mercoledì 9 giugno 2021

Jackie. Il film

. Mai visto un corteo così partire dall’aeroporto. Il caldo era da Messico o Vienna, il sole era forte sul viso, non potevo mettere gli occhiali. Jack stava salutando, e io ho visto un pezzo della sua testa volare via, sembrava color carne, non bianco. Lui mi è piombato in grembo, pezzi di cervello e sangue in grembo. Io ho urlato “Jack, Jack riesci a sentirmi? Jack ti amo. Jack”. E la sua testa era così bella, la sua bocca era bellissima, i suoi occhi erano aperti. Ho tenuto insieme i pezzi della sua testa per tenere tutto dentro. Aveva una meravigliosa espressione sul volto. Lui prima di rispondere a una domanda un secondo prima aveva la stessa testa smarrita. Era morto

. Signora Kennedy, io

. Non si illuda che io le permetta di pubblicare quello che ho detto. È chiaro?

. Sì, ma certo. Sì, è chiaro. Il suono del proiettile com’era?

 


Il film è un continuo flashback, con frammenti in bianco e nero sgranati per imitare il tempo che passa e immagini a colori per evidenziare la vita reale, nelle quali si mostra ciò che è apparso al grande pubblico senza tralasciare le scene riferite alla vita privata vissuta nell’intimità. Il racconto, strutturato in frammenti e raccolti in una sola pellicola, è stato sviluppato senza seguire un ordine cronologico, con una continua staffetta tra i vari momenti vissuti dai protagonisti in un particolare periodo storico, sia dentro i palazzi del potere e sia all’interno delle stanze private fuori dagli sguardi, fino a includere momenti drammatici con l’uccisione dell’uomo più potente del mondo, e di conseguenza assistiamo momenti tristi e delicati durante e dopo il funerale.

Il film Jackie racconta un pezzo di storia dal punto di vista femminile, dal punto di vista di una vedova, il cui compito vitale, per sé stessa e la sua famiglia, fu di non far scomparire il nome del marito dall’attenzione del grande pubblico, e non permettere di inserirlo tra le stelle cadenti con l’elezione del nuovo Presidente degli USA.

Come punto di partenza, il film prende in considerazione una lunga intervista concessa da Jacqueline Bouvier, vedova Kennedy, a un giornalista di una nota testata americana, e con un’abilità degna di essere rilevata, le Voci di entrambi fluttuano in modo razionale, si indirizzano le domande e le risposte con eleganza senza perdere il controllo, senza porre l’accento sull'emotività e sulla voglia di scoperchiare questioni pubbliche e private da smascherare e pubblicare.

Il regista, per la ricostruzione storica, si è avvalso di una serie di accorgimenti, ad esempio per distinguere le immagini di repertorio degli anni sessanta, entrate nei libri di storia, ha manipolato le luci invecchiandole, un ottimo sistema per contraddistinguere le varie scene. Un altro punto di forza sono stati i dettagli ben curati e documentati, come l’abbigliamento e il trucco dei personaggi, l’arredamento delle case, le attrezzature dei giornalisti; ogni scena ha un dettaglio da cogliere e registrare nel Taccuino.  

La colonna sonora è perfetta per ogni scena, e ha evidenziato i momenti drammatici, quelli felici e sereni, distinguendo vicende pubbliche e private, e, oltre a ciò, ha coperto le zone d’ombre, riempendo il silenzio, dove le Voci tacciono, o dove il pubblico deve riflettere.

Un altro punto a favore del film è stato la scelta delle attrici e degli attori, perché sono stati all’altezza del ruolo, per cui la recitazione è impeccabile, con eccellenti Voci in sintonia con i movimenti del corpo, con le espressioni facciali, e accompagnando la lentezza della pellicola sono stati capaci di rimarcare dettagli da non trascurare, come gli spasmi delle labbra, delle sopracciglia, degli occhi, tutti accorgimenti naturali che hanno arricchito la pellicola. Ogni azione recitata ha posto l’accento sullo stato d’animo dei personaggi, da una parte si anticipa la reazione della controparte senza avere la consapevolezza o la certezza della reazione, e dall’altra parte c’è una continua attenzione sullo stato psicologico di ogni singolo individuo.

Ottima la recitazione di Natalie Portman, la quale ha interpretato la parte del personaggio principale Jacqueline (Jackie) Bouvier. L’attrice, vista l’alta personalità del personaggio che ha interpretato, nota a tutto il mondo, ha rischiato tantissimo per aver accettato una parte così complessa, in più si potevano sollevare diverse critiche paragonandola alle altre attrici che hanno indossato la stessa parte in precedenti film. Natalie Portman con questo film ha raggiunto la perfezione, e ha ancora una volta dimostrato le sue capacità, e il suo lavoro è stato apprezzato dalla critica; per questo motivo ha ricevuto candidature e vari premi come miglior attrice protagonista.

Natalie Portman ha una lunga carriera, e oggi, oltre al film che ha interpretato nel 2016, trascrivo nel Taccuino un altro traguardo di natura privata, perché oggi compie quarant’anni.  Buon compleanno.

 

Il post inizia con una chiacchierata tra Jacqueline e il giornalista, e continuo a trascrivere altre Voci dei due protagonisti tratte dal film e sbobinate da me: 

. È passata solo una settimana e lo stanno già trattando come un oggetto antiquato da mettere in soffitta. Non se ne deve parlare così

. E come se ne dovrebbe parlare, signora Kennedy?

. Le è chiaro che pretenderò di rileggere la nostra conversazione evitandole di scrivere cose mai dette da me?

. Con tutto il rispetto, glielo posso escludere, signora Kennedy. Allora, ok, allora, credo di capire che questa dovrà essere la versione dei fatti dal suo punto di vista?

. Esatto.

 

Nel Taccuino registro le altre immagini che ho scattato mentre guardavo il film:

 




































































 

Scheda del film:

Titolo: Jackie

Regista: Pablo Larrain

Genere: biografico, drammatico

Anno: 2016

Durata: 99 min

Fotografia: Stephane Fontaine

Musica: Mica Levi

Sceneggiatura: Noah Oppenheim

Scenografia: Jean Rabasse

Interpreti: Natalie Portman (Jacqueline Bouvier Kennedy), Billy Crudup (il giornalista Theodore H. White), Peter Sarsgaard (Robert Kennedy), Caspar Philipson (John Fitzgerald Kennedy), Beth Grant (Bird Johnson), John Carroll Lynch (Lyndon B. Johnson), John Hurt (il sacerdote), Richard E. Grant (William Walton), Beth Grant (Claudia Johnson), Greta Gerwig (Nancy Tuckerman).

 



Link utili:

 

Trailer

https://www.youtube.com/watch?v=IlCqk4tcBB4

 

Clip:  https://www.youtube.com/watch?v=tK3V2cTGEwc

 

Colonna Sonora:  

https://www.youtube.com/watch?v=7engp9cmmNU

https://www.youtube.com/watch?v=WPpBWPVsphc

 



Nel Taccuino puoi trovare un altro film interpretato da Natalie Portman, “Il cigno nero”, clicca QUI; invece l’attore Billy Crudup lo trovi nel post più cliccato da sempre, il film “Charlotte Gray”, clicca QUI.

 

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