lunedì 18 novembre 2019

Un classico in cucina

La scorsa settimana ho aggiunto un altro tassello al concetto “manualità in cucina”, e con molta pazienza sono riuscita preparare uno dei piatti più ghiotti della cucina italiana. Questa volta lo scopo della lezione del corso di cucina non era il ripieno del piatto ma saper maneggiare la pasta, pertanto è stata una serata piena di risate e di sguardi mentre stavamo imparando a “creare” i famosi tortellini.
La forma della pasta è la base dei tortellini, e questo è un dettaglio da non prendere sottogamba, perché il lavoro può essere più laborioso mentre si tenta di sigillarla per impedire l’uscita del ripieno durante la cottura; e la perfezione del quadrato è una garanzia e sinonimo di perfezione non dal punto di vista estetico ma dal punto di vista della praticità.
Riuscire a dare la forma dei tortellini con le mani e senza formine e con un semplice coltello non è stato semplice, e mi sono ingegnata per ricavare tanti quadrati, anzi finti quadrati perché la stragrande maggioranza assomigliavano a dei rettangoli. 
Come ho accennato, l’intenzione dell’insegnante non era saper preparare un ottimo ripieno, per cui ognuno di noi ne ha imbandito uno diverso dall’altro: la stragrande maggioranza ha prediletto la classica ricetta emiliana, qualcuno ha cucinato il ripieno con i funghi, con il radicchio e con la zucca, tutti stra stra buoni.
Sostanzialmente, a piccoli passi, sono riuscita nell’impresa: ho ottenuto dei tortellini dalla classica forma, durante la cottura non si sono aperti, e per finire la super soddisfazione: per l’insegnante il ripieno era gustoso; anche se non sono ancora brava posso dire di essere soddisfatta. 
Qualcuno può dire “tutto perfetto?” Ma no, ho commesso molti errori. Ad esempio, per dare la giusta consistenza, per ottenere un ripieno più duro e più malleabile, dovevo prepararlo molte ore prima, invece, non conoscendo il segreto, l’ho preparato poco prima della lezione, pertanto ho faticato il doppio perché era morbido.
Non avere le formine è stato il dilemma più grave, perché non riuscivo a sigillare la pasta con facilità, inoltre non è stato semplice capire quanto ripieno dovevo mettere per ogni singolo tortellino, e ogni tanto sono saltati fuori tortelloni ciccioni o tortellini mingherlini.
 
Qualsiasi sia  stato il risultato della lezione ... con il nostro umorismo frizzante e il sorriso dell'insegnante ... ci siamo divertiti un mondo.  




 
Adesso è arrivato il momento di organizzarmi per acquistare la famosa rotellina che in un colpo solo ritaglia la pasta in tanti e perfetti a quadrati.  
 
Oggi preferisco non trascrivere gli ingredienti dei tortellini perché la rete è ben fornita; nel Taccuino posso registrare un link utilissimo:
https://www.youtube.com/watch?v=tO5WgOopQzs
 
 


8 commenti:

  1. Ho la classica sensazione dell'acquolina in bocca.
    Ciao Innassia.

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    1. Ci credo ci credo ... la cucina nostrana fa questo effetto.
      Notte Gus

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  2. Che tortellini fantastici! Brava Innassia. ‘Notte:)
    sinforosa

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    1. Con la rotella mi auguro di riuscire a trovare la giusta manualità, non pretendo la perfezione ma almeno un pochino di collaborazione in più dovrei ottenerla...
      Grazie @Sinforosa. Buonanotte

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  3. Oh, è un tipo di pasta difficile e a me i tuoi sembrano perfett (e sicuramente saranno stati ottimi).
    Ho voglia di mangiarne un piatto, in bianco, ma con tre gusti di ripieno diversi... funghi, zucca, salsiccia XD

    Moz-

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    1. Ciao Miki. Sono complicati e il mio terrore era la cottura perché tendono ad aprirsi normalmente, figuriamoci i miei esperimenti… non ho mollato la pentola neanche per un secondo…

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    2. Ci sta, ma dai e dai, saranno sempre più perfetti.
      Oh, mi autoinvito a casa tua a mangiarli :D

      Moz-

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    3. .... forse non è il momento giusto per autoinvitarti �� ... ultimamente la mia cucina è un campo sperimentale e sto cucinando piatti mai visti e mai preparati, questo significa che mi stanno uscendo un sacco di schifezze. Succede perché mi sono iscritta a un corso di cucina e neanche io so cosa mi aspetta ��

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