Benvenuti nel mio salotto virtuale, un luogo dove posso condividere le mie passioni con chi passa da qui. Si parla di piccole chicche quotidiane, di curiosità lontane e vicine, di storie locali e non solo. Mettetevi comodi e partiamo per un lungo viaggio.

mercoledì 30 novembre 2016

Bucconetti o Gueffus. Dolcetti di mandorle

Nel Taccuino non poteva mancare la ricetta di uno dei dolci più ghiotti e desiderati della Sardegna; la loro presenza è sinonimo di gioia e in tutte le feste importanti la loro assenza è ingiustificabile. Si preparano per tutte le feste religiose, per le lauree, per i matrimoni, per i compleanni, per le feste private e familiari e per avvenimenti speciali. In breve ogni occasione è buona per preparare questi dolcetti di mandorle avvolte nella carta velina a mo' di caramelle. Esteticamente hanno un aspetto simpatico e allegro perché la carta velina ha infiniti colori, si passa dal classico bianco, al rosa, all’azzurro e al rosso e così via, e sono abbelliti sfrangiando le estremità o ricavando dei sacchetti ricamati con delle semplici forbici.
E sì, è arrivato il momento di trascrivere nel Taccuino virtuale la ricetta dei Bucconetti, chiamati anche Gueffus. I Bucconetti sono trai i dolci sardi più conosciuti e, seguendo alcuni piccoli accorgimenti, possono anche essere inclusi tra i dolci alle mandorle più semplici da preparare.

domenica 6 novembre 2016

Film. Il paziente inglese

 
Direttamente dalle pagine del romanzo “Il paziente inglese”, nel 1996 uscì  il film omonimo di Anthony Minghella, vincitore di nove premi Oscar, 6 BAFTA e 2 Golden Globe (quest'anno si festeggiano i suoi primi 20 anni), e anch’esso, come il libro, racchiude continui flash back e difficilmente si può seguire con leggerezza. Questa particolarità non sminuisci la pellicola giudicandola in senso negativo, al contrario attribuisce un surplus positivo al risultato finale. E come capita nel mondo del cinema, alcune scene divergono dal romanzo e il fatto di aver visto per prima il film, nel complesso mi ha aiutata a leggere il libro con più scioltezza. Anche se conosco a memoria alcune battute, o almeno mi ricordo alcuni pezzi perché l’avevo guardato più volte e più volte in lingua originale per esercitarmi quando studiavo l’inglese, rivederlo mi riempie ancora di emozioni come la prima volta.

martedì 1 novembre 2016

Il paziente inglese di Michael Ondaatje

Il romanzo è ambientato in un vecchio convento, situato presso una collina a nord di Firenze, durante la fine del secondo conflitto mondiale. La Villa San Girolamo, così si chiama il convento, è stata occupata prima dai tedeschi e successivamente trasformato in un ospedale provvisorio dagli alleati. Il convento, come il terreno circostante, è cosparso in ogni angolo da ordigni inesplosi, ed è diventato semideserto dopo essere stato abbandonato. Anche se il luogo è semidevastato, un rudere pericolante e ricoperto di bombe inesplose, è stato trasformato in un rifugio da tre uomini ed una donna: Caravaggio, Kip, Hana e un paziente senza identità.