martedì 21 maggio 2019

Passaggio in India. Il Film

Una signora anziana della buona società inglese, Mrs. Moore, parte per un lungo viaggio in compagnia della futura nuora, Adela Quested. Lo scopo del viaggio è il ricongiungimento di Mrs. Moore col figlio Ronny, il quale lavora come magistrato civile a Chandrapore in India. Arrivate a destinazione, le due donne scoprono un Paese totalmente diverso dall’Inghilterra sotto tutti i punti di vista, iniziando dal divario culturale, dalle tradizioni fino ai paesaggi, ed entrambe sono entusiaste della nuova terra e desiderano conoscere il lato genuino dell’India. E nel momento in cui esternano il loro desiderio con le buone azioni e instaurando leali rapporti di amicizia con gli abitanti locali, si scontrano con la dura realtà del luogo: notano comportamenti e una mentalità imprigionati da forti principi incollati a usi e costumi manovrati dai colonizzatori inglesi; sono circondati da uomini e donne chiusi in se stessi che non hanno l'intenzione di mescolarsi e che non si avvicinano alla cultura degli indiani perché considerati inferiori e indigeni; e allo stesso tempo gli indiani non possono e non intendono scambiare rapporti di nessun genere con gli invasori che considerano nemici.








Uno delle prime persone che Mrs. Moore conosce è un medico indiano del luogo, il dottor Aziz, un vedovo con due bambini, e in modo naturale stringe un forte legame di amicizia coinvolgendo Adela. Il dottor Aziz è una persona colta, sensibile e mentalmente aperto alle nuove culture, e per questo motivo afferra il sogno di entrambe le donne inglesi, per cui le guida nei meandri indiani come un vero Cicerone. A tale scopo, Aziz organizza una gita in montagna per esplorare le caverne di Marabar, note per essere un luogo misterioso e per essere capace di sprigionare un eco particolare. Il giorno stabilito partono in treno, e mentre visitano le prime caverne Mrs. Moore si sente male a causa della claustrofobia che la perseguita e decide di non proseguire il giro esplorativo. In vetta alla montagna si incamminano Aziz e Adela, e mentre il primo parla con la guida, la donna entra da sola in una caverna e misteriosamente si spaventa e scappa lasciando da solo il medico senza avvisarlo. Mentre Adela corre come una pazza, un amico in comune, il sig. Richard Fielding, che doveva raggiungerli in montagna, la vede allontanarsi in macchina con la moglie di un funzionario in condizioni disastrose: Fielding vede una donna sconvolta, insanguinante e piena di graffi in tutto il corpo. Aziz è sconcertato del comportamento di Adela, perciò interrompe la gita prima del tempo e rientra a casa in treno in compagnia dell’amico Fielding.










Arrivati in città, Aziz trova ad attenderlo la polizia per arrestarlo: sulla sua testa pende una denuncia per tentato stupro ai danni di Adela. Le proteste di Fielding non producono effetti positivi, e per aiutare il suo amico prende contatto con un noto avvocato del foro di Calcutta: è il miglior legale esistente sulla piazza. L’accusa oltrepassa i confini del diritto penale e investe tutta la popolazione creando un caso nazionale dal punto di vista politico e sociale, spontaneamente e alla luce del sole irrompono accesi dibattiti, scioperi e manifestazioni fuori le mura della prigione e del tribunale, tale da peggiore in un colpo solo i fragili rapporti tra gli indiani e gli inglesi. Durante il dibattimento, Adela, chiamata a testimoniare, ritratta tutto e ritira l’accusa di abuso sessuale, perché si rende conto del suo errore provocato dalla confusione, dalla stanchezza e dalla paura generato dai rumori emessi all’interno della caverna. La ritrattazione di Adela scagiona definitivamente l’onesto medico Aziz, ma nulla sarà come prima: Adela sarà emarginata dalla società inglese e parte per il suo Paese, Aziz lascia la sua città e si trasferisce in un’altra località, e Mrs. Moore parte per l’Inghilterra senza mai tornare a casa e senza conoscere il risvolto del processo perché morirà durante il viaggio. Passano gli anni,  e Fielding sarà il ponte  per riallacciare i contatti tra Aziz e Adela.












 
"Passaggio in India" è un film del 1984, vincitore di svariati premi prestigiosi, ed è stato tratto dall’omonimo libro di E. M. Forster.  È un colossal indimenticabile non per i paesaggi o per i colori dei costumi, ma per gli argomenti trattati e ben delineati. "Passaggio in India" è un film che mostra senza equivoci i difficili rapporti sorti in un periodo lontano in cui un intero Paese era sotto dominazione straniera. La ricostruzione storica e i fatti narrati non divergono tantissimo dal noto romanzo, se non per alcuni frammenti introdotti al solo scopo di rendere la pellicola più omogenea e adatta agli occhi di un pubblico cinematografico. Il regista non inganna il lettore del romanzo e amplifica la situazione descritta con le immagini, le inquadrature, la sceneggiatura e con la recitazione di ottimi attori, iniziando da Peggy Ashcroft. Il personaggio immateriale dell’intera storia è sicuramente da assegnare alle difficoltà e all’irraggiungibilità di due culture totalmente distanti l’uno dall’altra; è rappresentato dagli effetti disastrosi e dai problemi causati dall'imposizione con la forza, tipica di un Paese sottooccupazione straniera, di norme e costumi estranei al territorio e difficilmente accolti dalla popolazione locale; il personaggio immateriale è il colonialismo.




Scheda del film
Titolo: Passaggio in India
Regia: David Lean
Genere: drammatico
Durata: circa 155 minuti
Anno: 1984
Musica: Maurice Jarre
Interpreti: Peggy Ashcroft (Mrs. Moore), Judy Davis (Adela Quested), Victor Banerjee (Dott. Aziz), James Fox (Richard Fielding), Ronny (Nigel Havers), Art Malik (avvocato Ali), Roshan Seth (avvocato Amrit Rao).


N.B. immagini prelevate dalla rete tramite il motore di ricerca Google


2 commenti:

  1. E' un film di grande spessore culturale.
    Ciao Innassia.

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    1. Il film è abbastanza fedele al romanzo e in ogni personaggio si legge il difficile rapporto tra gli inglesi e gli indiani. Buona serata @Gus

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