lunedì 17 settembre 2018

Donne di Roma


Le donne romane per nascita e per adozione sono il centro del saggio storico scritto a quattro mani da Michela Ponzani e Massimiliano Griner, dal titolo “Donne di Roma”. Capitolo dopo capitolo, conosciamo alcune donne vittime di abusi e maltrattamenti partendo dal II sec d. C. fino alla liberazione dell’Italia fascista; seguiamo episodi gravi e crudeli di tipo culturale, sociale e legislativo. Le fondamenta delle vicende trattate nel saggio sono i documenti, le lettere, i diari conservati negli archivi e le Voci tramandate nel tempo da una persona all'altra.
Gli autori ci raccontano ciò che accadde ad alcune donne, conosciute e ignote, portandoci direttamente nei luoghi dove si consumarono crimini ai danni di mogli, figlie e fanciulle, partendo da semplici tradimenti, vessazioni, fino agli omicidi.
Nel saggio incontriamo maschi (padri, mariti e fratelli) in possesso di un diritto vergognoso di vita e di morte, con cui possono imporre alle donne, anche con l’uso della forza, certi comportamenti; uomini con un abuso di potere illimitato per domare a proprio piacimento il corpo e la mente delle donne fino a ucciderle, senza incorrere in nessun tipo di reato penale.
Nel libro si parla delle differenze di potere tra i sessi, ricordando una mentalità che vuole le donne ubbidienti, mute, caste e che non pensano; invece agli uomini è riconosciuto il potere di controllo sulle donne usandole come degli oggetti, possedendole mentalmente e fisicamente, annullando così ogni tipo di libertà femminile.
Ad esempio, il libro inizia con un caso di femminicidio nella città eterna, quando un uomo assassinò la moglie all’ottavo mese di gravidanza e mai incriminato per omicidio, semplicemente perché di sesso maschile; e gli autori analizzano le cause che determinarono la condotta dell’uomo e l’accettazione di tale comportamento dalle leggi e dalla società.
Il libro analizza parti di vita di alcune donne appartenenti a diverse classi sociali, ad esempio conosciamo chi diventò eroina popolare dopo essere stata decapitata per aver commesso un omicidio, senza approfondire lo stato psicologico e l’origine del reato semplicemente perché di sesso femminile; o chi si tolse la vita dopo essere stata stuprata da un'illustre personaggio; conosciamo la fine di alcune donne sole, o figlie di padre ignoto, e bambine che espiarono le colpe delle madri perché colpevoli di essere donne; madri che abbandonarono i propri figli per le ragioni più disparate; le partigiane che lottarono a fianco degli uomini per un’Italia libera, e che ritornarono ai fornelli con la fine della seconda guerra mondiale, lasciando per sempre quella poca libertà respirata durante l’occupazione; e ancora incontriamo le streghe, le modelle, le ruffiane, le mammane, le rivoluzionarie, donne che seguono la moda, e tante  e tante altre.
Partendo da semplici comportamenti quotidiani, giungendo fino all’omicidio, il libro affronta il “perché” non si sia indagato sul presunto colpevole, e perché tanta violenza gratuita ai danni delle donne.
L’origine dei maltrattamenti nei confronti delle donne ha come punto di riferimento consuetudini ben accettate dalle persone e ben rinforzate dalle leggi che vedono di buon occhio affidare il corpo e la mente delle donne agli uomini.
Consiglio vivamente la lettura del libro "Donne di Roma di Michela Ponzani e Massimiliano Griner perché solo studiando il nostro passato possiamo piegare tale anomalia. In più il saggio è un punto d’inizio per comprendere meglio la causa di tanta cattiveria e spietatezza nei confronti delle donne, e girovagando per le vie di Roma ancora oggi possiamo trovare tracce di tali colpe in un’anonima piazza, nelle chiese o nei palazzi.
"Donne di Roma" è più che un saggio storico: è un lungo viaggio verso l'emancipazione e l'indipendenza femminile attraverso i secoli percorrendo le vie della città eterna, Roma.
 
 

 
Alcuni brani da ricordare:
 
Casta, riservata, modesta, dotata di grazia per la sua capacità di restare in silenzio: sono queste le virtù della donna romana, nel mondo antico” … pag. 18
 
Dimostrare l’immoralità di una ragazza servendosi di amici, o ricorrendo alle accuse mosse dal vicinato e dai parroci, col fine di svincolarsi da una promessa di matrimonio, è quanto di più facile un uomo possa fare” … pag. 130
 
“Per le donne troppo emancipate, dal temperamento ostinato e ribelle, che non accettano di rinchiudersi nel ruolo di madre e moglie obbediente e sottomessa, definite donne di assai cattiva vita, o donne dai cattivi costumi, possono anche aprirsi le porte dei manicomi” ...  pag. 135
 
Educare le orfane a espiare il peccatto delle madri che le hanno abbandonate e abituarle fin da piccole a essere di buoni costumi intimorati è la missione per esempio dell’Istituto Figlie della Divina Providenza, sulla via Tuscolana, al Quadraro, riservate a bambine dai 6 ai 10 anni, che le preparava a divenire buone madri di famiglia” … pag. 159

"Ancora una volta, alle donne viene attribuita una grande responsabilità da ambo le parti. I conservatori le attaccano perché hanno messo da parte il pudore, su cui poggerebbe una società sana, e avrebbero aperto le porte alla Rivoluzione" ... pag. 166

"L'Italia del dopoguerra è un Paese in cui se le donne si sposano o fanno figli perdono il lavoro. E se il marito le lascia non possono risposarsi, ma diventano reiette per tutta la vita. Persino ucciderle non è così grave, se c'è in ballo l'onore dell'uomo" ... pag. 229
 
 
 
Scheda del libro
Titolo: Donne di Roma
Sottotitolo: La lunga strada dell’emancipazione femminile nella città eterna
Autori: Michela Ponzani e Massimiliano Griner
Genere: saggio
Casa editrice: Rizzoli
Collana: saggi italiani
Anno: 2017
Pagine: 310
Prezzo di copertina: € 20.00 
 
 

8 commenti:

  1. Interessante. Grazie per la segnalazione.
    sinforosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Saggio scoperto per puro caso cercando materiale dello stesso genere. È più che interessante

      Elimina
  2. Alle donne hanno fatto di tutto.
    Innassia, grazie per la segnalazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Troviamo un bel campionario di azioni e comportamenti sociali gravi disciplinati dal legislatore, ad es non scordiamo che il reato di adulterio femminile è stato abrogato nel ’68 e il delitto d’onore nell’81… sembra medioevo… ma non è passato molto tempo.

      Elimina
  3. Grazie per le informazioni, non conoscevo il libro.Rita

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Rita. Se lo vuoi leggere alla prima occasione te lo allungo.

      Elimina
  4. Molto interessante, in questo periodo ero alla ricerca di qualcosa del genere. Se è scritto bene come dici anche dal punto di vista storico, è sicuramente da mettere in lista di lettura! Grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è il classico saggio storico per gli addetti ai lavori. Si legge tranquillamente. Il sunto del libro è ben descritto nel sottotitolo: la lunga strada dell’emancipazione femminile nella città eterna. La bibliografia è stata curata separando i vari periodi (Roma medioevale, barocca e così via): interessante per approfondire. Se lo leggi, fammi sapere. Ciao

      Elimina

Ricordo ai lettori che il legislatore ha emanato una norma per proteggere i dati personali quando si naviga nei blog, quindi, prima di lasciare un commento, si consiglia la lettura della pagina “Disclaimer, Privacy & Cookie”.