venerdì 13 novembre 2020

Mucchio d’ossa di Stephen King

Svariati generi letterari hanno un punto in comune, non si possono raccontare i fatti narrati, e guai se qualcuno spiffera la trama con un mini riassunto; in questi casi l’unica soluzione esistente è sempre la stessa, leggere il libro senza interposta persona. E se il libro è scritto dal re degli horror è impensabile accennare i particolari, al massimo è consentito svelare qualche piccolissima e marginale pillola per alimentare la curiosità. Il libro horror “Mucchio d’ossa” di Stephen King fa parte della lista “non svelabile”, dove tutti tacciono sulla trama. In questo caso si possono segnalare alcune sporadiche Voci, ad esempio le ambientazioni: la prima parte della storia si svolge in una piccola cittadina americana e nella residenza abituale di un noto scrittore, Mike Noonan, mentre nella seconda parte la storia trasloca in una casa di campagna vicino a un lago, la cui denominazione porta il nome di una cantante blues, Sara Laughs.

Inoltre, in questa fattispecie di genere letterario, è consentito elencare gli elementi che lo nutrono: uno scrittore di successo in crisi, una casa di campagna, un lago, Voci misteriose, incubi notturni, tessere dell’alfabeto che si muovono da sole per formare delle parole, un uomo potente, una piccola località piena di storie segrete e una vacanza alimentata da avvenimenti soprannaturali.

Gli altri elementi che si possono spifferare sono il contorno ben nutrito di particolari, tra i quali, suspense, inquietudine, vita privata, problemi sociali, il potere, l’horror e il thriller. Le altre situazioni da rivelare a piccole dosi sono: in prima linea il lutto, la perdita della persona più cara, la crisi della creatività, i problemi delle donne single con una bimba, il rapporto tra una madre e la sua figlioletta, il rapporto tra una bambina e il nonno potente, un’amicizia profonda tra un uomo adulto e una bambina, la custodia di un minore, il razzismo, lo stupro, l’omicidio; tutti elementi ben nutriti e ricchi di situazioni appartenenti al paranormale.

La prima parte del libro è lenta e carica di particolari, tanto da sollecitare una domanda, vale a dire se stessi leggendo un libro del Re dei thriller/horror. Inconsapevolmente non avevo afferrato la tattica dello scrittore, non avevo capito l’utilità di quelle pagine. Nei primi capitoli lo scrittore Stephen King ha sviluppato le fondamenta del libro, per poi tessere la storia con tutti gli elementi.

Mucchio d’ossa” di Stephen King è un libro da leggere per distrarci un po’ dal solito tran tran quotidiano, e lo consiglio ai fan del genere horror, e naturalmente a tutti gli ammiratori dello scrittore.

 


Schema del libro:

Titolo: Mucchio d’ossa

Sottotitolo: Una storia d’amore maledetta

Autore: Stephen King

Casa editrice: Sperling & Kupfer

Genere: horror

Anno: 1999

Pagine: 607


6 commenti:

  1. Ho letto qualche libro di Stephen King, sono veramente inquietanti !!! Questo mi pare di non averlo letto . Saluti

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    1. Ho letto diversi libri dello stesso autore e il suo timbro è inconfondibile, e in questo caso l’horror e il paranormale sono un tutt’uno con situazioni psicologiche intense. Ciao Mirtillo.

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  2. Molti racconti di Stephen King hanno avuto trasposizioni cinematografiche o televisive, dirette anche da grandi autori come Stanley Kubrick, John Carpenter, Brian De Palma, David Cronenberg e George A. Romero. Pochi autori letterari, a parte Shakespeare, Agatha Christie o Arthur Conan Doyle, hanno ottenuto un numero paragonabile di adattamenti delle proprie opere.
    Ciao Innassia.

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    1. L’ho notato anch’io, parecchi film sono tratti dai suoi libri, e appena spunta un nuovo romanzo c’è già qualcuno che immagina la prossima sceneggiatura da adattare a una pellicola per il cinema o per il piccolo schermo. Ciao Gus.

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  3. King è sempre una sicurezza se si cercano delle buone letture.

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    1. Ciao Nick. Ho letto pochi libri di King e per il momento non mi ha delusa.

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