“Il colonnello Mackenzie è
al comando del Secondo. Ha comunicato ieri mattina di voler dare la caccia ai
tedeschi in ritirata. È convinto di averli messi in fuga. Pensa che se spezza
le linee le sorti cambieranno. Si sbaglia. Il colonnello Mackenzie non ha visto
le foto aeree della nuova linea nemica”
“Speravo che oggi fosse una buona giornata. La speranza è una cosa pericolosa. Ora è così e poi tra una settimana manderanno un altro messaggio ‘Attaccare all’alba’. Questa guerra finirà solo in un modo: vince chi sopravvive!”
Francia 1917. Prima guerra mondiale. Due amici devono gestire una missione rischiosa e non si possono rifiutare dal punto di vista morale e di servizio. I protagonisti del film sono i caporali William Schofield e Tom Black, e in gran segreto e senza perdere tempo, hanno ricevuto l’incarico di consegnare una lettera al colonnello Mackenzie da parte del generale Erinmore. Il contenuto del messaggio è strettamente confidenziale e noto solo alle parti escluso il destinatario, il quale sta organizzando una sanguinosa battaglia senza conoscere le vere intenzioni del nemico. Nella lettera c’è scritto che il nemico ha organizzato una trappola simulando il ritiro, invece concretamente li stanno aspettando per ammazzarli tutti, pertanto, consegnando il messaggio, il colonnello Mackenzie ritirandosi e annullando la battaglia risparmierà la vita di 1600 commilitoni. La missione di Tom e William è delicatissima e non c’è tempo per organizzarsi. I due amici, per raggiungere il battaglione, che si trova nel bosco di Croisilles, devono attraversare una lunga trincea, esattamente un territorio occupato dal nemico, devono percorrere un lungo raggio martoriato dalle bombe, ricco di mine, pozzanghere, crateri, relitti e cadaveri seminati ovunque. Anche se la missione è rischiosa, anche se sanno che potrebbero non raggiungere l’obiettivo perché la morte è assicurata, Tom e William, pur di salvare 1600 vite umane, scelgono di portare a termine il loro lavoro.
Recentemente ho visto 1917
di Sam Mendes, e sinceramente all’inizio non ero entusiasta della scelta, fino
a quando, leggendo velocemente delle recensioni, mi sono fatta trascinare dalla
curiosità. Il soggetto principale e in bella vista parrebbe non la storia in
se, ma la scelta del regista di girare la gran parte delle scene in “piano
sequenza”, nel quale fa da padrona la tecnologia e gli effetti speciali. In
alcune scene sembrava di vivere all’interno di un video gioco alla Tomb Raider,
soprattutto quando William raggiunge una cittadina distrutta, perché corre,
salta, riesce a sfuggire ai proiettili, non solo, riesce a scappare tra i
ruderi laddove c’erano le case e adesso solo macerie. In questa scena, mentre
osserviamo il suo intuito, tra il caos più totale, c’è anche lo spazio per
squadrare ciò che calpesta, quello che sente e che vede, perché
contemporaneamente si percepisce il suo stato d’animo assorbendo tutti i
particolari, come degli oggetti i quali ricordano un recente passato fatto di
voglia di vivere e di divertirsi.
1917 è un buon film di guerra, con un particolare, perché dal mio
punto di vista si dovrebbe vedere al cinema e non alla tv, almeno per assorbire
meglio l’ottima fotografia, ben collaudata dai colori, e dai rumori di
sottofondo, come le pallottole che arrivano da tutte le parti o per percepire
il rumore dei passi, solo per citare alcuni esempi. Un altro punto di forza è
stato la scelta di aver assegnato i personaggi principali a due giovani attori
semi sconosciuti, e non a dei divi di Hollywood, perché c’è stato il tempo si
assaporare meglio i loro gesti e le loro Voci sconosciute in una pellicola
ricca di particolari. Un altro particolare sono i personaggi, perché i ruoli
sono solo ed esclusivamente maschili, quindi non ci sono ruoli femminili, salvo
in un caso, quando William incontra tra le macerie una donna con un bambino, la
quale consiglia la strada più breve per raggiungere il luogo di destinazione;
la giovane madre suggerisce di percorrere non una strada ma un fiume.
In conclusione, consiglio il film, non solo perché da più parti
è stato considerato un buon film di guerra o perché ha vinto prestigiosi premi,
ma anche per vedere coi propri occhi come il cinema si sta evolvendo,
miscelando in un'unica scena la recitazione di ottimi attori con l’uso di
tecnologie, dove la creatività di chi impersona i personaggi si fonde con gli
strumenti digitali.
Scheda del film:
Titolo: 1917
Regia: Sam Mendes
Genere: guerra, storico, drammatico, azione
Sceneggiatura: Sam
Mendes, Krysty Willson Cairns
Scenografia: Dennis Gassner
Fotografia: Roger Deakins
Anno: 2019
Durata: 120 min.
Interpreti: George
Mackay (il caporale William Schofoeld), Dean-Charles Chapman (il caporale Tom
Black), Colin Firth (generale Erinmore), Benedict Cumberbatch (collonnello
Mackenzie), Mark Strong (capitano Smith), Andrew Scott (tenente Leslie),
Richard Madden (tenente Joseph Black), Claire Duburcq (Lauri).
N.B. nel Taccuino ci sono altre Voci cinefile di Benedict Cumberbatch: The imitation game (clicca QUI), La talpa (clicca QUI), e Il quinto potere (clicca QUI). Inoltre con Mark Strong ci sono le Voci cinefile in La talpa (clicca QUI), The imitation game (clicca QUI), e Miss Sloane Giochi di potere (clicca QUI).
Annotazione: le foto le ho scattato quando stavo guardando il
film su Raiplay, per questo motivo sono molto mosse e non perfette.
NB: all’inizio ho trascritto alcune Voci tratte dal film e le ho
sbobinate per trascriverle nel Taccuino.
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