Svariati generi letterari hanno un punto in comune, non si possono raccontare i fatti narrati, e guai se qualcuno spiffera la trama con un mini riassunto; in questi casi l’unica soluzione esistente è sempre la stessa, leggere il libro senza interposta persona. E se il libro è scritto dal re degli horror è impensabile accennare i particolari, al massimo è consentito svelare qualche piccolissima e marginale pillola per alimentare la curiosità. Il libro horror “Mucchio d’ossa” di Stephen King fa parte della lista “non svelabile”, dove tutti tacciono sulla trama. In questo caso si possono segnalare alcune sporadiche Voci, ad esempio le ambientazioni: la prima parte della storia si svolge in una piccola cittadina americana e nella residenza abituale di un noto scrittore, Mike Noonan, mentre nella seconda parte la storia trasloca in una casa di campagna vicino a un lago, la cui denominazione porta il nome di una cantante blues, Sara Laughs.
Inoltre, in questa fattispecie di genere letterario, è
consentito elencare gli elementi che lo nutrono: uno scrittore di successo in
crisi, una casa di campagna, un lago, Voci misteriose, incubi notturni, tessere dell’alfabeto
che si muovono da sole per formare delle parole, un uomo potente, una piccola
località piena di storie segrete e una vacanza alimentata da avvenimenti
soprannaturali.
Gli altri elementi che si possono spifferare sono il contorno
ben nutrito di particolari, tra i quali, suspense, inquietudine, vita privata,
problemi sociali, il potere, l’horror e il thriller. Le altre situazioni da
rivelare a piccole dosi sono: in prima linea il lutto, la perdita della persona
più cara, la crisi della creatività, i problemi delle donne single con una
bimba, il rapporto tra una madre e la sua figlioletta, il rapporto tra una
bambina e il nonno potente, un’amicizia profonda tra un uomo adulto e una
bambina, la custodia di un minore, il razzismo, lo stupro, l’omicidio; tutti
elementi ben nutriti e ricchi di situazioni appartenenti al paranormale.
La prima parte del libro è lenta e carica di particolari, tanto
da sollecitare una domanda, vale a dire se stessi leggendo un libro del Re dei
thriller/horror. Inconsapevolmente non avevo afferrato la tattica dello
scrittore, non avevo capito l’utilità di quelle pagine. Nei primi capitoli lo
scrittore Stephen King ha sviluppato le fondamenta del libro, per poi tessere
la storia con tutti gli elementi.
“Mucchio d’ossa” di
Stephen King è un libro da leggere per distrarci un po’ dal solito tran tran quotidiano,
e lo consiglio ai fan del genere horror, e naturalmente a tutti gli ammiratori dello
scrittore.
Schema del libro:
Titolo: Mucchio d’ossa
Sottotitolo: Una storia d’amore maledetta
Autore: Stephen King
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Genere: horror
Anno: 1999
Pagine: 607
Ho letto qualche libro di Stephen King, sono veramente inquietanti !!! Questo mi pare di non averlo letto . Saluti
RispondiEliminaHo letto diversi libri dello stesso autore e il suo timbro è inconfondibile, e in questo caso l’horror e il paranormale sono un tutt’uno con situazioni psicologiche intense. Ciao Mirtillo.
EliminaMolti racconti di Stephen King hanno avuto trasposizioni cinematografiche o televisive, dirette anche da grandi autori come Stanley Kubrick, John Carpenter, Brian De Palma, David Cronenberg e George A. Romero. Pochi autori letterari, a parte Shakespeare, Agatha Christie o Arthur Conan Doyle, hanno ottenuto un numero paragonabile di adattamenti delle proprie opere.
RispondiEliminaCiao Innassia.
L’ho notato anch’io, parecchi film sono tratti dai suoi libri, e appena spunta un nuovo romanzo c’è già qualcuno che immagina la prossima sceneggiatura da adattare a una pellicola per il cinema o per il piccolo schermo. Ciao Gus.
EliminaKing è sempre una sicurezza se si cercano delle buone letture.
RispondiEliminaCiao Nick. Ho letto pochi libri di King e per il momento non mi ha delusa.
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