Sabato 4 luglio 2015 mi sono svegliata prestissimo:
alle h 5,45.
Dovevo raggiungere la Barbagia per seguire il Festival letterario della Sardegna, L’isola delle storie, XII edizione.
Prima della partenza sapevo che il festival era già iniziato, ma non ci pensavo perché mi aspettavano due giorni intensi di incontri letterari, mostre, musica e tante sorprese. Mi sono organizzata con scarpe comode perché dovevo correre da una parte all’altra verso Sant’Antiocru, S’Antana ‘e Susu, Piazza Mesu Bìdda, Binzadònnia e Didòva, e poi anche a Lodine in piazza S. Giorgio. Gavoi apparentemente sembra un piccolo paesino di montagna, ma è un grande Paese perché è riuscito, mattone dopo mattone, a creare dal nulla uno dei festival letterari più importanti e originali della nostra penisola.
Dovevo raggiungere la Barbagia per seguire il Festival letterario della Sardegna, L’isola delle storie, XII edizione.
Prima della partenza sapevo che il festival era già iniziato, ma non ci pensavo perché mi aspettavano due giorni intensi di incontri letterari, mostre, musica e tante sorprese. Mi sono organizzata con scarpe comode perché dovevo correre da una parte all’altra verso Sant’Antiocru, S’Antana ‘e Susu, Piazza Mesu Bìdda, Binzadònnia e Didòva, e poi anche a Lodine in piazza S. Giorgio. Gavoi apparentemente sembra un piccolo paesino di montagna, ma è un grande Paese perché è riuscito, mattone dopo mattone, a creare dal nulla uno dei festival letterari più importanti e originali della nostra penisola.
Tutti per Guccini |
Sabato pomeriggio, invece di seguire Luca Sofri, ho
deciso di raggiungere le scuole elementari per incontrare Beatrice Masini,
Nadia Terranova e Licia Troisi. Le prime due hanno pubblicato libri per ragazzi
e hanno tradotto diverse opere: ad esempio la Masini Harry Potter, mentre la
Terranova i fumetti tratti dai romanzi di Jane Austen; naturalmente c’è stato
anche lo spazio per parlare dei loro ultimi lavori per adulti. L’incontro di
Licia Troisi apparentemente sembrava una lezione di astronomia, ma realmente si
analizzava come si scelgono i nomi o le storie da inserire nei suoi romanzi Fantasy.
Sculture di carta |
La giornata di sabato si è conclusa alla grande a
Sant’Antiocru con lo scrittore Miguel Bonnefoy. Con l’incontro “Storie e altri
luoghi” mi ha fatto riflettere la storia di uomini e donne che imparano a
leggere e scrivere per imparare a ritrovare il loro Paese o come nelle librerie
si presentano per acquistare libri scolastici per il loro figli anche se non
conoscono l’alfabeto: riconoscono i libri dalla copertina. Anche qua c’è stato
lo spazio per un aneddoto. Dopo che la presentatrice Terranova ha terminato di
legge l’ottavo capitolo del suo libro, Miguel Bonnefoy ci racconta che una
signora aveva apprezzato la scelta di non inserire nel libro l’ottavo capitolo.
Lo scrittore, ignaro della dimenticanza dell’editore, anche se hanno detto che
è naturale dimenticarlo visto che il suo protagonista si chiamava Octavio, inserisce
il capitolo mancante.
Domenica mattina “Dal balcone” a S’Antana ‘e Susu
dovevamo incontrare Daria Bignardi , ma per motivi di salute è dovuta partire e
al suo posto ci ha fatto compagnia Nadia Terranova che ci ha parlato del suo
ultimo libro.
Domenica pomeriggio, al giardino
comunale a Binzadònnia, nell'incontro intitolato “Reading”, c'era Teresa De Sio, e ho sentito quello che volevo
sentire: non abbondonerà la musica per la scrittura; anzi, ad una domanda di
Marcello Fois risponde che non ha annullato la musica ma l’ha liberata e l’ha
alleggerita perché prima doveva dire tutto solo nelle canzoni. Ad un’altra
domanda su come riconoscere la musica da un romanzo, risponde con il suo
accento caratteristico: “se ho una chitarra in mano ho una canzone, se non
ho una chitarra ho un romanzo”. E sì non abbandonerà la musica.
Caterina Bonvicini intervista Jhumpa Lahiri |
"Dal Balcone" Gisella Vacca legge "Eduardo Galeano" |
Marcello Fois intervista Teresa De Sio |
Mario Faticoni legge "Sergio Atzeni" |
L'incontro con Beatrice Masini e Nadia Terranova |
Roberta Balestrucci intervista Licia Troisi |
Terranova intervista Miguel Bonnefoy |
Il preludio musicale del Festival
Le Mostre del Festival
Sculture di carta |
Mostra fotografica all'aperto: "Paesani" |
La mostra dei bambini |
Mostra fotografica sul Kurdistan |
Praticamente c'era il mondo, raga
RispondiEliminaLorenzo
Praticamente è un’opportunità per stare tutti assieme, e Gavoi ci offre un ciclo di incontri culturali da cogliere e da diffondere… Ciao
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