Il Taccuino delle Voci ha raggiunto un traguardo inaspettato. Oggi copie dieci anni. Sì, il 30 ottobre 2013 iniziava l’avventura internettiana per far circolare le Voci in un salotto virtuale tutto mio. Il primo giorno non avevo pubblicato nessun pezzo, perché l’avevo dedicato esclusivamente all’impaginazione, mentre il 31 avevo scritto due righe per comunicare l’apertura del blog. In tutto questo periodo il blog ha cambiato parecchio, anche se sostanzialmente ho sempre cercato di pubblicare le Voci provenienti dal mio piccolo mondo.
lunedì 30 ottobre 2023
venerdì 20 ottobre 2023
Valmont
- Sei l’unico che puoi aiutarmi
- Vuoi che lo schiaffeggi e che lo sfidi?
- Visconte, nel progetto che medito tu sei previsto vivo e
vegeto. Vedi, la piccola Cécile riesce a riportare il ricordo di me stessa
quando avevo quindici anni. È così ingenua, innocente, pura.
- Allora!
- Tu devi imbrattare il suo candore, devi prenderti la sua verginità. Io voglio che Gercourt si accorga la prima notte di nozze che qualcun altro l’ha preceduto. Voglio che sia messo alla berlina e che faccia ridere tutta Parigi
martedì 10 ottobre 2023
L’abbazia di Northanger
“Nessuno, vedendo Catherine Morland da bambina, avrebbe mai immaginato che fosse destinata a diventare un’eroina. La condizione sociale, il carattere del padre e della madre, il suo stesso aspetto e il temperamento: tutto era contro di lei”. Così inizia il romanzo di Jane Austen, noto per essere un’opera minore dell’autrice, carico di parodie, tanto da prendere in giro il genere gotico sentimentale in voga tra il XVIII e il XIX secolo. Se lo paragono agli altri romanzi, lo considero atipico e ben lontano dalle eroine descritte nei suoi romanzi più popolari. La protagonista Catherine Morland è molto diversa dalle eroine austeniane perché non è bellissima e non ha doti particolari; il suo carattere non include quella spiccata intelligenza di Elizabeth tratto dal romanzo Orgoglio e Pregiudizio; ancora, se diamo uno sguardo alla figura di Ann di Persuasione non è audace, o se la paragoniamo alle eroine di Ragione e Sentimento non segue la razionalità o la passione.
Maria Sofia, l’ultima regina del sud
Il libro di oggi ritrae una figura storica non ben rappresenta (o forse scordata), e in alcune circostanze è citata più come la sorella di una delle regnanti più popolari del cinema e non come l’ultima regina di Napoli. Il libro di Aurelio Musi l’ho scoperto per puro caso, e trascinata dalla curiosità, l’ho acquistato per conoscere non soltanto la figura dell’ultima sovrana del Regno delle Due Sicilie, ma anche per comprendere meglio ciò che accadde in quegli anni. Il libro non è una semplice biografia, lo considero un buon punto di partenza per ripassare o scoprire aneddoti di natura politica e sociale in un periodo delicatissimo del nostro Paese, quando stava nascendo un nuovo Stato unito, appunto l’Italia. L’ultima regina di Napoli non è rappresentata come i libri delle favole, si descrive una donna totalmente diversa, quasi sconosciuta, una figura forte, indipendente e anticonformista, temuta dai suoi avversari, e convolata a nozze con un uomo privo di personalità.