martedì 15 novembre 2022

Coma profondo. Il film

Abbiamo a che fare con un campo di incertezze, un campo in cui non ci sono regole, in cui le leggi sono contraddittorie e non vi è alcun chiaro consenso sociale su come si dovrebbe agire, allo stesso tempo il costo per la cura del paziente è diventato proibitivo. La questione si pone in particolare con i pazienti comatosi a lungo termine. L’Istituto Jefferson ha un servizio sperimentale sponsorizzato dal Governo e progettato per offrire un’assistenza di qualità di tale paziente comatoso. Vorrei sottolineare che nessuna posizione morale o etica viene presa in considerazione in questa sede. Noi non entriamo nel merito della discussione se questi sfortunati pazienti sono vivi o sono morti, o se le cure dovrebbero continuare o terminare. Sarà la società a decidere se ci saranno altri di questi centri nel futuro o meno. Nel frattempo, noi provvediamo semplicemente alle cure con il minor costo possibile. 

Ora se volete venire da questa parte, prego. Questa è la nostra stanza visite dove i parenti possono vedere i pazienti che sono ricoverati qui. Vedete? Sembra tutto normale. Abbiamo ritenuto che per i parenti conoscere le circostanze reali della cura del paziente fosse inopportuno, potrebbe essere sconvolgente; quindi, sistemiamo il paziente qui e dopo la visita dei parenti lo riportiamo al reparto principale di cura. Se volete mettere gli occhiali, per favore, ci andremo ora. 

Questo è il nostro reparto principale di cura. La temperatura qui è di 94.7 gradi fahrenheit, con umidità a 82%. Questa condizione di stabilità riduce la perdita di calore e del fabbisogno calorico del paziente. C’è un flusso ultravioletto batterio statico a basso livello e per evitare i decubiti, i pazienti sono sospesi con dei cavi lungo le ossa lunghe. Il contatto non è necessario, ognuno dei nostri paziento è controllato individualmente da computer, un telemetro incorporato registra il peso, l’equilibrio fluido, la pressione del sangue, il gas interno, la temperatura, l’equilibrio metabolico. Il nostro computer, per ogni cambiamento di condizione, fa un assestamento immediato. Per esempio, stiamo producendo una ipotensione simulata con una compressione diretta dell’unità telemetria, il computer lo percepisce e fa un assestamento immediato, beh, quasi immediato. Certe volte c’è un, ecco qua, certe volte c’è un ritardo nel ciclo corto, ma come potete vedere il computer ha messo il paziente nella trendelenburg e provvede al vaso costrittore ad azione corta. In realtà abbiamo pochissime crisi qui. Con l’assistenza della tecnologia questi pazienti vengono mantenuti magnificamente, senza di essi sarebbero morti tanto tempo fa. Ma la legge dice che devono essere mantenuti in vita, e questa è una soluzione tecnologica


Le Voci pronunciate dall’impiegata dell’Istituto Jefferson tranquillizzano i medici dei pazienti comatosi che la ascoltano, ma l’apparenza inganna. Tra il gruppo che hanno preso un appuntamento per conoscere nel dettaglio il misterioso luogo, c’è un’affermata chirurga che sta indagando per risolvere un mistero; per lei si stanno verificando dei casi sospetti di coma profonda. La storia sui suoi sospetti non nasce dal caso, non si nutre di illusioni o paranoie, per lei parlano le statistiche prelevate dai server dell’ospedale dove lavora, il Boston Memorial Hospital. 

La dottoressa Susan Wheeler inizia a indagare su una lunga lista di casi di coma irreversibile, definiti da tutti come un numero normale per un grosso ospedale come il Boston Memorial Hospital. Dopo che una sua amica non supera una banale operazione e finisce in stato comatoso, studia nel dettaglio la sua cartella clinica e di altri pazienti, e scopre che non sono casi rientranti e definiti come “effetti collaterali” della medicina e inspiegabilmente causati dall’anestesia, ma sono pazienti in buona salute, operati nella stessa sala operatoria n°8 e tutti trasferiti all’Istituto Jefferson. Ci sono tutti gli elementi per indagare. Le sue indagini sono ostacolate, e con indiscrezione scopre che nel seminterrato della clinica è stato installato un cavo che arriva fino ai condotti di aerazione per raggiungere direttamente la sala operatoria n°8. La funzione del cavo è agghiacciante, perché durante le operazioni di routine serve per rilasciare il monossido di carbonio al posto dell’ossigeno per provocare la morte cerebrale al solo e unico scopo di causare il coma irreversibile. La dottoressa scopre che, la funzione primaria del coma irreversibile serve per l’espianto clandestino di organi umani per venderli al miglior offerente, col beneplacito consenso di medici e assistenti criminali. I pazienti comatosi vengono trasferiti dall’ospedale Boston Memorial Hospital all’Istituto Jefferson, e se apparentemente sono tenuti in vita da macchinari computerizzati finanziati dal Governo, la dottoressa Susan Wheeler scopre la realtà agghiacciante ispezionando e setacciando in gran segreto i punti nascosti di questi due luoghi, nominati come il fiore all’occhiello della medicina moderna. Nelle stanze dell’Istituto Jefferson scopre celle frigorifero per congelare i corpi, le sale operatorie clandestine per spiantare gli organi, i luoghi dove si contattano i clienti che devono comprare un cuore, un rene o altri organi. Scoperta dal personale di sorveglianza dell’Istituto Jefferson riesce a scappare nascondendosi sul tetto dell’ambulanza adibita al trasporto degli organi congelati destinati al mercato clandestino.  

“Coma profondo” è un medical thriller del 1978 tratto dal romanzo di Robin Cook e girato da Michael Crichton, e per l’argomento trattato è un film coraggioso perché porta alla luce un argomento delicatissimo; si accusano dirigenti, stimati medici, un ospedale e un Istituto finanziato dal Governo, perché sottobanco, con la complicità dei piani alti, si vendono organi umani al mercato clandestino. Il film è claustrofobo per essere ambientato in grandi spazi come l’ospedale e un grosso istituto progettati e costruiti come dei grossi stabili alti e senza anima, con stanze e corridoi spettrali tutti uguali, con passaggi sotterranei soffocati da tubi e passaggi in luoghi oscuri, dove il senso dell’orientamento si perde anche se si conoscono tutti gli angoli. Il mistero e la drammaticità sono palpabili in ogni sezione del film, ci tiene incollati fino alla fine. Seguiamo Voci inquietanti tratti da una sceneggiatura sublime recitati da un cast di primo ordine. Il soggetto della pellicola è il primo elemento che ci ispira e che ci incuriosisce, il tutto ben amalgamato con la recitazione di Genevieve Bujold, la stimata Susan, la quale riesce a comunicare con il corpo e con i gesti, col quale siamo consapevoli di avere di fronte un personaggio tutto d’un pezzo con in mano una lista di casi sospetti. Oltre all’attrice Bujold, c’è anche un giovanissimo Michael Douglas, il quale simboleggia il lato buono della pellicola, un ottimo medico che non riesce a percepire ciò che la sua collega vede. E poi c’è l’attore Richard Widmark, il quale rappresenta la professionalità e il potere dell’Ospedale, il personaggio rispettato da tutti i pazienti e colleghi, ma che poi si scopre un criminale con tutte le virgole a posto.

“Coma profondo è un film da guardare e da consigliare perché è considerato un punto di riferimento del genere medical thriller, in più ci sono alcune immagini leggendarie, mi riferisco ai pazienti sospesi in aria avvolti pudicamente con un solo piccolo tessuto bianco per coprire le parti intime. Tutto il materiale è impresso nella pellicola in modo geniale e allo stesso tempo macabro. La tensione è garantita, e il malaffare si svela lentamente.












































































































 

Scheda del film: Titolo: Coma profondo; Regia: Michael Crichton; Sceneggiatura: Michael Crichton; Soggetto: romanzo di Robin Cook; Genere: thriller; Anno: 1978; Durata: 113 min.; Attori: Genevieve Bujold (Dr.ssa Susan Wheeler), Michael Douglas (Dott. Mark Bellows), Richard Widmark (Dott. Harris), Rip Torn (Dott. George), Lois Chiles (Nancy Greenly), Tom Selleck (un paziente), Elizabeth Ashley (la dott.ssa Emerson dell’Istituto Jefferson), Ed Harris (un patologo).

N.B. nel Taccuino c’è un altro film con Michael Douglas, Traffic, e un altro con Ed Harris, la Macchia umana    

Le Voci in corsivo di apertura le ho sbobinate per il post, e le foto le ho scattate mentre stavo guardando il film.


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