Un paio di giorni fa, domenica 12 gennaio, ho
seguito, con molta attenzione, un’interessante iniziativa, “incontro con la
tradizione, sa bidda de is frascus”. E’ stato organizzato per conoscere
la produzione delle tegole, delle brocche e dei vasi; si è discusso di tèulas, frascus
e màrigas.
Partendo dalla metà dell’ottocento, approfondendo il periodo che va
dal 1853 al 1950 circa, è stato esaminato tutto il processo di produzione
artigianale, dalla materia prima fino al prodotto finito: estrazione e
lavorazione dell’argilla e della pietra calcarea; analisi dei materiali
utilizzati come, ad esempio, la terra bianca e rossa; delucidazioni
delle tre più importanti figure di operai specializzati, conosciuti col nome di
su maistu, su craccadori e su ettadori; la struttura e la preparazione dei
forni; gli attrezzi utilizzati dagli operai; la realizzazione, la
commercializzazione e l’uso di frascus, màrigas e tèulas; declino della
produzione e il ritorno alla terra o all’emigrazione.