- Cosa pensi di
Mr. Lefroy?
- Siamo onorati
della sua presenza
- Pensi questo?
- Lui sì. Ha la spidocchia dell’irlandese trapiantato a
Londra
- Jane!
- Lo dico a gran
Voce. Rifiutarsi di ballare quando scarseggiano i gentiluomini
- Jane!
- I tuoi amici
sono tutti così antipatici? E poi, da che parte dell’Irlanda proviene?
- Da Limerick.
Miss Austen, sarebbe un segno di estrema benevolenza se mi faceste l’onore di
concedermi il prossimo ballo. Essendo voi la prima a danzare con me, ritengo
che sia giusto informarvi che adesso rappresentate l’ospitalità dello Hampshire
- Ha! La vostra
reputazione dipende da mio rapporto. A proposito. Questa si chiama country
dance, perché viene dal francese contredance non perché viene eseguita in una
sola riunione rustica e grossolana, con torte appiccicose, un pessimo madera e
un modo di danzare antiquato
- È un giudizio
severo il vostro
- Anticipo il
vostro pensiero
- Vorrei pensare
da solo
- Concedetelo
anche a me per giungere a una conclusione diversa. Concedereste tanto ad una
donna?
- Dipende dalla
donna, da ciò che pensa di me
- Penso che
siate incapace di divertirvi
- E io credo che
voi, Miss?
- Austen, Mr?
- Lefroy. Credo
che voi Miss Austen vi consideriate superiore alla compagnia
- Superiore?
- Esattamente. Nel profondo
- Fammi capire,
quante volte hai danzato con quel gentiluomo, Jane?
- Due volte è sospetto,
tre volte è decisamente…
- Spudorato
- Attenta Jane.
Il caro Mr Lefroy ha una certo reputazione
- Presumibilmente quella del più antipatico.
- Mentire ai
commercianti, rammendare, strofinare, risparmiare senza tregua, senza tregua
- So che la nostra
è una situazione molto delicata, madre
- Non ci sono
soldi per il tuo matrimonio, Jane!
- Ci sarà comunque
una soluzione
- Quello che
abbiamo da parte è destinato ai tuoi fratelli. Tu non avrai niente se non ti
vuoi sposare. Forse è meglio che adesso vada a raccogliere le patate. Vuoi
diventare una vecchia zitella? Ridicolizzata? Disprezzata? Beffeggiata? Lo
zimbello preferito di qualsiasi zoticone che non vede l’ora di lapidarti con la
sua insolenza? Il sentimento è auspicabile , ma i
soldi sono assolutamente indispensabili
- Vivrò della mia …
- Della tua cosa?
- Vivrò della mia …
- Penna? Cerca di toglierti questa idea dalla mente una volta per tutte
- Quando una donna giovane come siete voi, riceve le oneste
attenzioni di un gentiluomo come mio nipote, è suo dovere accettare all’istante
la sua corte. Voi che avete fatto?
- Ho deciso di testa mia
- Appunto. Mio nipote, Miss Austen, si e degnato di abbassarsi a
chiedere in sposa la figlia di un oscuro e insignificante pastore ridotto in
miseria
- In miseria? No, vi sbagliate
- Difficilmente mi sbaglio. Vostro padre è in difficoltà finanziarie, ma può risollevarsi. Ha una figlia da marito che la fortuna ha già baciato
- Io non ho soldi, non ho proprietà, sono completamente
dipendente di mio zio. Non posso ancora sposarvi, ma non posso nascondervi
quello che provo. Jane! Io sono vostro… dio … sono vostro, sì, sono vostro,
cuore e anima. Per quello che può valere
- Io posso ancora decidere
- Che cosa faremo?
- Ciò che dobbiamo
- La vostra fantasia vi ha portato all’indipendenza
- A che prezzo? Sia per me che per mio marito. Povero William!
Avere una moglie con un cervello. Avere una moglie con una fama letteraria è a
dir poco scandaloso
- Ma deve essere possibile vivere come moglie e come scrittrice?
- Oh! Ne sono sicura, ma, certo, non è facile
Oggi apro questo spazio trascrivendo le Voci di un film noto per
aver impresso nel mondo cinofilo una storia, in parte immaginaria (forse), tra
una scrittrice e un promettente uomo di legge. Dico immaginaria perché c’è un
enorme vuoto sulla vita di Jane Austen, precisamente le carte che potevano
documentare ciò che accadde realmente furono distrutte dalla famiglia, e quel
poco che conosciamo lo dobbiamo ad opera di una biografia pubblicato da un
parente dopo la sua morte, o su alcune lettere che sono giunte fino a noi. La
sceneggiatura contiene parti appartenente al mondo delle supposizioni
estrapolate da biografie imprecise, in particolare quando si sostiene di un
flirt tra la scrittrice e Tom Lefroy (anche se alcuni ritengono che un po’ di
verità sul loro rapporto più che intimo ci sia stato). E quando il limbo
abbonda, qualche forzatura matura in automatico, per cui alcuni cinofili hanno
perdonato questa estrema libertà, mentre altri preferiscono bollare l’intera
pellicola.
Quel che non appartiene alla fantasia degli autori è la
mentalità di quel periodo, non del tutto eliminato dalla società nostrana. Nel
film si affrontano alcuni passaggi di ciò che accadeva alle donne nubili, e
alle donne costrette a maritarsi per non morire di fame assieme ai familiari.
Senza veli e senza nascondere alcuni particolari, si ricorda che alle donne era
impossibile condurre la propria esistenza al pari degli uomini, in più c’era il
divieto di ereditare la propria casa alla morte del padre o del marito, inoltre
le famiglie destinavano somme di denaro ai fratelli a discapito delle figlie.
Nel film, se ci facciamo caso, ci sono scambi di Voci col quale si spiega che
alle donne non era permesso lavorare, e non potevano fruttare la fantasia a
colpi di penna pubblicando un libro col proprio nome, perché potevano sorgere
dei malumori nella società, soprattutto se la pagnotta grossa la portava la
moglie o aveva più successo del marito. Il rapporto tra i genitori e figlie,
tra madre e figlia, tra donne e società, svela questi particolari; le loro Voci
sono un punto fermo in tutta la storia.
Un altro aspetto da cogliere era la situazione maschile, perché
chi aveva la possibilità di aspirare a una posizione brillante nel mondo del
lavoro spesso era oggetto di ricatti, ad esempio in questo film si dice che Tom
Lefroy era privo di mezzi, e se intendeva diventare un magistrato o un avvocato
stimato e di successo non poteva decidere autonomamente chi maritare. Quindi,
secondo il film, Jane e Tom non si sposarono mai per il disappunto di un
potente parente.
Anche se il film contiene molte supposizioni sul rapporto tra
Jane Austen, Tom Lefroy e i loro familiari, consiglio ugualmente il film. In Becoming Jane si possono apprezzare la
fotografia, i costumi, gli ambienti ben strutturati, si possono conoscere
vecchi stili di vita tramontati, fatti di lentezza, di balli, e di Voci
sussurrate stando attenti a non accentrare l’attenzione della società per non aprire
nuovi scandali.
Si raccomanda, prima di decidere di recuperare il film, di catalogare la storia come super romanzata, perché anche se le persone citate sono realmente esistite, le Voci che si propagano sono improbabili; pertanto, si consiglia la visione a patto di considerarlo come una storia qualsiasi dimenticando la vera storia di Jane Austen; solo in questo modo si può concretamente apprezzare il film.
Scheda del film:
Titolo: Becoming Jane
Regista: Julian Jarrold
Genere: biografico, commedia sentimentale
Anno: 2006
Durata: circa 120 min.
Interpreti: Anne
Hataway (Jane Austen), James McAvoy (Tom Lefroy), Maggie Smith (Lady Gresham),
Julie Walters (mrs. Austen), James Cronwell (mr. Austen), Anna Maxwell Martin
(Cassandra Austen), Joe Anderson (Henry Austen), Laurance Fox (Mr. Wisley),
Lucy Cohu (Eliza de Feuillide), Ian Richardson (Judge Langlois), Helen McCrory
(Mrs, Radcliffe).
N.B. nel Taccuino c'è un altra Voci con Anne Hataway, Les Miserables, clicca QUI, e il Diavolo veste Prada, clicca QUI
Annotazione: Le Voci
iniziali in corsivo sono tratte dal film e le ho
sbobinate per il Taccuino.
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