. Buona sera, ho un appuntamento con Emily Charlton
. Andrea Sachs?
. Si
. Stupendo! Alle risorse umane hanno davvero il curioso senso dell’umorismo. Vieni con me. Ok, io ero la seconda assistente di Miranda, ma, la sua assistente ha ricevuto una promozione ed adesso sono la prima
. Allora ti devi trovare una sostituta
. Beh, ci sto provando. Miranda ha bruciato due ragazze in
prova. Dobbiamo trovare qualcuno in grado di sopravvivere. Mi sono spiegata?
. Sì, certo. Chi è Miranda?
. Oh mio Dio! Farò finta che questa domanda tu non me l’abbia
fatta. È il direttore di Runway, oltre ad essere una leggenda vivente. Lavori
un anno per lei, e dopo trovi lavoro in tutte le riviste che vuoi. Un milione
di ragazze ucciderebbero per questo posto
. Sì, mi sembra un’occasione da urlo, mi piacerebbe essere presa
in considerazione
. Andrea, Runway è una rivista di moda, qui l’interesse per la
moda è essenziale.
. Cosa ti fa pensare che la moda non mi interessi?
. Non capisco perché sia tanto difficile confermare un
appuntamento
. Lo so, mi dispiace. Veramente l’ho confermato ieri sera
. I dettagli della tua incompetenza non mi interessano. Dì a
Simon che non intendo approvare la scelta della ragazza per il servizio brasiliano.
Gliel’ho chiesta pulita, atletica, sorridente. Me l’hanno mandata sciatta, moscia
e con la pancia. Rispondi di si per la festa di Michael Kors, l’autista mi accompagnerà
alle 9 e mezza e mi riprenderà alle 9 e 45 precise. Poi chiama Natalie alla
Glorious Foods, e dille di no, per la quarantesima volta no, non voglio la
dasquoise, voglio delle torte col ripieno di composta di rabarbaro. Chiama il
mio ex marito e ricordagli la riunione stasera con gli insegnanti alla Dalton,
poi chiama mio marito, digli che ci vediamo a cena in quel posto dove sono
andata con Massimo. E dì a Richard che ho visto le foto che mi ha mandato per
lo speciale sulle donne paracadutiste. Sono tutte senza sapore, senza sesso, si
può trovare una donna paracadutista bella e magra?
. No
. Chiedo la luna per caso?
. No, niente affatto
. Non credo. Ah, e io, ho bisogno di vedere tutte le cose che
Nigel ha tirato fuori per la seconda prova di copertina con Gwyneth. Chissà se
ha già perso qualche chilo. Chi è quella?
. Nessuno. Dalle risorse umane l’hanno mandata su per il nuovo
posto da assistente. Io la stavo intervistando per te, ma è un caso disperato e
assolutamente inadatta a questo…
. Beh, è chiaro che dovrò pensarci da sola visto che le ultime
due che mi hai mandato erano totalmente inadeguate. Perciò falla entrare. È
tutto
. Certo
. Vuole vederti
. Davvero?
. Questa è orrenda non gliela far vedere
. Ma è la mia …
. Vai
. Chi sei?
. Mi chiamo Andrea Sachs, mi sono laureata da poco alla Northwestern
University
. E che cosa ci fai qui?
. Beh, penso di avere le capacità per lavorare come sua
assistente. E, sì, sono venuta a New York per fare la giornalista. Ho mandato
lettere da tutte le parti e finalmente sono stata chiamata dalla Elias-Clarke e ho
incontrato Sherry alle risorse umane, e praticamente o qui o in un
altro universo
. Quindi tu non leggi Runway
. No
. E prima di oggi non avevi mai sentito parlare di me?
. No
. E non hai la minima idea dello stile, né del senso della moda
. Beh, penso che dipende da quello che …
. No, no, non era una domanda
. Sono stata direttrice della Deily North Wester. Ho anche vinto
un concorso nazionale per giornalisti universitari con la mia indagine sul
sindacato dei portieri che denunciava lo sfruttamento …
. È tutto
. Spero che ti renda conto che questo è un lavoro molto difficile per il quale
sei totalmente negata. E se fai casino, la mia testa finisce sulla ghigliottina. Ok, prima
di tutto io e te rispondiamo al telefono. Al telefono si deve rispondere a ogni
singola chiamata, sennò le chiamate vanno sulla segreteria telefonica e lei si indispone da
morire. Se io non ci sono … Andrea, Andrea, tu sei incatenata a quella
scrivania
. Scusa, ma se devo andare in …
. Che cosa? No. Una volta un assistente ha lasciato il suo posto
perché si era squarciata una mano con un tagliacarte, e Miranda ha perso Lagerfeld
un attimo prima di vederlo sparire su un volo di 17 ore per l’Australia. Adesso la
ragazza lavora a Guida Tv
. Piantonare la scrivania
. Sì, certo
. Lo sai perché ti ho assunta? Io assumo sempre lo stesso tipo di ragazza alla moda, magra ovviamente, e che venera la rivista, ma capita poi che si rivelino spesso, non lo so, deludenti e stupide. Perciò con te, con quel curriculum notevole e il gran discorso sulla tua cosiddetta etica del lavoro, ho creduto che tu potessi essere diversa. Mi son detta “provaci, corri il rischio, assumi la ragazza sveglia e grassa”. Avevo una speranza. Mio Dio, io vivo di speranze. Comunque alla fine mi hai deluso più di tutte quelle ragazze galline
. Io non so più cosa inventare perché se faccio una cosa bene
non mi viene riconosciuta. Lei non dice neanche grazie. Ma se sbaglio una cosa,
lei diventa diabolica
. Allora, vattene
. Come?
. Vattene
. Andarmene?
. Io un’altra che prenda il tuo posto la trovo in 5 minuti, uno
che lo vuole veramente
. Ma, io non voglio andarmene, non è giusto. Però, io, dico solo che vorrei, insomma, un minimo di riconoscimento. Sto facendo il massimo per lei
. Andy, siamo seri, non stai
facendo il massimo. Tu ti stai lamentando. Che cosa vuoi che ti dica, eh? Vuoi
che ti dica “Poverina, Miranda ti ha preso di mira. Poverina, povera Andy”?
Mmh, sveglia quarantadue! Lei non fa che il suo mestiere. Non lo sai che lavori
nel posto che ha pubblicato alcuni tra i più grandi artisti del secolo?
Halston, Lagerfeld, De la Renta, e quello che hanno realizzato, quello che hanno
creato, è stato più creativo dell’arte stessa. Perché tu ci vivi dentro la tua
vita. Beh, tu non, ovviamente, ma alcune persone sì. Tu credi che questa sia
semplicemente una rivista. Questa non è semplicemente una rivista, questo è un
luminoso faro di speranza per ... non lo so, diciamo un ragazzino che cresce a Rhode
Island con sei fratelli che fa finta di andare a calcio, mentre invece va a
scuola di cucito e legge Runway sotto le coperte di notte con una torcia. Tu
non sai quanti personaggi leggendari siano passati per questi corridoi e, quel
che è peggio, non ti interessa, perché tante persone si ammazzerebbero per
lavorare qui, e invece tu ci onori della tua presenza. E ti chiedi anche perché
lei non ti dia un bacio sulla fronte e non ti metta la lode quando le consegni i
compiti alla fine giornata? Svegliati tesoro
. Al momento sto lavorando come
assistente di Miranda Priestley
. Oh, non mi dire! Beh che
peccato. E ... cavolo, nessuno sopravvive a Miranda
. Come, scusa?
. Beh, tu sembri simpatica,
intelligente, non puoi fare questo lavoro
. Devo andare
. Ok, beh, è stato un vero
piacere conoscerti, ragazza di Miranda
. Scusa se te lo chiedo. Sono
disperata
. E tu dille che non si può fare.
Dovrai inventare un piano B
. Sai che stiamo parlando di
Miranda Priestley. Non esiste un piano B, esiste solo il piano A
. Pronto? Te ne vai! Sei sicura?
. Ho fallito. Tanto mi licenzia comunque. Mi conviene giocare d'anticipo
. Wow. Andy, buon per te. Congratulazioni. Sei libera
. Andy, sei molto chic
. Oh, grazie, Emily. Tu sei così
magra!
. Davvero?
. Sì
. È per Parigi. Sai, sto facendo
una dieta, è molto efficace … non mangio niente… poi quando sento che sto per
svenire, butto giù un cubetto di formaggio
. Beh, sta funzionando alla
grande
. Lo so. Ora mi serve solo una
colite e arrivo al peso ideale
. Me ne frego se poi ti avrebbe
licenziata o picchiata con una spranga incandescente. Dovevi dirle di no
. Emily, non avevo altra scelta.
Lo sai com’è fatta
. Ti prego, questa scusa è
patetica. La cosa che mi rompe di tutta questa storia è che, voglio dire, tu
sei quella che ha detto che non te ne importa un tubo di questa roba. E non te ne
frega niente della moda. Tu vuoi solo fare la giornalista. Oh, che montagna di
boiate
. Lo so che sei arrabbiata. Non
posso darti torto
. Ammettilo, tu ti sei venduta
l’anima quando hai messo il paio di Jimmy Choo. Ti ho visto. E lo sai cosa mi
uccide di tutta questa storia? È che i vestiti che ti daranno, cioè, tu non te
li meriti. Tu mangi carboidrati. Cristo santo. Dio. Non è giusto!
. Ho chiesto le tue referenze a
Miranda e lei ha detto che sei stata la sua più grande delusione e che se non
ti assumo subito sono un idiota! Qualcosa di buono lo devi aver pur fatto
Oggi trascrivo le Voci di un
notissimo film, si intitola “Il diavolo veste Prada” di David Frankel, tratto
dall’omonimo romanzo di Lauren Weisberger. Per più di un’occasione è stato trasmesso alla tv, forse troppe volte, e questo particolare potrebbe spegnere
alcune frasi o alcune scene, perché l’indigestione ci incoraggia ad afferrare il
telecomando per cambiare canale facendo dimenticare in un colpo solo le Voci.
La storia apparentemente potrebbe
essere banale, ma non lo è, perché parla del mondo del lavoro, quello dei
precari, quello dei praticanti e dei lavoratori alle prime armi, quindi, in
prima fila, si parla del soggetto debole. Il neo assunto è costretto a cambiare stile di vita pur di essere accettato, non viene preso in considerazione, neanche con un semplice grazie, e se vuole lavorare deve accettare i comandi del superiore, un super diavolo; il rapporto di lavoro tra il neo assunto e il datore è di tipo servile. Pur di lavorare, il precario è costretto a servire il datore di lavoro dimenticando la famiglia e gli amici. In questo film il neo assunto è una donna, come il datore di lavoro, pertanto siamo in presenza di un potere e di un servilismo al femminile. Il film è carico di contenuti, e
sveste ciò che non si vede in un ambiente chic noto ai più per la perfezione,
per l’alta professionalità e non per i rapporti di lavoro.
La pellicola è nota per il numero di canzoni ingaggiati per la colonna sonora firmati da artisti con la A maiuscola, ad esempio U2, Moby, Alanis Morissette, KT Tunstall e Madonna.
Un aspetto che voglio
trascrivere riguarda la scelta del costumista, o meglio, gli abiti scelti per i
personaggi maggiori e minori, nessuno escluso. Gli abiti sono sublimi, sono
dell’alta moda, tutti ben curati in ogni aspetto, dai colori alla qualità della
stoffa e della confezione, alle capigliature super curati, e senza dimenticare gli accessori anch’essi griffati e
di altissimo livello.
In questi giorni, aggiungo super
bollenti per le alte temperature, ho preso il DVD e rivisto “Il diavolo veste Prada”, e come
spesso mi accade, ho giocato sulle Voci, o meglio, ho confrontato le Voci degli
attori con quella dei doppiatori.
Inizialmente volevo trascrivere
nel Taccuino le Voci in lingua originale perché le ho impresse nella mente da quando
mi stavo esercitando con la lingua inglese, ma, all’ultimo momento, oggi ho
preferito trascriverle con la lingua di Dante.
Titolo: il diavolo veste Prada
Regista: David Frankel
Genere: commedia
Soggetto: omonimo romanzo di
Lauren Weisberger
Anno: 2006
Durata: circa 110 minuti
Interpreti:
Meryl Streep (Miranda Priestley), Anne Hathway (Andrea”Andy” Sachs), Emily Blunt
(Emily Charlton), Simon Baker (Christian Thompson), Stanley Tucci (Nigel)
N.B. nel Taccuino ci sono altre Voci con gli attori del film "Il diavolo veste Prada: Anne Hathway (clicca QUI), Meryl Streep (clicca QUI) e Stanley Tucci (clicca QUI QUI e QUI)
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