“Una lobbista deve
prevedere, deve anticipare le mosse del suo avversario e trovare le
contromisure. Chi vince, trama un passo avanti ai suoi nemici e svela gli assi
nella manica dopo che gli altri hanno svelato i loro. Deve essere certa che gli
sorprenderà e che non si farà mai sorprendere”
Miss Elizabeth Sloane è una lobbista di successo; è un raro
talento e non rivela le sue mosse a nessuno, neanche ai suoi collaboratori; è una macchina d’intelligenza con un asso nella manica che
la distingue da tutti gli altri: vince sempre e non conosce il verbo “fallire”. È una donna
forte, una professionista che lavora
nel cinismo più totale. Usa il cervello con astuzia, e pur di vincere, e pur di ottenere il massimo dei risultati, si avvale
di tutti gli strumenti a sua disposizione, e in assenza di qualsiasi appoggio li ricava a suo
piacimento. In più è una professionista
di altissimo livello che non conosce limiti perché è iperattiva con ritmi di
lavoro snervanti, anche per i suoi più stretti collaboratori sempre a sua
disposizione anche nel cuore della notte.
Per miss Sloane gli ostacoli non sono una barriera, ma dietro l’angolo c’è sempre un “ma”. E quando bussa alla porta del suo ufficio un avversario più temuto di lei, l’industria delle armi, per sconfiggerlo sfrutta tutto il suo ingegno sviluppato in anni di duro lavoro.
Miss Sloane deve decidere se cambiare strategia o se stare dalla parte del più forte; con freddezza decide di mollare la lobby delle armi portando con se quasi tutto il suo staff, e di appoggiare l'approvazione della legge che disciplina e limita la commercializzazione delle armi.
L’industria delle armi ai loro occhi vede una donna, e quindi una nemica facilmente malleabile, e per colpirla usa i classici strumenti: un suo punto debole di natura privata. Ma non capisce che essere donna non è sinonimo di debolezza, in più sottovaluta la cinica e astuta lobbista.
Sarà lei, Miss Sloane, una professionista che non usa strumenti convenzionali, a mettere k.o. l’industria delle armi, o meglio un mondo fatto di soli uomini.
Per miss Sloane gli ostacoli non sono una barriera, ma dietro l’angolo c’è sempre un “ma”. E quando bussa alla porta del suo ufficio un avversario più temuto di lei, l’industria delle armi, per sconfiggerlo sfrutta tutto il suo ingegno sviluppato in anni di duro lavoro.
Miss Sloane deve decidere se cambiare strategia o se stare dalla parte del più forte; con freddezza decide di mollare la lobby delle armi portando con se quasi tutto il suo staff, e di appoggiare l'approvazione della legge che disciplina e limita la commercializzazione delle armi.
L’industria delle armi ai loro occhi vede una donna, e quindi una nemica facilmente malleabile, e per colpirla usa i classici strumenti: un suo punto debole di natura privata. Ma non capisce che essere donna non è sinonimo di debolezza, in più sottovaluta la cinica e astuta lobbista.
Sarà lei, Miss Sloane, una professionista che non usa strumenti convenzionali, a mettere k.o. l’industria delle armi, o meglio un mondo fatto di soli uomini.
La trama del film “Miss Sloane. Giochi di potere” è ben
articolata e rappresenta il mondo delle lobby dal punto di vista femminile, una
scelta coraggiosa non sempre presa in considerazione dal mondo della
celluloide. Il film è stato impostato con ripetuti flashback non sempre ben
delineati, per cui se lo spettatore si
deconcentra per pochi secondi rischia di perde il filo. L’asso nella manica
del film è la recitazione dei personaggi, in più primeggia per la sceneggiatura
e per la fotografia. Il piatto forte di tutto il cast è l’attrice Jessica
Chastain, la quale personifica senza sbavature il personaggio principale,
riesce a bucare lo schermo con naturalezza, e basta un suo solo sguarda per
mettere in soggezione anche il “piccolo” spettatore. Il film pecca di un
elemento negativo: si parla troppo e prima di sentire una frase c’è già la risposta
di un altro personaggio; ognuno sa già quello che deve dire e rispondere, e
tutto ciò è irreale e crea mal di testa; in altre parole non c’è spazio per
respirare e scarseggia il tempo per assimilare ciò che si sente, e questo tende
ad appesantirlo irrimediabilmente. Capire il complesso della pellicola
significa riguardarlo, per poi constatare ugualmente l’accavallamento delle
Voci reso ancora più problematico dai ripetuti flashback; pertanto, sommando
la delicatezza della trama, difficilmente si segue con la testa spensierata.
“Miss Sloane. Giochi di potere” è un bel film con argomentazioni forti e l'elemento negativo citato lo indebolisce. È un film da rivedere con calma.
“Miss Sloane. Giochi di potere” è un bel film con argomentazioni forti e l'elemento negativo citato lo indebolisce. È un film da rivedere con calma.
Locandina |
Scheda del film:
Titolo: Miss Sloane. Giochi di potere
Regista: John Madden
Genere: thriller, drammatico
Anno: 2016
Durata: 132 min.
Sceneggiatura: Jonathan Perera
Fotografia: Sebastian Blenkov
Colonna sonora: Max Richter
Interpreti: Jessica Chastain (Elizabeth
Sloane), John Lithgow (senatore Sperling), Mark Strong (Rodolfo Schmidt), Gugu
Mbatha-Raw (Esme Manucharian), Alison Pill (Jane Molloy)
Segnalo tre link:
Trailer:
www.youtube.com/watch?v=xG42Am-nRmc
Clip:
www.youtube.com/watch?v=d4GGuW30cl0
Colonna sonora:
https://www.youtube.com/watch?v=oNeXYQqtTX8
Nel Taccuino c’è un altro
film interpretato dall’attrice Jessica Chastain, The help, clicca QUI
Le prime righe del post
si riferiscono a una frase del film pronunciata all’inizio del film da Miss Elizabeth Sloane.
Annotazione: immagini prelevate dalla rete tramite il motore di
ricerca Google.
Jessica Chastain è bravissima.
RispondiEliminaHo visto vari film interpretati da Jessica Chastain: ha talento. Buona domenica.
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