Benvenuti nel mio salotto virtuale, un luogo dove posso condividere le mie passioni con chi passa da qui. Si parla di piccole chicche quotidiane, di curiosità lontane e vicine, di storie locali e non solo. Mettetevi comodi e partiamo per un lungo viaggio.

giovedì 30 ottobre 2014

Prima candelina

Il blog è nato un anno fa, mercoledì 30 ottobre 2013 e quindi oggi, Il Taccuino delle Voci, spegne la sua prima candelina...Buon Compleanno... 
Il primissimo post, pubblicato il giorno dopo, l’ho voluto dedicare alle persone che “passeranno da qui, che lasceranno un commento o un semplice saluto” e nella realtà siete stati in molti a passare da qui: grazie. 

domenica 19 ottobre 2014

Un prete e i terroristi di Salvatore Bussu

Un mese fa ero in biblioteca e stavo cercando un libro introvabile nelle librerie. Durante la ricerca, la mia bibliotecaria ha trovato e mi ha suggerito di leggere anche un libro degli anni ottanta. Apparentemente sembra superato ma è attualissimo e si possono trovare degli spunti per confrontare la situazione carceraria degli anni ‘70/'80 con i nostri giorni. L’argomento trattato lo conoscevo, ma leggere ciò che accadde trent’anni fa, direttamente dalla persona che fece scalpore all’interno della curia nuorese, della politica e dell’opinione pubblica, mi ha dato la possibilità di colmare alcune lacune che si crearono attorno alla storia che divenne un caso nazionale .

giovedì 9 ottobre 2014

Miniserie. Nord e Sud

La BBC, dall'omonimo romanzo Nord e Sud di Elizabeth Gaskell, puntando su alcuni attori sconosciuti, ha adattato e ha prodotto una miniserie di quattro puntate. La serie tv è stata realizzata nel 2004 ma, per vederla in Italia, abbiamo aspettato quasi dieci anni: è stata trasmessa dal canale 50 del digitale terrestre LaEffe e ciclicamente replicano le puntate.
E’ molto curata in tutti gli aspetti, dalla sceneggiatura, ai costumi alla scenografia. Sono riusciti a portare il romanzo direttamente nella pellicola con una straordinaria perfezione. In alcune parti si notano delle differenze tra il romanzo e la miniserie, ma senza allontanarsi dalla trama scritta dalla Gaskell, ad esempio la scena finale della miniserie, molto romantico, è totalmente diverso, oppure il modo in cui viene annunciata l’esistenza del fratello di Margaret a Thornton.

mercoledì 1 ottobre 2014

Nord e Sud di Elizabeth Gaskell

Il 2 settembre del 1854, la rivista "Household Words" di Charles Dickens incominciò a pubblicare un romanzo a puntate di Elizabeth Gaskell; successivamente, nel 1855, fu interamente pubblicato in più volumi con l’aggiunta di alcuni capitoli. Inizialmente l’autrice intitolò il romanzo come il nome della protagonista, Margaret Hale, ma su insistenza dell’editore si scelse il titolo “North and South”. Nei Paesi anglosassoni è molto conosciuto ma non si può dire la stessa cosa in Italia: è stato tradotto e pubblicato solo recentemente, nel 2011, da una piccola casa editrice perugina Jo March.
Per gli argomenti trattati, si può considerare come un romanzo storico e sociale, è ambientato introno a metà dell’800 in piena rivoluzione industriale, sono messi in evidenza le differenze sociali, economiche e culturali tra il nord e il sud dell’Inghilterra. L’economia del sud è rurale, agricola, la vita scorre lentamente, il paesaggio è coperto di verde e non si conosce l’inquinamento. L’economia del nord è prevalentemente di tipo industriale, innovativo, si sviluppa l’attività manifatturiera e tecnologica ma non mancano i disordini sociali, c’è un difficile rapporto tra la classe operaia e i padroni delle industrie, ci sono le lotte sociali, si organizzano i primi scioperi e la richiesta di migliori condizioni di lavoro. Il nord del Paese sta attraversando un periodo delicato, il mercato generale dei filati sta per essere conquistato dagli americani e, i produttori inglesi, per reggere la concorrenza, iniziano a produrre a costi più bassi peggiorando in questo modo le condizioni dei lavoratori. Il sindacato organizza gli scioperi per ottenere un aumento dei salari ma, gli scioperanti, vengono sostituiti con manodopera irlandese non specializzata e sottopagata, aumentando in questo modo l’ira e i disordini nelle industrie, inoltre, dopo lo sciopero, molti lavoratori vengono licenziati oppure non vengono rinnovati i contratti, peggiorando così la situazione generale di molte famiglie.