Il taccuino delle voci: Submergence

Normandia. In una spiaggia s’incontrano due sconosciuti, sono in vacanza, e in albergo si frequentano, si parlano, esternano minime conoscenze il tanto di accendere la scintilla di forti sentimenti. I due non solo non si conoscono, ma appartengono anche a due mondi distanti, sia professionalmente sia di tipo sociale. Lei è una biomatematica, una scienziata che ha il compito di studiare i fondali marini sull’oceano. Lui si presenta come un ingegnere, in realtà è un agente segreto britannico in vacanza per caricare le energie. Tra i due s’instaura un’intensa relazione sentimentale, talmente fulminea da impressionare gli stessi personaggi. E se il loro sentimento si accende in un baleno, non si può stabilire quanto durerà, o meglio la partenza di uno dei due interrompe la relazione ma non la chimica.

Con la separazione, il film prende un ulteriore piega, da sentimentale si trasforma in qualcos’altro. La primissima parte rappresenta il lato romantico della pellicola, ma un breve istante non è sufficiente per materializzare un rapporto che duri per sempre, soprattutto quando c’è di mezzo un lavoro sotto copertura, Per cui, l’allontanamento trasforma il genere della pellicola in un film di spionaggio stile romantico: lui parte per una missione segreta, e lei ignara di tutto aspetta un contatto che non arriverà mai.

La struttura del film non è lineare, sembra di vedere un film sentimentale, per poi materializzarsi la parte drammatica dettata dal lavoro dell’agente segreto; ci si aspetta di assaporare passaggi di tutt’altro genere, per poi appurare che nessun elemento decolla, lasciando gli spazzi colmi d’imprecisioni e limitazioni, a tratti piatto e silenzioso.

Non so, non riesco a definirlo. L’ho trovato superficiale, da spacchettare nei momenti liberi quando c’è bisogno di rilassare la mente. La parte migliore è da attribuire non alla trama e alla sceneggiatura, ma alla bravura degli interpreti, Alicia Vikander e James McAvoy, mentre reputo tiepidino il lavoro del regista Wim Winders.

Peccato, gli elementi per ottenere un buon risultato c’erano tutti, e non riesco a capire la superficialità della trama. Una cosa è certa: la storia intensa tra Danielle Flinders e James More è delicata e travolgente; difficile dimenticare l'amore che sboccia in un istante e che scompare senza che le parti sappiano cosa accadrà. Le supposizioni sono tutte aperte per l'attento spettatore.