Il taccuino delle voci: La grande pioggia. Il film del 1939

“Ne dicono di cotte e di crude su di lei. Che lei è un ubbriacone, un fannullone e molto pericoloso, ma tutte le fanno la corte perché suo padre è un titolato. Non mi interessa di quello che dicono di lei, so quello che lei è veramente. La guardo sempre dalla finestra ogni volta che lei fa degli smiley e a volte penso che lei è l’unica persona di Ranchipur che non detesto. Vede, sig. Ransome, insomma, è tanto che volevo conoscerla”

Nel 1939 uscì un film con attori di gran classe, star mondiali della recitazione, nel quale ogni spettatore si immedesimava. Il film ha come soggetto un libro di Louis Bromfield, e i lettori del Taccuino hanno sempre apprezzato le Voci di questo leggendario libro, ormai inspiegabilmente fuori catalogo da un po' di tempo. Dopo il successo del post sul libro è arrivato il momento di rivedere e riscoprire il film ‘La grande pioggia’, un grande film di 83 anni, con effetti speciali all’avanguardia per quel periodo tanto da meritare dei premi, come un Oscar per il miglior effetto speciale. Le Voci del film non sono paragonabili alle Voci del libro, sarà la complessità della storia narrata o il fatto di dover tagliare svariate parti per motivi cinematografiche, ma se do uno sguardo alla qualità della recitazione e al tempo che passa, la considero ancora di buona fattura. Come per tutte le pellicole che hanno passato svariati anni dall’uscita, si notano alcune rughe, soprattutto nel sonoro, infatti le Voci dei doppiatori a tratti sono sbiaditi dal tempo. La base della storia è attualissima, ad esempio i problemi sanitari ed economici causati dalle inondazioni e dal terremoto, i pregiudizi di tipo razzista o legati alle caste, e poi l’amicizia e l’amore vero.

Se non conoscete la trama vi consiglio di leggere la mia recensione del libro che avevo intitolato “Lettura monsonico. La grande pioggia”, nel frattempo imprimo la scheda e le immagini che ho scattato recentemente mentre lo guardavo.