“Era l’ora del giorno che Ransome amava di più, quella in cui, seduto sulla veranda, sorseggiava il suo cognac e guardava la luce dorata del sole inondare i banani, la casa giallogrigia, le piante rampicanti scarlatte, prima che l’astro, con un tuffo improvviso, precipitasse sotto l’orizzonte, abbandonando l’intero paese alle tenebre. Era uno spettacolo prodigioso, quello, per lui, uomo nordico, abituato ai lunghi crepuscoli viola dell’Inghilterra settentrionale: era come se, improvvisamente, il mondo intero si arrestasse per un secondo e poi scivolasse rapido in un abisso di tenebre. Per Ransome c’era sempre un’ombra di terrore primitivo nei tramonti indiani”
giovedì 17 novembre 2022
martedì 15 novembre 2022
Coma profondo. Il film
“Abbiamo a che fare con un campo di incertezze, un campo in cui non ci sono regole, in cui le leggi sono contraddittorie e non vi è alcun chiaro consenso sociale su come si dovrebbe agire, allo stesso tempo il costo per la cura del paziente è diventato proibitivo. La questione si pone in particolare con i pazienti comatosi a lungo termine. L’Istituto Jefferson ha un servizio sperimentale sponsorizzato dal Governo e progettato per offrire un’assistenza di qualità di tale paziente comatoso. Vorrei sottolineare che nessuna posizione morale o etica viene presa in considerazione in questa sede. Noi non entriamo nel merito della discussione se questi sfortunati pazienti sono vivi o sono morti, o se le cure dovrebbero continuare o terminare. Sarà la società a decidere se ci saranno altri di questi centri nel futuro o meno. Nel frattempo, noi provvediamo semplicemente alle cure con il minor costo possibile.
sabato 5 novembre 2022
L’Abbazia di Northanger. Film del 2007
“Nessuno che avesse conosciuto Catherine Morland da bambina avrebbe mai potuto immaginare che fosse destinata a diventare un’eroina, la sua posizione sociale, il carattere del padre, della madre, il suo aspetto e persino il suo carattere. Tutto era contro di lei. Una famiglia di dieci figli è sempre da considerare una bella famiglia, se vi sono teste, braccia e gambe il numero giusto. Di fatto, però, i Morland erano decisamente insignificanti, e Catherine per molti anni della sua vita fu insignificante anch’ella. Non c’era da meravigliarsi che Catherine, che per natura nulla aveva di eroico, preferisse il cricket e la palla alle bambole e ai libri. A 15 anni il suo aspetto accennava a migliorare e cominciò ad esercitarsi a diventare un’eroina. Affinché una giovane fanciulla diventi un’eroina deve assolutamente accadere qualcosa di avventuroso sul suo cammino”
martedì 1 novembre 2022
La biblioteca di Parigi
In questo romanzo il personaggio principale è di tipo immateriale, perciò si parla di libri, come salvare la cultura, o meglio come impedire alle nuove leggi di incatenare la lettura, eliminando dal mercato o impedendo la pubblicazione di quelli non inclini al pensiero del politico di turno, oppure impedire a certi soggetti di entrare in una biblioteca perché appartenenti ad un'altra religione. Un altro personaggio immateriale è il luogo di lettura, dove si catalogano e si prestano i libri al pubblico, vale a dire la biblioteca.
Angeli della notte
Due sorelle lavorano nel campo medico come infermiere, ma mentre la prima, Anna, è scrupolosa e addotta tutte le precauzioni previste dal protocollo, la seconda, Lucia, insegue ambizioni, scorciatoie e vantaggi personali al solo fine di arrivare in cima della scala sociale col minor sforzo. Più di una volta Anna cercherà di coprire le disattenzioni di Lucia, forse perché è la sorella più piccola, o perché sono orfane di entrambi i genitori. Un giorno, come preannunciato, le sconsideratezze di Lucia raggiungono il culmine perché si verifica un incidente mortale, causando così uno scossone ai destini delle due giovani infermiere.
La grande pioggia. Il film del 1939
“Ne dicono di cotte e di crude su di lei. Che lei è un ubbriacone, un fannullone e molto pericoloso, ma tutte le fanno la corte perché suo padre è un titolato. Non mi interessa di quello che dicono di lei, so quello che lei è veramente. La guardo sempre dalla finestra ogni volta che lei fa degli smiley e a volte penso che lei è l’unica persona di Ranchipur che non detesto. Vede, sig. Ransome, insomma, è tanto che volevo conoscerla”