Hunger Games può essere incluso non soltanto tra i libri per ragazzi, ma si può catalogare anche come un libro di fantascienza post-apocalittica adatto per gli adulti.
Nel libro si racconta che in seguito ad una spietata guerra da una civiltà democratica ne sorge un'altra, dove le libertà personali e i diritti fondamentali dei singoli e dei territori locali non esistono più, dove la sovranità non appartiene al popolo ma ad una piccola minoranza. Il nuovo Stato, sorto in un lontano futuro e in un luogo utopistico, è tecnologicamente avanzato e poggia su una struttura sociale che ha agli estremi norme e direttive negative tipiche di uno Stato autoritario.
Nel libro si racconta che in seguito ad una spietata guerra da una civiltà democratica ne sorge un'altra, dove le libertà personali e i diritti fondamentali dei singoli e dei territori locali non esistono più, dove la sovranità non appartiene al popolo ma ad una piccola minoranza. Il nuovo Stato, sorto in un lontano futuro e in un luogo utopistico, è tecnologicamente avanzato e poggia su una struttura sociale che ha agli estremi norme e direttive negative tipiche di uno Stato autoritario.
La scrittrice, per la stesura del romanzo, prende come spunto i
programmi televisivi. Facendo zapping da un canale all’altro, si rende conto
del contenuto, della qualità dei servizi e dei programmi di intrattenimento: da
una parte i reality show che appartengono alla finzione, e dall’altra parte i
documentari di guerra e quindi la crudele realtà. Fondendo gli estremi del
mondo televisivo, nel romanzo è riuscita a descrivere un ipotetico Stato
totalitario basato sulla insensibilità e sulla ipocrisia dei potenti, realtà che
si discosta dal quotidiano vissuto dalla popolazione dei distretti sconfitti.
Nel nuovo Sato autoritario, descritto nel romanzo, si notano gli estremi della vita quotidiana vissuta dai vincitori e dagli sconfitti.
Nel nuovo Sato autoritario, descritto nel romanzo, si notano gli estremi della vita quotidiana vissuta dai vincitori e dagli sconfitti.
Scheda del libro:
Titolo: Hunger Games;
Auttrice: Suzanne Collins
Lingua originale: inglese.
Traduzione: Fabio Paracchini;
Casa editrice: Mondadori;
Collana: Oscar grandi bestsellers;
Anno di pubblicazione: ristampa 2013;
Pagine: 371;
Prezzo di copertina: € 13,00;
Genere: romanzo.
Sinossi.
"Mi offro
volontaria, mi offro volontaria come tributo”
Non ci vuole molto per
firmare la propria condanna a morte. E Katniss lo sapeva benissimo quando ha
pronunciato questa frase per sostituire e salvare la vita della sorella.
Hunger Games non è il
solito reality show dove uno vince e chi perde torna a casa senza il trofeo. Qui
la regola vigente è spregevole: o muori o vivi, o uccidi o muori e il vincitore
vive.
Gli Hunger Games si
disputano ogni anno a Panama, una città sorta dalle ceneri di uno Stato chiamato Nord America e
dissolto da una guerra, la cui capitale prende il nome
di Capitol City.
Ogni anno si ricorda la
terribile guerra nel quale 12 distretti, dopo un atto di ribellione, furono
sconfitti, e per assicurare la pace, fu stipulato il Trattato del Tradimento
che introdusse nuove norme e, per ricordare i giorni più bui, vennero inventati
per punizione gli Hunger Games.
Le regole del gioco non
sono difficili da memorizzare: ogni distretto fornisce due partecipanti, un
ragazzo e una ragazza dai 12 ai 18 anni, che verranno segregati in un’arena
all’aperto per un paio di settimane, nel quale combatteranno fianco a fianco fino
alla morte perché, in questo modo, Capitol City ricorda a tutti i perdenti chi detiene
il potere assoluto, chi comanda e chi soccombe. I concorrenti prendono il nome
di Tributi e chi sopravvivrà coprirà se stesso e il suo Distretto di premi, di
cibo e di fama.
Katniss appartiene al Distretto
12, e questo è un particolare che non da garanzie: è il più povero e in 73
edizioni ne ha vinto solo due. Ma Katniss ha un vantaggio rispetto agli altri Tibuti: per sopravvivere e per sfamare la propria famiglia,
dopo la morte del padre, è diventata un’ottima cacciatrice, sa usare l’arco e
le frecce, e questo particolare, all’interno dell’arena, le permetterà di
sfamarsi, di proteggersi, e soprattutto di sorprendere gli sponsor che la
votano come non era mai successo nel Distretto 12, perché interessati alla sua
vitalità e ai pettegolezzi che la circonda.
La disputa tra i
Distretti non si basa esclusivamente sulla fortuna o sulla bravura dei
concorrenti, e non vige la libertà di azione perché al centro dello spettacolo
ci sono gli sponsor che aiutano chi sorprende e chi intrattiene lo spettatore
televisivo, e soprattutto chi fa guadagnare di più: in altre parole lo
spettacolo ha al centro il “Dio denaro” tipico dell’era del consumismo; più fai
guadagnare gli sponsor e più hai la possibilità di vincere e quindi di
sopravvivere.
Mentre 24 ragazzi e
ragazze lottano per la sopravvivenza, i potenti, coloro che vinsero la guerra, guardano
alla televisione gli Hunger Games, ridono, giocano e si divertono non prestando la dovuta
attenzione a ciò che accade all’interno dell’arena.
Allo spettatore
televisivo non interessa se degli esseri umani muoiono, ma guadagnare e divertirsi.
Scheda del film:
Titolo: Hunger Games;
Anno: 2012;
Durata: 142 min;
Genere: fantascienza;
Regista: Gary Ross;
Paese: USA;
Cast: Jennifer Lawrence è la protagonista Katniss,
Josh Hutcherson interpreta Peeta il secondo estratto del Distretto 12, Lenny
Kravitz è il costumista del Distretto 12 che stupirà gli sponsor.
Il trailer
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