane da riciclare si frigge possibilmente nello strutto o nell'olio d'oliva. Pane Indorau ha il vantaggio di tamponare un imprevisto quando non abbiamo tempo per cucinare perché non è un piatto elaborato, è superveloce e non abbiamo bisogno dello chef o dell’assistente.
Pane Indorau, per gli ingredienti utilizzati, è un piatto molto nutriente super economico, con uno svantaggio da non sottovalutare per le persone che seguono una dieta: è parecchio calorico perché il pane da riciclare si frigge possibilmente nello strutto o nell'olio d'oliva. Pane Indorau ha il vantaggio di tamponare un imprevisto quando non abbiamo tempo per cucinare perché non è un piatto elaborato, è superveloce e non abbiamo bisogno dello chef o dell’assistente.