domenica 17 marzo 2024

Il vento che accarezza l’erba

Cara Sinéad, ho provato a non entrare in questa guerra e ci sono entrato. Ora provo a uscirne e non ci riesco. Siamo creature strane noi altri, persino noi stessi. Sono pieno del ricordo di te, anima e corpo in questi ultimi istanti. Una volta hai detto che volevi che i tuoi figli conoscessero il sapore della libertà; prego anch’io che quel giorno arrivi, Sinéad. Ma temo che ci vorrà più tempo di quanto tu ed io non ci immaginassimo. Dan una volta mi ha detto una cosa che non riuscivo a capire bene. Mi ha detto: è facile sapere contro cosa ti batti, ben più difficile è sapere per cosa ti batti. Ora credo di averlo capito, e questo mi dà forza. Cerca di stare dietro a Teddy in futuro. Ho paura che dentro sia già morto. Mentre l’orologio scandisce il tempo, mi immagino il tuo cuore che batte sotto la mia mano. Dentro me tremo, ma tengo stretta la medaglietta che mi hai messo al collo; infonderà coraggio anche a te. Addio, Sinéad. Ti amo, e ti amerò per sempre

Ho riportato le Voci commoventi tratte da un film drammatico del 2006, vincitore della Palma d’Oro di Cannes. Queste Voci le ha scritte il personaggio principale della storia, Damian, in una lunga lettera indirizzata alla sua fidanzata Sinéad prima di sfilare davanti al plotone di esecuzione, prima di essere fucilato. Le sta scrivendo nel momento più drammatico della sua breve vita, non è stato facile impugnare la penna, e sa che il suo orgoglio e la sua determinazione non può invertire il percorso degli eventi, perché non ha intenzione di cedere agli inglesi. La sua vita è stata stravolta per combattere per il suo Paese, davanti a se aveva una carriera fiorente, stava per partire a Londra per lavorare come medico, ma quello che ha visto è troppo grave per tapparsi gli occhi e il naso, quindi prende la decisione di arruolarsi tra le prime file dell’IRA a fianco di suo fratello e dei suoi amici per la causa irlandese.

Questa volta imprimo le Voci della pellicola Il vento che accarezza l’erba di Ken Loach, ambientato durante la guerra d’indipendenza e la guerra civile irlandese, e il titolo è tutto un programma perché è tratto da una canzone.

È un film sulla lotta per la libertà contro un nemico potente, in un luogo dove la violenza e la prepotenza sono all’ordine del giorno, dove in prima fila ci sono le ingiustizie, le sopraffazioni, maltrattamenti e soprusi vari tipici di un Paese sotto occupazione.

Il film è straziante a più riprese, drammatico sotto tutti i punti di vista, ci sono tutti gli elementi per capire e approfondire ciò che accadde in Irlanda negli anni venti. Gli elementi presi in considerazioni sono molteplici, perché oltre alla lotta per l’indipendenza, e a questioni politiche e sociali portate avanti dagli uomini, nel film si può individuare anche il ruolo delle donne all’interno della famiglia e nella società con tutte le difficoltà; in più si può percepire la presenza dell’organizzazione paramilitare Cu-mann na mBan, il Consiglio delle Donne Irlandesi, il cui moto consisteva nell’aiutare i volontari nella lotta della causa irlandese contro gli inglesi.

Il film non è soltanto una storia di guerra, ma è anche una storia di due fratelli, che prima si alleano per la causa comune e poi si separano nel momento in cui si firma il trattato di pace con gli inglesi. Le loro divergenze raggiungono l'apice drammaticamente, come la causa irlandese, quando con la firma del trattato di pace con gli inglesi, si formano due distinti gruppi, chi continua con la lotta armata e chi accetta le condizioni imposte dall’invasore. 

La delicata situazione che si viene a creare dopo la firma del trattato di pace, s’individua in questo dialogo tra i fratelli Damien e Teddy:

- Voglio parlarti. Ma che fai? Ti metti a lottare contro il parroco? Non basta che stiamo lottando tra di noi. E a quale scopo? Queste cazzate estremiste… tu credi che i contadini leggano queste cose?

- Tu le hai lette?

- Pensa ai nostri zii nelle loro fattorie

- I nostri zii!

- Non sventolano bandiera rossa

- Mah, ti sei scordato cosa facevano? E nostro padre? Che licenziò Mccarthy perché si era ammalato e noi non guardavamo suo figlio in faccia perché provavamo vergogna.

- Che centra nostro padre con tutto questo?

- Senti Teddy, in questo Paese una persona su quattro è disoccupata. Io ho visto gente, intere famiglie, ridotte alla fame. Vogliamo che scappino a New York e a Londra come prima? È così che abbiamo lottato?

- Non abbiamo lottato neanche per questo!

- Senti, è troppo tardi. Non riuscirai a convincermi

- Tu sei sempre stato un sognatore

- Io non sono un sognatore, ma un realista, Teddy

- Ho bisogno di averti con me, Damien. Ti giuro che lo stracceremo il trattato quando saremo forti, ma adesso ho bisogno di te perché tu sei.. Io.. Dammi un po’ di tempo, dacci una chance

- È troppo tardi, Teddy. Tu non riesci a capire. L’Inghilterra ha una mano infilata nei vostri pantaloni e vi tiene stretti per le palle. Non riuscite a capirlo?

- Non è così Damien!

- Questo trattato, Teddy … Questo trattato fa di te un servo dell’Impero Britannico. Ti stai avvoltolando nella loro fottuta bandiera; il grembiule del macellaio!

- Dov’è Rory, Damien? Non fare stupidaggini Damien!

- Mah, ti rendi conto che è da quando avevo dodici anni che me lo dici!






















Scheda del film:

Titolo: Il vento che accarezza l’erba

Titolo originale: The wind that shakes the barley

Regia: Ken Loach

Genere: drammatico

Sceneggiatura: Paul Laverty

Anno: 2006

Durata: 127 min.

Interpreti: Cillian Murphy (Damien O’Donovan), Pádraic Delaney (Teddy O’Donovan), Orla Firzgerald (Sinéad), Liam Cunningham (Dan)

Doppiatori: Loris Loddi (Damien), Christian Iansante (Teddy), Valentina Carnelutti (Sinéad), Angelo Maggio (Dan).

 

Annotazione: Le Voci della lettera e del dialogo sono tratte dal film e le ho sbobinate per il Taccuino.

N.B. immagini prelevate dalla rete tramite il motore di ricerca Google.


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